Il gatto deve essere cardato per evitare la formazione di nodi, dolorosi e causa di boli di pelo. C'è un piccolo trucco per fargli gradire l'operazione...
Cardare il proprio gatto può essere una delle attività più rilassanti da condividere con il proprio micio o al contrario un momento infernale, tutto dipende da come avete abituato il vostro gatto e se lui ha ricordi positivi o negativi di questo momento.
La cardatura può essere presa dal vostro gatto come un momento di coccola estremamente piacevole, un momento dove il gatto si rilassa e si lascia pettinare il pelo, lasciando che la spazzolina passando attraverso tutto il mantello possa pulirlo dalla polvere e dal pelo morto. Moltissimi gatti colgono questo momento con estremo piacere, tuttavia c'è anche una gran parte di gatti che purtroppo odia profondamente il cardatore perché magari involontariamente durante le prime cardature qualcosa non è andato secondo i piani e il micio ha provato dolore e ha associato il cardatore a un momento spiacevole; da quel momento è stato impossibile cardarlo.
Evitare i nodi nel pelo del gatto
La cardatura è un momento di toelettatura molto importante per la cura del nostro gatto, soprattutto se il nostro micio ha un mantello a pelo lungo o semi lungo che si annoda facilmente. I nodi purtroppo sono un vero problema quando si presentano nel pelo perché più si lasciano sull'animale, più si stringono, tirando la pelle sottostante e limitando i movimenti del gatto che nel muoversi prova sempre più dolore, ed è un motivo di grandissimo stress per tutti quei gatti che hanno un mantello importante. Oltre al dolore, i nodi creano anche il problema dei boli: i gatti cercano di togliersi da soli i nodi di pelo nel mantello e, quando riescono a tagliarli con i denti, li ingeriscono formando nello stomaco i boli di pelo che vengono poi vomitati dal gatto.
Abituare il gatto alla cardatura
Come poter abituare il gatto in modo che viva il momento della cardatura in maniera piacevole, allora?
Prima di tutto è importante capire che la pelle del gatto è estremamente delicata e che, se nel mantello ha qualche nodo, il cardatore impigliandosi in esso potrebbe procurargli un grandissimo dolore, rendendo il gatto reticente alla cardatura. Una volta chiarito questo aspetto è importante, prima di iniziare la cardatura, accarezzare il gatto con le mani su tutto il corpo per sentire al tatto se riscontriamo qualche nodo nel mantello; in caso avessimo trovato il nodo, senza far male al gatto dobbiamo cercare di tagliare il ciuffo di peli annodato con una forbicina dalle punte arrotondate.
Una volta eliminati tutti i nodi, procediamo con il cardatore molto delicatamente, senza premere troppo sulla pelle, effettuando movimenti lenti e delicati. Iniziamo prima dalla schiena, il punto più facile e quello che generalmente forma meno nodi e mentre passiamo il cardatore lodiamo e premiamo il nostro micio con i suoi bocconi preferiti. Non dobbiamo avere fretta, non possiamo pretendere di cardare perfettamente tutto il gatto alla prima seduta, diamoci tempo e diamo tempo al gatto, con piccole sessioni tutti i giorni: aiutandoci con alcuni premietti il micio assocerà il cardatore a un momento molto positivo e sarà ben disposto a farsi cardare. Così piano piano possiamo iniziare a pettinarlo anche in altre parti del corpo e se lui ci lascia fare lo premiamo, stando sempre molto attenti a non strappargli dei nodi. Con il tempo e la costanza si potrà arrivare a cardare il gatto tutti i giorni in modo che i nodi non abbiano il tempo di formarsi ed il gioco è fatto.
Il gatto deve essere cardato per evitare la formazione di nodi, dolorosi e causa di boli di pelo. C'è un piccolo trucco per fargli gradire l'operazione...