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Fotinia da siepe con arrossamento fogliare primaverile.
La fotinia è un arbusto eccezionale, bello per quattro stagioni, molto resistente in giardino e in terrazzo, e a bassa manutenzione

È un grande classico per la recinzione del giardino, ma anche in terrazzo può dare tantissimo: la fotinia (Photinia x fraseri) è un arbusto robusto che non annoia mai, pieno di pregi e con quasi zero difetti. Cresce in fretta, ma soprattutto verso l’alto. Se ingombra, si può potare in qualunque momento senza conseguenze. Anzi: più la potate, più lei getta foglie nuove di color porpora (varietà ‘Red Robin’), praticamente da marzo a settembre: e già questo è un bel motivo d’interesse. Poi in maggio si riempie di fiorellini bianchi portati da infiorescenze a corimbo, profumati (anche se ad alcuni l’odore non piace: annusatela fiorita, prima di acquistarla). Seguono da agosto a marzo le piccole bacche rosse, decorative e non velenose.

Vi annoiano le foglie lucide color verde uniforme? Scegliete la ‘Pink Crispy’, dalle lamine ondulate e variegate in bianco e rosa! E se in terrazzo avete solo una balaustra, e la siepe deve partire da lì, da una serie di vaschette profonde 30 cm? Ecco la ‘Little Red Robin’, varietà nana che non supera il metro di altezza e che si presta a vivere in vasche piccole.

Carta d’identità della fotinia

La fotinia è un ottimo arbusto della famiglia delle Rosacee, forse originario dell’Asia, da impiegare come siepe frangivento/frangivista perché cresce rapidamente e ha un fogliame compatto. È anche molto decorativo per il fogliame arrossato in primavera, i fiori bianchi in maggio e le bacche rosse in autunno. Infine è a bassissima manutenzione.

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Fotinia allevata ad alberello, in fiore in maggio.

È un alberello o arbusto che può raggiungere i 2 m d’altezza se allevato in grandi vasche. Se allevato ad albero, però, può raggiungere i 5-6 m ed è perfetto come piccolo albero da giardino, molto spettacolare in ogni stagione: ha una vita anche di 60-80 anni, a differenza che come arbusto da siepe, dove in genere non supera i 20 anni. Le foglie alterne hanno consistenza cuoiosa: quelle che cadono per normale ricambio in autunno (è un sempreverde), si colorano di rosso intenso, così come quelle che nascono ogni anno in primavera. In aprile-maggio produce un’aromatica fioritura color bianco crema, in infiorescenze a corimbo composte da fiorellini bianchi con 5 petali, molto graditi alle api (pianta mellifera). I frutti sono pomi tondeggianti che a maturazione, da settembre in poi, diventano rossi e persistono sui rami fino a marzo, non particolarmente appetiti dagli uccellini.

Dove coltivarla

Pur essendo la temperatura ideale fra 15 e 24 °C, sopporta fino a –8 e +40 °C. Sulle Alpi è meglio coltivarla in vaso e ricoverarla in un luogo fresco e luminoso. È necessario il pieno sole per favorire la fioritura e la colorazione del fogliame; a mezz’ombra resiste ma con colorazioni meno vivide. Molto rapida nello sviluppo e resistentissima a ogni accidente, tollera bene il caldo torrido, il gelo, il vento e lo smog cittadino.

Si può allevare come cespuglio, ad alberello, per siepi, schermi, bordure in giardino; e anche in vasi capienti in terrazzo.

In piena terra in giardino

Non ha particolari esigenze in fatto di substrato, e si adatta a qualunque suolo, purché non salato. Il fondo della buca deve essere ben drenato. Necessita di irrigazioni regolari sebbene non abbondanti per tutto il primo anno dall’impianto, poi si affranca, anche se gradisce la presenza dell’impianto a goccia, soprattutto nelle estati più calde. Va concimata in marzo e settembre con un prodotto granulare a lenta cessione per giardino.

In vaso in terrazzo

Necessita di un contenitore in plastica (nel Nord Italia) o anche in terracotta (nel Sud, ma attenzione al peso finale!), di diametro minimo di 40 cm per una singola pianta alta 40 cm. In questo caso si rinvasa ogni anno in primavera per i primi 10 anni, poi ogni 2-3 anni fino alla massima dimensione del vaso, dopodiché ci si limita a grattare e rinnovare il terriccio superficiale.

Fiori di fotinia in vaso photinia
Fiori di fotinia in vaso.

Per una bella siepe in terrazzo, bisogna mettere a dimora le piante in grandi vasche di plastica di almeno 80 x 50 x 50 cm per 2 piante e fino a 120 x 60 x 60 cm per 3 piante. Non preoccupatevi se gli esemplari sembrano troppo radi: cresceranno velocemente e occuperanno tutti gli spazi vuoti. Sul fondo ponete un telo geotessile da 100 g/mq per evitare che esca la terra dai fori di drenaggio durante le annaffiature (niente sottovaso). Sopra mettete 5 cm di ghiaia, disponete le piante e riempite con un buon terriccio universale, pressandolo bene. Obbligatorio è l’impianto automatico d’irrigazione a goccia: si accende da aprile a settembre, e deve erogare con temperature superiori a 25 °C almeno 10-15 l per vasca da 60 cm ogni 2-3 giorni. Ogni anno in marzo, maggio e settembre distribuite per ogni arbusto una manciata di concime granulare per arbusti (es. per rose), interrandolo bene. Prima ancora, in marzo, grattate i primi 5 cm di terriccio superficiale, sostituendolo con substrato nuovo.

Se le vasche di sempreverdi sembrano monotone, vivacizzatele già all’impianto. Interrate lungo i bordi alcune bulbose di piccola taglia: bucaneve, campanellino, piè di gallo, croco, muscari, scilla, Fritillaria meleagris, Tricyrtis, Montbretia, colchico, che fioriranno fra gennaio e settembre, e si riproporranno per parecchi anni all’appuntamento. Oppure qualche Campanula poscharskyana o C. portenschlagiana (ne bastano 5 per 60 cm), che fioriranno quasi tutto l’anno in tutta la vasca (si allargano man mano).

La potatura della fotinia

La potatura si effettua all’occorrenza, in qualunque mese, perché la fotinia la tollera molto bene. Tuttavia: se la potate in marzo-aprile, perderete la fioritura; se la potate in giugno otterrete un secondo arrossamento delle foglie, e lo stesso in settembre, meno vistoso. È preferibile utilizzare le forbici da siepe, per non rovinare le foglie con la tosasiepi a motore. Attenzione: le siepi potate più di 3 volte l’anno in genere non fioriscono perché non hanno energie sufficienti.

Si riproduce per talea semilegnosa (ramo dell’anno) tra maggio e luglio.

Due malattie gravi

Rustica e robusta, la fotinia in genere non viene attaccata da parassiti animali. In compenso può essere colpita da due malattie fungine molto gravi: il marciume radicale e il colpo di fuoco batterico.

Fotinia colpita da marciume radicale photinia
Fotinia colpita da marciume radicale.

Il marciume radicale si presenta attraverso un appassimento improvviso di uno o più rami, con le foglie che rimangono verdi ma pendono miseramente dal fusto. È imperfetto il drenaggio del terreno. Potete provare a tagliare i rami colpiti e a irrorare sali di rame sulla pianta e anche sul terreno, ma in genere si ammalora l’intero esemplare, che va estirpato. La buca va liberata della terra infetta, lasciata aperta per almeno 3 mesi e disinfettata spargendo il rame. Disinfettiamo con candeggina o alcool anche tutti gli attrezzi usati in queste operazioni.

Se invece all’improvviso l’intero arbusto si arrossa e appassisce sembrando quasi bruciato, è il colpo di fuoco batterico: anche in questo caso non resta che espiantare l’esemplare, e seguire le stesse indicazioni appena fornite.

Per approfondire

ALBERI E ARBUSTI
Manuale di riconoscimento delle principali specie ornamentali
36344 - Ultima modifica: 2022-03-17T11:43:59+01:00 da Elena Tibiletti
Fotinia, la star della siepe - Ultima modifica: 2022-03-17T19:29:33+01:00 da Elena Tibiletti