Si accendono le luci del palco dell’Ariston per il Festival della Canzone Italiana di Sanremo (dal 7 all’11 febbraio 2023) e milioni di telespettatori potranno ammirare anche i fiori che arricchiscono da sempre il palco del Teatro. «La ribalta del Festival di Sanremo è un’eccezionale occasione di visibilità per i fiori liguri – afferma il presidente dei florovivaisti di Confagricoltura, nonché presidente di Confagricoltura Liguria, Luca De Michelis –. Sono un brand che tutto il mondo ci invidia e sono, al pari della canzone, un ambasciatore del made in Italy». La Liguria è leader nazionale nella produzione di piante e fiori: rappresenta in volume il 30% e in valore il 14% di tutto il florovivaismo italiano, che ha sfiorato 2,8 miliardi di euro nel 2021 (cfr dati al fondo).
Sanremo È il fiore
Anche quest’anno la visibilità al Festival di Sanremo sarà massima, grazie ai bouquet che saranno omaggiati alle artiste e a tutti gli ospiti della manifestazione. Il concorso floreale che decreta il “bouquet del Festival di Sanremo” – evidenzia Confagricoltura – è una vetrina importante. Quest’anno si sono sfidati 12 dei più famosi flower’s designer di tutta Italia, cimentatisi sul tema “Sanremo È il fiore”, proprio per rimarcare il legame indissolubile tra il Ponente ligure e le produzioni floricole che in quel territorio sono di casa da oltre 200 anni.
I bouquet vincitori sono un tripudio di garofani, bocche di leone, strelitzie e altre cultivar liguri per la sezione “Sanremo anni ’60”, mentre per la sezione “Sanremo d’oggi” dominano ranuncoli, anemoni ed Eucalyptus.
«È bene ricordare – conclude De Michelis – che è ligure la quasi totalità della ricerca varietale in florovivaismo. Qui tracciamo la strada della floricoltura europea e mondiale, con migliaia di brevetti su varietà sempre più belle, resistenti e prestigiose. E l’occasione del Festival è anche quella di celebrare la ricerca, che in Liguria si tramanda da generazioni, fin dagli albori dell’800».
I dati del comparto
Il florovivaismo italiano vale 2,8 miliardi di euro (il 4,6% della produzione a prezzi di base dell’agricoltura italiana). Secondo Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde che si terrà il prossimo 22-24 febbraio a FieraMilano-Rho, «è il dato più alto delle ultime annate prese in esame».
La Liguria rappresenta il 30% della produzione nazionale e vale 386 milioni di euro, rispetto ai 365 milioni di euro del rilevamento precedente.
Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte guidano nell’ordine la classifica delle regioni italiane con il più alto valore alla produzione del settore florovivaistico nazionale, cresciuto del 5% nel 2021 rispetto all’anno precedente.
Alla Liguria va il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria.
In Toscana e Lombardia sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali, mentre in Campania le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.
In crescita anche il valore delle esportazioni di prodotto orto-florovivaistici. Nel 2021 il valore alla produzione dell’export ha raggiunto i 1.143 milioni di euro (903 nell’anno precedente).