Può essere ancora in fiore in novembre – a partire da marzo –, nelle zone dove il clima è più mite: la spina di Cristo (Euphorbia milii o E. splendens) produce all’apice dei rami spinosissimi minuscoli fiorellini gialli circondati da vistose brattee rosse nella specie, oppure rosa, bianche o crema nelle varietà, per quasi tutto l’anno nei climi miti e, se si trova bene, anche in vaso in casa nelle zone dal clima più freddo.
Nelle zone costiere del Centro-Sud Italia può vivere all’aperto tutto l’anno, esposta a sud, preferibilmente addossata a un muro e riparata dai venti di tramontana e maestrale. In altre zone (Centro-Sud interno o montuoso, e dalla Val Padana in su) è meglio coltivarla in vaso e ricoverarla in casa tra novembre e marzo.
In piena terra può raggiungere perfino i 2 m d’altezza, in vaso (preferibilmente di terracotta) arriva fino a 1,40 m.
Il terriccio deve essere fertile e molto ben drenato. In vaso è ideale quello per piante grasse mescolato a un buon terriccio per piante da fiore, in proporzione di 3:1, con un ottimo drenaggio sul fondo, e senza il sottovaso.
Si annaffia quando il substrato è ben asciutto, concimando ogni 15 giorni con un prodotto liquido per piante da fiore da marzo a novembre.
Si riproduce facilmente per talea di rametto, fatta asciugare per un paio di giorni, da prelevare in luglio e porre a radicare in un vasetto con sabbia, tenuto a mezz’ombra e leggerissimamente inumidito.
Non è una pianta adatta se in casa ci sono bambini o animali domestici: i fusti sono coperti da robuste spine e tutte le parti della pianta contengono un lattice velenoso sia per contatto (maneggiatela con i guanti) sia per ingestione.
È facilmente reperibile nei migliori garden center.