Pachira con foglie secche

    Domanda

    Allego foto della mia Pachira, con foglie gialle e alcune macchiate. Cosa posso fare?

    Risposta

    La pachira (Pachira aquatica) è sensibilissima agli squilibri idrici: per coltivarla bene bisogna capire esattamente di quanta acqua necessita, adeguandone la quantità anche attraverso le stagioni (con riscaldamento acceso o spento, con condizionatore acceso, con caldo torrido ecc.).

    Questo esemplare sta soffrendo per carenza d’acqua: ha sete, e per questo le foglioline più robuste perdono consistenza, ondulandosi pur rimanendo ancora verdi, mentre quelle meno robuste o più anziane si seccano dapprima in punta e poi sui margini, ingiallendo, seccandosi e cadendo.

    Non vedendo l’altezza della pianta e il diametro del vaso, non sono in grado di dare una quantità indicativa di acqua da fornire settimanalmente. Starà quindi a Lei aumentare poco per volta il quantitativo fornito fino a far recuperare l’integrità al fogliame. Tenendo però presente che la Pachira è anche sensibilissima ai ristagni idrici, che provocano annerimento e caduta delle foglioline, e che sono in genere irrecuperabili.

    Ulteriori informazioni può trovarle nell'articolo Pachira, pianta dei soldi.

    Pachira con foglie secche a causa di acqua carente

    Ho una pachira che, nonostante io dia sempre la stessa quantità d’acqua, perde le foglie: prima si macchiano, poi ingialliscono e infine cadono. Vedo, però, che continua a buttare nuove foglie e a ingrandirsi cosa posso fare?


    Un certo ricambio fogliare è normale: nella pachira la foglia è composta da 5 foglioline all’apice del picciolo fogliare e, quando la foglia ha terminato il ciclo vitale, è normale che ingialliscano e una alla volta cadano tutte e 5 le foglioline. La normalità consiste nella caduta di non oltre il 10% delle foglie nell’arco di 30 giorni.

    Se si supera questa percentuale, significa che la pianta è disturbata da un fattore ambientale scorretto: per la pachira si tratta quasi sempre della quantità d’acqua fornita con l’irrigazione. Per prevenire problemi, infatti, si consiglia sempre di porre un generoso strato di drenaggio sul fondo del vaso (3 cm di ghiaia grossolana).

    Detto questo, “dare da sempre la stessa quantità d’acqua” non va bene, perché le necessità idriche della pianta variano in base alla temperatura ambientale: in inverno con il riscaldamento acceso e in estate con le elevate temperature ambientali (a meno che non si disponga di un climatizzatore) la quantità d’acqua deve essere leggermente superiore rispetto a primavera e autunno quando la temperatura ambientale è ottimale (22-24 °C).

    Consiglio di estrarre con delicatezza la zolla dal vaso per controllare se sul fondo sia presente un ristagno idrico, ed eventualmente anche per aumentare il drenaggio. Se il fondo della zolla risultasse bagnato, oppure umido anche dopo 5 giorni dall’ultima annaffiatura, si rimette la zolla nel vaso e si attendono 7 giorni prima di bagnare nuovamente, riducendo comunque la quantità d’acqua erogata. Se viceversa la zolla fosse molto asciutta, bisogna aumentare leggermente la quantità d’acqua fornita.

    Un’ultima annotazione: in caso di ambiente climatizzato durante l’estate, se il flusso di aria fredda è diretto sulla pachira, può determinare ingiallimento e caduta anticipata delle foglie.

    Per ulteriori informazioni può consultare l’articolo Pachira, pianta dei soldi.

    Pachira con foglie secche
    - Ultima modifica: 2023-05-11T17:31:01+02:00
    da Elena Barbieri
    Pachira con foglie secche - Ultima modifica: 2023-05-11T17:31:01+02:00 da Elena Barbieri