Conifere nane: nel giardino roccioso ma non solo

Le conifere nane aiutano il giardiniere che vuole bellezza senza troppa manutenzione: vivono bene nella roccaglia e anche in vaso

Le Conifere sono tra le più antiche piante esistenti in natura. Sono venuti alla luce infatti fossili di queste piante risalenti addirittura a 300 milioni di anni fa. La famiglia comprende inoltre l'esemplare di albero più vecchio ancora vivente, un pino di circa 4.800 anni (Pinus longeva), che cresce in California, e gli alberi più alti e più larghi presenti sulla Terra, le sequoie.

Le conifere nane

Per le composizioni in giardino durante il periodo autunnale e invernale, un ruolo fondamentale è attribuibile alle conifere, reperibili in piccoli vasetti (a partire da 8-12 cm di diametro), a crescita lenta e destinate a durare molti anni in vasi e giardini rocciosi.

Le conifere da giardino ideali sono quelle nane, per via delle dimensioni ridotte e per le minori esigenze rispetto alle varietà di dimensioni normali. La conifera nana, infatti, è una pianta sempreverde a crescita molto lenta, con foglie aghiformi o squamiformi, che produce coni. Scegliendo varietà nane per giardini rocciosi si avrà il vantaggio di uno sviluppo molto lento, indispensabile per evitare problemi di trapianto quando non c’è un giardino a disposizione e non è possibile incrementare di molto il volume dei vasi.

Tra le varietà di conifere da giardino che segnaliamo ci sono il Pinus mugo ’Ophir’, molto compatto e denso, il Picea pungens Glauca Globosa’, con splendidi aghi di aspetto metallico e il Pinus parviflora, il pino bianco giapponese.

7 consigli colturali

  1. La messa a dimora durante i mesi autunnali è preferibile nelle regioni meridionali e litoranee a clima mite, perché le radici avranno modo di espandersi e acclimatarsi prima del gelo. Nelle zone più fredde invece è bene eseguire l’impianto nella tarda primavera.
  2. Evitate la prossimità a muri soleggiati esposti a sud, dove la temperatura sale notevolmente durante gli assolati pomeriggi estivi.
  3. Le conifere si avvantaggiano di potature che eliminano i rami danneggiati e che mirati alla conservazione della loro forma, in particolare per le piantine coltivate come siepe, sculture topiarie e bonsai.
  4. Il periodo e il metodo di potatura sono importanti. Le specie con crescita periodica (Abies e Pinus) si sviluppano in primavera e poco d’estate: gli interventi sono da effettuare quando i getti sono freschi e in via di espansione, rimuovendo la metà delle nuove ‘candele’. Altre conifere, come gli Juniperus, crescono in modo continuo e la stessa tecnica si può adottare in qualunque periodo, eccetto la piena estate e in autunno perché stimolerebbe la produzione di nuovi germogli freschi che verrebbero danneggiati dalle gelate.
  5. Le giovani piante da poco messe a dimora possono necessitare di annaffiature nei periodi siccitosi, gli esemplari consolidati di specie ubiquitarie sopportano la siccità e si accontentano delle piogge.
  6. Per curare e prevenire gli ingiallimenti dei germogli e della chioma, tipici nei terreni pesanti, ricchi di calcare o carenti in ferro, si dovranno distribuire prodotti anticlorosi specifici.
  7. Tra le avversità in via di diffusione spicca la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa), un lepidottero le cui larve erodono gli aghi ed emettono sostanze urticanti. L'infestazione si combatte eliminando i nidi e con trattamenti insetticidi a base di Bacillus thuringiensis.
Conifere nane: nel giardino roccioso ma non solo - Ultima modifica: 2021-09-10T07:38:00+02:00 da Redazione Passione In Verde