La riproduzione di piante ornamentali per talea è davvero facile e, a patto che si rispettino alcune regole inderogabili, il successo è garantito.
Che cos'è una talea
Tecnicamente, la talea è una porzione di pianta, che può essere prelevata dalla vegetazione (si parla in questo caso di talea fogliare, erbacea, semilegnosa o legnosa) o dalle radici (talea radicale) e che va messa in acqua, terriccio per coltura o in altro substrato idoneo per creare le condizioni adatte all’emissione di un nuovo apparato radicale.
Questo metodo di propagazione delle piante prende il nome di riproduzione vegetativa ed è molto più rapido rispetto alla riproduzione da seme, anche se è bene precisare che i due metodi non sempre sono possibili in alternativa, e non tutte le piante danno una buona riuscita per talea, se non si dispone di attrezzature e ambienti sofisticati e controllati.
Chi ama far da sé può cimentarsi con la talea più facile, composta da pezzetti di ramo o da una foglia: quest’ultima pratica, sebbene affascinante, è un po’ più problematica e lenta. Le talee da ramo sono invece davvero semplici.
Certo, la talea è quasi sempre un lavoro che richiede pazienza. Alcune piante radicano rapidamente, nel giro di poche settimane; altre invece impiegano anche un anno. In seguito, lo sviluppo della chioma avverrà in base alle attitudini delle singole specie e varietà.
Preparare il vasetto per far radicare la talea
- Il miscuglio ideale è composto da terra nuova, torbosa e leggera, a grana fine, mescolata con sabbia di fiume. Certi tipi di talea legnosa richiedono che il substrato contenga sostanze aeranti: lapillo, agriperlite o polistirolo sbriciolato.
- Il vasetto, di plastica o terracotta (per le talee piccole vanno bene anche i contenitori alveolari che si usano per la semina) deve avere il foro di drenaggio schermato da un coccio e una manciata di argilla drenante sul fondo.
- Disinfettare con l’alcool le lame delle cesoie prima di lavorare sulle talee è fondamentale per limitare il rischio di trasmissione di virus e muffe.
(Tratto da "Da una pianta tante piante" di Simona Pareschi - Giardinaggio n. 9, 2007)
La talea di falso gelsomino
La talea di falso gelsomino è bene che venga fatta verso fine giugno, sulla vegetazione dell’anno. Si procede prelevando circa 10 centimetri dalla punta del ramo, spuntando poi subito sotto l’internodo.
Una volta ottenuta la talea, basterà invasarla e curarla in modo da mantenerla sempre umida.
Ecco il nostro video tutorial sulla talea di falso gelsomino:
Guarda anche il nostro video tutorial sulla potatura del falso gelsomino: