Ecco qualche piccolo consiglio per capire anche da soli se i vostri alberi in giardino rimarranno in piedi o se viceversa corrono rischi di stabilità.
Naturalmente, quanto più alto è l'albero, tanto più è importante affidarvi a tecnici specializzati per una valutazione seria della stabilità e dei conseguenti rischi di caduta. Ricordiamo che, in caso di caduta dell'albero da un giardino privato, la responsabilità di tutti i danni causati (compresi quelli alle persone, ma anche derivanti dall'interruzione di pubblico servizio) è del proprietario dell'albero: è meglio non rischiare!
Quei funghi sul tronco dell'albero
Se sul tronco, alla base o più in alto, sono presenti formazioni fungine, l'albero è in pericolo.
I funghi che nascono alla base e assomigliano ai funghi commestibili, con un cappello e un gambo, sono chiodini (Armillaria mellea): quando spuntano, fra ottobre e novembre, significa che il loro micelio (le "radici" del fungo) ha già invaso il colletto dell'albero, erodendolo poco per volta e minandone la stabilità.
Sul tronco e sui rami invece si possono notare i funghi "a mensola", formazioni allargate che sembrano vagamente una navicella spaziale, chiamate anche "funghi del legno": sono duri, inamovibili e non commestibili. Anche in questo caso il micelio fungino è penetrato e, dal punto in cui compare la "mensola" andando all'insu, la stabilità della pianta non è più garantita.
I danni alle radici
La presenza di radici strozzate alla base del fusto è una causa di instabilità: le radici strozzate si riconoscono facilmente in quanto, anziché allontanarsi dal fusto, si avvolgono attorno a questo strozzando appunto l’albero alla base.
Per diagnosticare eventuali danni alle radici la situazione è più complessa, non essendo possibile togliere la terra per verificare lo stato di salute delle radici. Osservate e riflettete però sull’ambiente che circonda l’albero: lavori in muratura - come muretti o lastricati - in vicinanza dell’esemplare hanno sicuramente interessato l’apparato radicale quando sono stati eseguiti. È proprio in questi punti che possono verificarsi problemi di marcescenza: venendo a mancare le grosse radici di sostegno l’albero perde di stabilità.
Gli alberi addossati
Gli alberi che si trovano in gruppo, come in un boschetto o in un filare di recinzione, si spalleggiano a vicenda per resistere alle intemperie: quando un soggetto viene abbattuto perché malato, spesso ne risentono anche quelli che gli stavano vicino, potendo andare soggetti a spaccature delle grosse branche o - nei casi peggiori - essere divelti dai forti temporali. Gli esemplari abbattuti vanno sostituiti con altri, ma le nuove piante saranno costrette a competere per la luce con le preesistenti e il loro sviluppo sarà stentato. Talora quindi è preferibile abbattere tutti gli alberi e ripiantarli ex novo, in modo che si trovino nelle stesse esigenze di luce.