Partire dalla semina per ottenere le piante di ortaggi desiderati non è affatto difficile, a condizione di avere ben chiari tutti i passi necessari, che vanno seguiti alla lettera, senza improvvisazioni o pressappochismi. In questo modo veramente da una bustina da 2 euro si ottengono cento piante! Ed è una grossa soddisfazione personale poter dire “questa l’ho fatta io!” e, perché no, è anche un sistema per divertirsi, magari insieme con i propri figli o fra nonni e nipotini.
Dove, cosa e quando seminare
La deposizione dei semi può avvenire direttamente a dimora, in piena terra o nel vaso definitivo, oppure in contenitori provvisori: in questo caso il processo è più lungo, perché sarà necessario, a un dato momento, il trapianto a dimora e, prima, spesso anche il “ripicchettaggio”, ossia il trasferimento in vasetti singoli
La semina in piena terra nell’orto o nelle aiuole in giardino si effettua per le piante da orto o da fiore nel momento in cui le condizioni ambientali, e soprattutto la temperatura (in genere quella ideale per tutte è di 15 °C, la minima 10 °C), sono idonee alla germinazione per ciascuna specie.
In pratica: gli ortaggi estivi nel Nord Italia si seminano in aprile (maggio sulle Alpi) e nel Sud in marzo; quelli autunnali nel Nord in settembre e nel Sud in ottobre; quelli invernali solo nel Sud in novembre-dicembre; i fiori annuali nel Nord in marzo-aprile (maggio sulle Alpi) e nel Sud in febbraio-marzo; quelli biennali in settembre nel Nord (agosto sulle Alpi) e in ottobre nel Sud; quelli perenni indifferentemente in primavera o autunno. È la semina obbligata per alcune specie di piante che non tollerano trapianti (non sopportano lo stress che comportano): papaveri, nigelle, cosmee, girasoli, nasturzi, piselli odorosi tra i fiori, tutte le Leguminose, ravanelli, carote, insalate da taglio tra gli ortaggi.
La semina a dimora in vaso permette di svincolarsi dalla temperatura esterna, perché può essere effettuata anche quando fa ancora freddo, tenendo il vaso in un luogo protetto (scaldato): bisogna però calcolare i tempi in modo che, quando la piantina sarà alta 15 cm, possa già essere spostata all’aperto senza gelate tardive. Il substrato sarà costituito da una parte di buona terra fertile (per es. terriccio per piante verdi o da fiore) e una di sabbia. È la modalità idonea ai semi da frutto, nòccioli di pesca o ciliegia piuttosto che semi d’arancia o pera.
La semina in semenzaio, alveolo e altri contenitori estemporanei come seminiere, cassone caldo o vasetti si effettua per anticipare i tempi rispetto a quella a dimora: si incomincia già in gennaio nel Sud, in febbraio nel Centro e nel Nord, in marzo sulle Alpi, permettendo di avere le piantine già in “età da trapianto a dimora” rispettivamente tra marzo e maggio. E quindi una fioritura o un raccolto anticipati!
I contenitori per la semina
Seminiere e semenzai si trovano facilmente in vendita: sono vaschette basse di plastica con coperchio trasparente; possono essere sostituite da normali vaschette di plastica rigida a bordi alti 5-6 cm (vanno bene anche i vassoietti in polistirolo che contengono gli ortaggi al supermercato) su cui appoggiare una lastra di vetro o plexiglass trasparente o da coprire con un foglio di pellicola trasparente per alimenti.
I contenitori alveolari da vivaio, in plastica morbida nera, si possono riciclare da precedenti acquisti (lavandoli e disinfettandoli bene prima dell’uso), oppure si possono sostituire con i contenitori in plastica delle uova o con i vasetti piccoli in plastica dello yogurt.
Il cassone caldo, in legno e vetro o plastica trasparente, posto in un angolo riparato e soleggiato del giardino, si scalda da solo grazie al fondo di letame non maturo, che fermenta producendo calore; su di esso bisogna deporre uno strato di almeno 20 cm di substrato da semina, per evitare che venga a contatto con le piantine e le bruci.
I vasetti possono essere comunissimi contenitori in plastica da vivaio di 8 cm di diametro oppure vasetti appositi in torba da 4-6 cm che riducono lo stress da trapianto permettendo poi di interrare a dimora l’intero vasetto.
Tutti i contenitori si tengono alla temperatura giusta per la germinazione, in genere in una stanza fresca (15-18 °C) e molto luminosa ma senza raggi diretti sulle piantine. Il cassone caldo invece fa tutto da solo. Nei contenitori di semina si può utilizzare l’apposito terriccio per semine, reperibile in commercio, oppure un miscuglio di una parte di terra fertile e due di sabbia di fiume. I contenitori vanno riempiti stando un dito sotto il bordo e il letto di semina va livellato bene.