Il cavallo si esprime molto attraverso una comunicazione corporea che va compresa per poter avere un buon rapporto con questo animale
Uno degli animali da compagnia più affascinanti e diffusi al mondo dopo gatto, cane e coniglio è il cavallo, meraviglioso in tutte le sue razze, fattezze e colori del mantello, da tempi immemorabili un grande compagno dell'uomo.
Questo meraviglioso animale però ha un linguaggio complesso e non sempre intuitivo, soprattutto per chi si avvicina al mondo equestre per la prima volta: imparare qualche nozione di base sulla comunicazione del cavallo può essere sempre utile oltre che interessante.
La comunicazione del cavallo
Il cavallo nella catena alimentare naturale è una preda e in quanto tale la sua reazione istintiva primaria davanti ad un pericolo è la fuga, sfruttando la sua velocità per mettersi in salvo, ma in caso si sentisse impossibilitato alla fuga ricorre all'attacco.
I cavalli hanno principalmente due forme di comunicazione: vocale e corporea, anche se quella vocale è meno utilizzata rispetto a quella corporea. Il cavallo utilizza il nitrito per lo più quando ha la necessità di farsi sentire a grande distanza, ad esempio quando la fattrice deve richiamare il puledro, oppure quando due stalloni si incontrano e devono stabilire la gerarchia sociale.
La comunicazione corporea è piuttosto articolata da decifrare perché bisogna osservare il cavallo nella sua totalità per comprendere quello che vuole comunicare, a partire dalla posizione delle orecchie, degli occhi, della testa, fino ad osservare la posizione del suo corpo.
Il linguaggio corporeo
Ma partiamo per gradi e iniziamo ad analizzare la parte più facile da decifrare, le orecchie: attraverso l'osservazione del movimento delle orecchie riusciamo ad interpretare gli stati d'animo del cavallo. Se le porta dritte e puntate in avanti, in quel momento il cavallo è attento, curioso, molto probabilmente interessato a qualcosa; le orecchie rilassate e rivolte verso l'esterno sono il segnale che il cavallo è rilassato oppure sta dormendo; quando le orecchie sono rivolte all'indietro esprimono rabbia e disapprovazione. Bisogna però non dimenticare che i cavalli hanno la facoltà di ruotare le orecchie in direzione di un rumore per ascoltarlo, bisogna quindi stare attenti a non confondere i due tipi di movimento.
Dai movimenti della bocca riusciamo a cogliere se un cavallo è teso o rilassato: un cavallo nervoso si riconosce dalla tensione sulla bocca che tiene serrata con le labbra rigide; un cavallo rilassato ha la bocca distesa e palesemente rilassata, spesso si può notare anche il labbro inferiore pendente.
La comunicazione corporea è la più difficile da interpretare ad un occhio poco allenato. La prima cosa importante è porsi all'osservazione del cavallo ad una distanza che ci permetta di guardarlo tutto, così sarà più facile cogliere i suoi movimenti. Un cavallo rilassato si riconosce dai movimenti ampi che compie spostandosi nello spazio, si può notare che il suo corpo non ha tensioni al contrario di un cavallo nervoso o agitato che avrà il tono muscolare contratto e i suoi movimenti saranno scattanti e veloci, accompagnati dal respiro più corto e veloce.
Il cavallo ha una comunicazione complessa che sarò felice di continuare a raccontare nei prossimi articoli in moda da poterne così analizzare ed affrontarne ogni singola parte in dettaglio.