C'è una bella pianta arbustiva che può illuminare d'oro i giardini delle zone più miti d'Italia: si chiama cassia o senna e, se viene messa nel luogo giusto, richiede praticamente nessuna manutenzione, una vera gioia per il giardiniere che ottiene così una ricca e lunga fioritura senza doversene occupare.
Com'è fatta la cassia o senna
La cassia o senna (Cassia corymbosa = Senna corymbosa), appartenente alla famiglia delle Leguminose e originaria dell’America tropicale, è un'erbacea perenne dal portamento a cespuglio, tanto che può raggiungere i 2,5 m d’altezza e larghezza.
Ha una chioma tondeggiante, data da grandi foglie composte da numerosissime foglioline ovali; è (semi-)sempreverde, cioè perde il fogliame solo con le basse temperature, altrimenti rimane "vestita". Da maggio ad agosto-settembre produce numerose pannocchie di vistosi fiori color giallo intenso, all'apice dei rami. Ne derivano lunghi baccelli scuri, polposi.
È particolarmente indicata per la decorazione dei giardini, come singolo punto focale o in macchie di 2-3 esemplari.
Come si coltiva
Resiste al freddo fino a +5 °C, liberandosi del fogliame. In piena terra, al Sud, si pianta in luogo riparato dai venti freddi e soleggiato anche durante l’inverno. Resiste al caldo più torrido e all’aria salmastra. Al Nord può essere coltivata solo in vaso molto grande, da ricoverare in serra calda d’inverno.
Desidera un terreno leggero e ben drenato. Va annaffiata durante l’estate se non piove a sufficienza, dopo che la terra si è asciugata; in vaso le annaffiature devono essere abbondanti e regolari. Non abbisogna di concime, come tutte le Leguminose.
La cassia è lassativa
Alcune specie come la Cassia angustifolia e la Cassia fistula possiedono spiccate proprietà officinali: la polpa dei baccelli, infatti, ha spiccate proprietà lassative e serve anche a tenere sotto controllo il peso forma. Se ne ricavano prodotti farmaceutici naturali comunemente reperibili nelle farmacie.