cane e gatto fanno dispetti
I cosiddetti "dispetti" di cane e gatto sono in realtà la spia di un disagio emotivo o di un problema fisico.
Ci si chiede comunemente: "Cane e gatto fanno i dispetti?" quando si trova la casa devastata o i bisognini fatti fuori. Ma non è un dispetto, è un disagio!
La convinzione che cane e gatto facciano i dispetti è molto diffusa e radicata nella maggior parte dei proprietari di pet che quotidianamente si trovano a riparare oggetti rotti, rassettare stanze buttate all'aria o rimediare a vari disastri combinati da cani e gatti domestici.
Purtroppo questo modo di interpretare alcuni comportamenti porta i proprietari a non comprendere i motivi di fondo che spingono cani e gatti ad avere comportamenti indesiderati all'interno di abitazioni e giardini, creando così una sorta di circolo vizioso perpetuo, perché, finché non si arriva alla soluzione del problema di base, l'animale continuerà ad assumere questo comportamento che nel tempo non farà che peggiorare.

I comportamenti indesiderati

Tra i più comuni comportamenti indesiderati, che spesso vengono scambiati per dispetti, ci sono le deiezioni dentro casa e i comportamenti distruttivi rivolti a un oggetto o ad ambienti interi; i comportamenti distruttivi possono avvenire sia in presenza sia in assenza dei proprietari.
Alla base di qualsiasi comportamento indesiderato c'è una motivazione che deve essere indagata, gli animali non possono spiegarci a parole cosa c'è che non va e l'unico modo che hanno a disposizione per farcelo capire è appunto quello di comportarsi in maniera anomala o inappropriata. Questo tipo di comportamento è dovuto a un disagio che il pet sta vivendo e che tenta di comunicarci in questo modo.

Cosa fare

La prima cosa da fare è escludere problemi di salute: spesso alcuni comportamenti possono essere legati a un malore o a un dolore che l'animale prova, quindi una visita veterinaria è il modo migliore per iniziare a indagare un problema comportamentale.
Escluso un problema di salute, è importante analizzare il lato gestionale, verificando ad esempio se il nostro piccolo amico fa la giusta attività quotidiana in base alla sua razza e specie, e più in generale se abbiamo un buon rapporto relazionale con il nostro pet.
Se la gestione è corretta, bisogna escludere problemi emotivi legati alla sfera comportamentale come ad esempio ansia da separazione o vari tipi di fobie. In tal caso un veterinario comportamentalista saprà come aiutarvi.
Se si esclude anche questo caso, il motivo è legato molto probabilmente a una questione territoriale, l'ambiente in cui vive il pet non rispecchia le sue esigenze e lui lo dimostra palesando una serie di disagi.

Il territorio per il pet

Il territorio per un cane o un gatto è fondamentale. Il tipo di arredi scelti per il nostro pet e il loro posizionamento all'interno dell'abitazione sono determinanti per una convivenza serena e felice.
Qualsiasi animale domestico necessita di avere spazi idonei nei quali svolgere le attività istintive razza specifiche, quali riposare, giocare e simulare la caccia, muoversi liberamente secondo le caratteristiche di razza, nutrirsi e osservare il territorio in tutta tranquillità. Se queste attività vengono a mancare, si noteranno negli animali dei comportamenti anomali che manifestano palesemente un disagio. Questi comportamenti anomali non devono assolutamente essere scambiati per dispetti, perché gli animali, a eccezione di alcuni primati, non sono in grado di concepire il dispetto come gli esseri umani. 

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