Il genere Buddleja (Buddlejacee) è più numeroso di quanto si creda, comprende circa un centinaio di specie tra arbustive e arboree, sempreverdi e caduche, di buddleia o albero delle farfalle. Sono piante con fiori caratterizzati da un buon profumo di miele, amato da api e farfalle (da qui il nome comune).
La buddleia in Gran Bretagna si chiama “arbusto delle farfalle”, per la sua capacità di attirare e nutrire centinaia di colorate farfalle. La fioritura si prolunga per tutta l’estate, da luglio a settembre e oltre, se la stagione è mite e poco piovosa, o da maggio in poi per le varietà più recenti. Poiché fiorisce sui rami prodotti durante l’anno, alla fine dell’inverno i rami vecchi vanno accorciati a 10-15 cm dall’inserzione, eliminando porzioni importanti di vegetazione che verranno ricostituite durante la stagione vegetativa.
Come coltivare la buddleia
Buddleja davidii è di facile coltivazione, molto rustica, sopporta alte temperature e importanti escursioni fino a parecchi gradi sotto lo zero. Non teme particolari avversità e tollera persino i terreni più pesanti. Può essere coltivata in grandi contenitori anche in terrazzo.
Le buddleie gradiscono posizioni calde e soleggiate, al riparo dai venti gelidi, non fioriscono all'ombra. Alcune specie sono molto rustiche (B. davidii, B. alternifolia). Si adattano a tutti i terreni purché ben drenati: apprezzano l'acqua quando sono in piena fioritura ma temono i ristagni, soprattutto nei mesi freddi.
Si adattano al clima secco, non necessitano di molta acqua, basta annaffiarle nei mesi caldi. In autunno e in primavera si può interrare concime organico maturo alla base per fornire gradite sostanze nutritive. Evitare concimazioni chimiche.
La potatura primaverile deve essere energica, va effettuata da febbraio a marzo, prima della ripresa vegetativa. Altre specie, come B. globosa o B. covillei, vanno potate dopo la fioritura, poichè producono fiori sul legno dell'anno precedente. Per prolungare la fioritura eliminare progressivamente le spighe appassite.
Si moltiplicano facilmente per talea erbacea durante l'estate. In genere, sono immuni a parassiti o malattie.
Altre buddleie
Solo dove lo spazio non manca, si può sperimentare Buddleja globosa. Si tratta di un'altra specie di Buddleja che, seppure priva di profumo, produce numerosissimi fiori globosi di un vivido giallo arancio, raggiunge circa 5 m di altezza, allargandosi fino a 4 m e assumendo nel tempo una forma tondeggiante. Comune a tutto il Sud America, la medicina popolare le attribuisce la proprietà di curare ferite, ustioni e ulcere esterne o interne, dato che contiene sostanze analgesiche, antiinfiammatorie e antiossidanti.
Buddleja alternifolia differisce invece dalle precedenti nel portamento morbido delle lunghe ramificazioni ricadenti e si distingue per la splendida fioritura che tra maggio e giugno la trasforma in una cascata di fiori lilla, leggermente profumata. E' un arbusto caduco, dalle piccole foglie strette color verde pallido. Viene spesso allevato ad alberello per sfruttare al meglio lo sviluppo naturale.
Esistono anche varietà nane, ottime per formare la parte basale di bordure miste.
Proprietà fitoterapiche
Queste piante contengono numerosi principi attivi utili nel trattamento di diverse patologie:
- i lignani e i triterpeni hanno proprietà antibatteriche, antivirali, antifungine e antinfiammatorie,
- le saponine hanno un potere detergente ed emolliente,
- i glicosidi iridoidi hanno un'azione diuretica,
- i fenilpropanoidi hanno azione cicatrizzante,
- i flavonoidi, sono ottimi antiossidanti.
Le foglie vanno raccolte prima della fioritura per il loro massimo contenuto in principi attivi. Vengono essiccate al buio e lontano dall'umidità e conservate al fresco, per essere successivamente trasformate in estratti acquosi o alcolici. Viene consigliata per disturbi epatici, bronchiali, dispepsie, ulcere gastriche.
(Di Luisa Ferrari)
