La carmona fa parte della famiglia delle Borraginacee ed è una pianta arborea, che talvolta cresce anche in forma di grosso arbusto, appartenente alle specie Carmona retusa, Carmona microphylla (= Ehretia).
A questo genere afferisce circa una settantina di specie, la cui area di distribuzione comprende le Filippine, l’Indonesia, l’Australia, l’Asia tropicale e subtropicale, Messico e Texas. Tra tutte le specie però solo tre o quattro sono oggetto di coltivazione bonsai e la maggior parte di esse provengono dalla Cina meridionale.
È chiamata anche albero del tè, dalle cui foglie se ne può ricavare una bevanda sostitutiva del tè.
Com'è fatta la carmona
Può raggiungere i 10 metri di altezza. È caratterizzata da foglie sempreverdi, di piccole dimensioni, di colore verde scuro brillante.
Fiorisce in primavera-estate emettendo fiori piccoli, bianchi, che si trasformano in una piccola drupa rossa a piena maturazione.
Come coltivare la carmona
È un albero tropicale e non sopporta temperature inferiori ai 12 °C. Nonostante ami il caldo, non è consigliabile esporlo al sole diretto durante i mesi estivi. Per sapere se è collocata in buona posizione, prima che insorgano sintomi che ne testimoniano il contrario, si può misurare l'intensità di luce nell'ambiente con un fotometro. L'intensità luminosa necessaria varia dai 600 ai 900 lux/lumen. Già a 2 metri di distanza da una finestra il 90% della luce non riesce ad arrivare, quindi il bonsai di carmona deve essere collocato il più possibile vicino alla finestra: a meno di un metro è la distanza ideale purché non influenzata da fonti di calore dirette.
D'estate la carmona ama stare all'aperto, in piena luce ma non direttamente esposta al sole per evitare scottature fogliari.
Poiché durante i mesi invernali le case offrono un clima caldo ma secco, è utile collocare al di sotto del bonsai un sottovaso contenente argilla espansa mantenuta sempre umida.
Predilige un terriccio umido e la maggior parte dei problemi di coltivazione si possono associare a scarsa annaffiatura. I problemi si possono accentuare se la carlona è stata rinvasata nella terra di origine cinese che dà la parvenza di essere bagnata anche quando non lo è. L'ideale è bagnare per immersione.
Per la concimazione usare un concime liquido specifico per bonsai, da marzo a settembre, con l'esclusione di luglio e agosto, e solo 2 volte tra ottobre e febbraio. Se si utilizza un concime solido a lenta cessione, la frequenza, anziché 10 giorni, diventa di 20 giorni perché l'efficacia del concime è maggiore.
Il rinvaso del bonsai di carmona
La necessità e la frequenza del rinvaso dipendono molto dall'età della pianta. Anche il clima nel quale si sviluppa è un fattore che influenza la crescita e di conseguenza anche la necessità del rinvaso. In generale la carmona si rinvasa in tarda primavera ogni 2-3 anni.
Nel caso si tratti del primo rinvaso l'operazione più delicata è togliere la maggior parte della terra argillosa che accompagna gli alberi che provengono dalla Cina fino a pulire completamente le radici. Il composto da utilizzare è costituito da Akadama 40%, terriccio universale 40% e sabbia silicea 20%.
Al secondo rinvaso, dopo aver eliminato 1/3 della terra sulla parte esterna del ceppo, si accorciano le radici troppo lunghe e spesse e si rinvasa con nuovo terriccio.
In caso di cambio del vaso è bene, esteticamente, usare vasi smaltati dai colori tenui come il verde acqua, bianco, beige, azzurro, o a tinte forti come il verde o il blu.
Potatura del bonsai di carmona
L'importanza della potatura, che può essere considerata come una delle tecniche più rilevanti dell'arte bonsai, sta nell'esigenza di mantenere l'albero in dimensioni ridotte conferendogli allo stesso tempo una forma naturale.
Mantenere una carmona bonsai comporta: eliminare i rami superflui per ottenere un aspetto sano, naturale ed esteticamente migliore; aumentare la ramificazione ed equilibrare la distribuzione di vigoria nelle diverse parti.
La potatura dei rami più grossi si può operare in qualunque epoca dell'anno poiché la carmona ha un recupero celere anche dopo aver subito potature drastiche, tuttavia l'epoca ideale per questa operazione va dalla primavera all'estate. Risulta tuttavia consigliabile non operare la potatura di grossi rami del bonsai di carmona in inverno. Coprire sempre le cicatrici con pasta disinfettante.
La potatura leggera invece si utilizza per correggere la direzione dei rami. La regola generale da rispettare è che tutti rami e i germogli ricevano luce. Per questo motivo si potano tutti i rami e i germogli che crescono verso l'alto o verso il basso, quelli che si sviluppano verso l'interno e quelli che si incrociano con altri. Con il tempo si otterrà una silhouette triangolare.
Durante la crescita estiva potare a due foglie quando il rametto è arrivato a 6-7.
Somministrare subito dopo la potatura il concime organico. Durante l'inverno saranno sufficienti un paio di concimazioni.
La pinzatura del bonsai di carmona
La pinzatura si effettua dalla primavera all'inizio dell'autunno e per questo motivo viene chiamata potatura verde.
Consente il controllo della quantità di sostanze nutritive assunte dall'albero, permettendo una distribuzione più equilibrata del nutrimento a vantaggio dei germogli laterali o deboli.
La pinzatura nella carmona bonsai consiste essenzialmente nella potatura dei germogli troppo lunghi (7-10 foglie da ridurre a 2) al fine di rifinire la struttura e la silhouette dell'albero utilizzando le forbici e cercando di sfruttare la direzionalità del nuovo germoglio che cresce sempre con grande angolazione rispetto al ramo.
Malattie e parassiti della carmona
Gli insetti che di solito attaccano questa specie sono afidi e cocciniglie, per i quali si consigliano prodotti specifici e secondo le istruzioni in etichetta.