Il rinvaso dei bonsai caducifogli va effettuato ogni 3-4 anni per lavorare sul pane radicale. Il periodo migliore è quello primaverile, quando le gemme cominciano a ingrossarsi. Il rinvaso è importante per controllare lo stato delle radici, che andranno ridimensionate e direzionate. Vediamo passo dopo passo come procedere: ricordatevi di utilizzare sempre attrezzi puliti e sterilizzati per evitare malattie al vostro bonsai.
Svasare e pulire il bonsai
La prima operazione da fare nel rinvaso è ovviamente quello di estrarre la pianta dal vaso: con un attrezzo aiutatevi nel staccarla, senza paura di recidere alcune radici. Operate delicatamente ma con decisione.
Una volta svasata, andrà pulita: iniziate rimuovendo la morchia superficiale, ovvero la parte muschiosa che ricopre il nibari. Fatto questo, aprite il pane radicale, tirando le radici in fuori in tutta la loro lunghezza. Nel corso degli anni avranno occupato gran parte dello spazio crescendo in ogni direzione: uno degli scopi principali del rinvaso del bonsai è proprio quello di recidere ciò che non serve a far sì che la dimensione rimanga la stessa. Aiutandovi con un attrezzo uncinato, allungate quindi le radici: poi tagliatele (con una forbice pulita e disinfettata) fino a lasciare uno spessore decisamente basso del pane radicale.
Anche le radici superiori del bonsai vanno ulteriormente tirate verso l’esterno, perché questa è la direzione più corretta verso cui la pianta deve crescere: rompendo la terra compattata, sempre con un attrezzo uncinato, fate in modo che le radici si allunghino all’infuori, lateralmente.
Per terminare la pulizia della pianta è necessario procedere al lavaggio con acqua corrente. Nel pane radicale, infatti, si saranno depositati detriti e polveri che vanno eliminati. Pulendo bene ogni parte della parte basale, compresa quella inferiore, continuate l’operazione fino a quando non vedrete che l’acqua risulta pulita.
L’operazione successiva è quella di osservare la pianta e rimodellarne ancora una volta le radici: eliminate quelle secche e soprattutto quelle che crescono nella direzione sbagliata o storte.
Il rinvaso del bonsai
Ora potete procedere al rinvaso vero e proprio: il vaso in cui posizionerete il bonsai può anche essere lo stesso da cui l’avete tolta all’inizio. Questo perché l’idea è quella di contenere la crescita radicale e quindi del bonsai stesso; inoltre, avendo reciso già gran parte di ciò che era cresciuto, non dovrebbe essere difficoltoso riposizionarla.
Il vaso ovviamente deve essere pulito e preparato con delle retine di plastica che otturino parzialmente i buchi sul fondo. Inoltre inserite dei fili fissati alla retina che vadano verso l’alto: serviranno a dare stabilità alla pianta per evitare che venga divelta dal vento, da passaggi di animali o urti involontari.
Nel vaso riponete per prima cosa una pomice di granulometria medio-grande, che aiuti il drenaggio. Fate una sorta di piramide al centro, di modo che venga poco più alta del vaso. Aggiungete poi un mix di pomice di granulometria inferiore, akadama giapponese e terriccio universale: la proporzione che vi consigliamo è di 40-40-20, ma ciò può dipendere dalla pianta.
Una volta riempito il vaso – sempre aggiungendo sopra la piccola piramide – riposizionate il bonsai. Nel farlo premete leggermente con dei movimenti rotatori in modo da spostare il composto sottostante in tutto lo spazio disponibile.
Ora bloccate la pianta con i fili messi in precedenza, legando le radici più grandi. Stringete senza esagerare, aiutandovi con una pinza. Aggiungete altro terriccio per riempire gli spazi ancora vuoti.
Con l’aiuto di un bastoncino, smuovete il substrato per farlo penetrare al meglio: non infilzate il vaso ma inseritelo delicatamente e ruotate leggermente (un po’ come si fa con l’ombrellone in spiaggia). Riempite gli spazi con altro terriccio e, se necessario, ripetete l’operazione con un bastoncino del diametro inferiore.
Quando il vaso sarà pieno, tagliate la parte eccedente dei fili, livellate la base e irrigate abbondantemente: il rinvaso del vostro bonsai è così terminato.
Ecco il nostro video tutorial – diviso in due parti – sul rinvaso del bonsai caducifoglio: