Le begonie sono molto comuni nelle nostre case, ma certo è alquanto difficile immaginare il loro grande assortimento di specie e varietà. Si tratta di piante facili da coltivare in appartamento e di crescita rapida: furono introdotte nel Vecchio continente nel 1690 grazie a un frate francescano, Padre Plumier, che le scoprì sull’isola di Santo Domingo e volle dedicarle al governatore dell’isola Michel Bégon. Da allora le begonie popolarono rapidamente le case europee.
Decorative begonie d’appartamento
Guardate più da vicino le loro foglie: a volte sono frastagliate, talvolta lisce, oppure pelose o vellutate come fossero tessuti cangianti. I fiori non sono da meno: la tavolozza dei colori va dal bianco puro al rosso scuro, quasi bordeaux, passando per il rosa corallo e il giallo zolfo. Cespugliose, rampicanti/ricadenti, da esterno o da appartamento, soddisfano tutti i desideri del giardiniere più esigente.
Come coltivarle
La loro bellezza dipende da un corretto dosaggio di umidità, temperatura e luce. Vediamo insieme allora, cosa c’è da sapere per coltivarle con successo.
Anzitutto il terriccio che non deve essere mai compatto o pesante, le loro radici sono infatti sottili e hanno bisogno di respirare. Assicuratevi un drenaggio ottimale e, se proprio dovete rinvasarla, aspettate la fine dell’inverno e adoperate un vaso un paio di centimetri più grande del precedente.
Tutte amano la luce intensa, ma alcune non tollerano i raggi diretti del sole che provocano bruciature sulle foglie e che “cuociono” letteralmente il fogliame. In giardino le begonie tuberose fioriscono rigogliosamente in zone di mezz’ombra, a differenza della B. semperflorens che gradisce il pieno sole.
In casa, sopportano bene temperature che oscillano fra i 12 e i 20 °C essendo molto resistenti, a patto di dosare con cura le irrigazioni e di fornire un cambio d’aria e un buon tenore d’umidità quando fa parecchio caldo. La Begonia evansiana è l’unica controcorrente: moltissimo rustica, sopporta il gelo.
Quanta acqua dare
Per capire se hanno sete, vale la regola universale vigente in materia e cioè tastare con un dito la superficie del terriccio: non deve risultare né secco e friabile, né eccessivamente bagnato, ma appena umido al tatto.
Durante i mesi estivi date acqua ogni giorno per poi calare all’inizio dell’autunno.
Per le specie a foglia vellutata, vi suggerisco di versare acqua nel sottovaso, avendo cura poi di vuotarlo perché in caso contrario potrebbe causare marciume alle radici.