I piccoli alberi sono sempre più ricercati, vuoi per il poco spazio a disposizione nei giardini di città, vuoi per il desiderio di circondarsi di tutte le piante che piacciono, sacrificandone le dimensioni: fra questi non dimenticate l’albero di Giuda (Cercis siliquastrum)! Si tratta dell'albero ideale per i piccoli giardini, perché conserva una forma contenuta, con le foglie rotonde e la chioma di forma aggraziata e sferica. In aprile è una nuvola rosa-rossa, mentre in estate la chioma di foglie tonde ombreggia a dovere.
Perché "albero di Giuda"?
La denominazione “albero di Giuda” deriva dalla leggenda che vi si sia impiccato l’apostolo traditore. Si attribuiscono i suoi tronchi contorti a quell’episodio, mentre i fiori rappresenterebbero le lacrime di Cristo e il loro colore la vergogna per la perfidia di Giuda. Ma è probabile che questa fama sia nata da un equivoco: il nome deriverebbe da “albero della Giudea” perché nell’attuale territorio dello Stato d’Israele è molto comune.
Altri alberi hanno condiviso il triste privilegio di essere stati prescelti dal biblico suicida: la rosa canina i cui semi in Germania sono chiamati “bacche di Giuda”; il fico selvatico che discenderebbe dall’albero a cui si impiccò Giuda e che da allora non riesce a far maturare i suoi frutti; il carrubo che i siciliani chiamano “arvulu i Giuda” o “arvulu i Giudeo”.
Com'è fatto
Leguminosa autoctona di tutto il bacino del Mediterraneo, è un piccolo albero (altezza massima 10 m, diametro 5 m) deciduo, dal tronco snello, più o meno obliquo e sinuoso, con corteccia scura e rugosa. Può essere allevato anche a cespuglio, se non si eliminano i numerosi polloni basali. La chioma è arrotondata, abbastanza densa, formata da foglie arrotondate cuoriformi o reniformi, verde brillante, dal lungo picciolo.
Sui rami vengono prodotti in aprile prima della comparsa delle foglie, i fiori, di colore rosa violaceo, abbondantissimi, riuniti in infiorescenze a grappolo sessile (cioè senza peduncolo); a forma di farfalla (papilionacei), che rimangono belli per quasi un mese. Le foglie spuntano solo dopo che i fiori sono appassiti: così l’albero in aprile sembra proprio una nuvola rosa; esistono però anche varietà a fiore bianco (alba).
Dall’estate e per tutto l’inverno permangono i frutti, baccelli allungati, appiattiti e bruni, lunghi 8-12 cm e contenenti semi duri e scuri.
La specie C. siliquastrum si trova con facilità in quasi tutti i vivai che trattano alberi e arbusti, mentre C. canadensis è meno comune: la sua varietà ‘Forest Pansy’ forma un cespuglio con un bellissimo fogliame color rosso porpora.
Come coltivare l'albero di Giuda
Abbastanza comune anche nei garden center, potete sceglierlo allevato ad albero oppure al naturale con portamento a cespuglio: dipende dalla posizione ove intendete collocarlo, poiché allevato libero può occupare (dopo oltre 20 anni) anche 4 m di diametro.
Non teme il freddo della Val Padana, né il caldo torrido del Meridione. Tollera il vento salmastro, ed è quindi posizionabile anche vicino al mare. Sopporta l’inquinamento urbano e resiste alla siccità (con l’eccezione dell’anno seguente all’impianto, quando va annaffiato soprattutto se non piove a sufficienza), a un modesto ristagno idrico e alla mancanza di concime (come tutte le leguminose, ricava l’azoto atmosferico direttamente attraverso i batteri che stazionano sulle radici).
Preferisce il pieno sole (per una migliore fioritura), tutt’al più la mezz’ombra. Non ha esigenze in materia di terreno anche se l’ideale sarebbe un suolo calcareo. Tollera le potature, ma solo se indispensabili: normalmente non ne ha bisogno, sia per l’ingombro contenuto sia per la forma comunque aggraziata.
Apprezzata specie ornamentale, viene molto impiegata per l’arredo urbano e nei parchi per la sua bella fioritura primaverile e per la sua resistenza all’inquinata atmosfera cittadina. Può costituire il punto focale in un piccolo giardino ma, se si ha un po’ di spazio a disposizione, rende benissimo in un gruppetto di 3-4 esemplari allevati sia a cespuglio sia ad alberetto.