Aechmea: come coltivarla e moltiplicarla

L'aechmea è una Bromeliacea che si acquista in fiore, rimanendo bella per parecchi mesi. Poi la pianta madre muore, ma rimangono i nuovi germogli

 

E' una delle Bromeliacee più comuni in appartamento: si acquista per la bellezza del fiore – generalmente rosa, ma ne esistono anche specie dal fiore arancio o rosso – che perdura intatto per alcuni mesi (almeno 4 e fino a 12). Quello che molti non sanno è che la pianta non rifiorirà più, anzi: è destinata a morire, ma lascerà in eredità numerosi germogli che, se ben accuditi, nell’arco di 3-4 anni fioriranno nuovamente. Con una soddisfazione in più: quella di esser riusciti a ottenere i nuovi fiori (uno per pianta) con le proprie mani!


Al momento dell’acquisto scegliete esemplari il cui fiore appaia fresco e ancora perfettamente ricoperto dalla pruina (la patina biancastra di protezione), a indicare che si è appena aperto e la pianta non è stata eccessivamente maneggiata.

 

Come coltivare l'aechmea

 

• Posizione: in un punto luminoso dell’abitazione, in inverno anche sotto i raggi solari, in estate all’aperto a mezz’ombra per non bruciare permanentemente le foglie. Desidera un terriccio leggero: solo torba o torba mista a terra da giardino e sabbia.

 

• Temperatura: ideale fra 15 e 25 °C, tollera fino a 12 °C. In inverno, con il riscaldamento acceso, necessita di molta umidità, tramite vaporizzazioni quotidiane e argilla espansa nel sottovaso.

 

• Acqua: solo quando il substrato risulta ben asciutto, nel sottovaso o nella rosetta fogliare (solo per gli esemplari giovani, perché quelli in fiore sfioriranno prima), togliendo l’eccesso dopo 20 minuti. Una volta al mese è benefica una veloce doccia che lavi la polvere accumulata sul fogliame.

 

• Concimazione: metà della dose normale di un prodotto liquido per piante da fiore, per tutto l’anno, ogni 45 giorni.

 

Come riprodurla

 

• Quando il fiore incomincia ad appassire, la pianta inizia la produzione dei nuovi germogli. Potete scegliere di lasciarli in sede, nel qual caso si irrobustiranno man mano che la pianta madre avvizzirà: basterà strapparla dal terriccio per eliminarla lasciando spazio alle nuove piantine. Oppure potete salvare la madre e i figli, separandoli.

• Tenendo ben fermo con una mano il pane di terra, con l’altra strappate il germoglio quando è alto 1/3 rispetto alla madre. In genere nell’operazione conserva qualche corta radice, ma, anche se ne uscisse privo, le riformerà.

• Preparate una ciotola con un drenaggio di argilla espansa alto 4 cm.

• Dopo aver coperto il drenaggio con altri 4 cm di terriccio (vedi retro della pagina), appoggiate il germoglio (uno per ogni vaso) e riempite con altri 2 cm di substrato, pressando bene intorno al germoglio (che deve rimanere abbastanza superficiale).

• La tecnica migliore per irrigare l’aechmea consiste nell’immergere l’intero vaso in una bacinella d’acqua, fin sotto il bordo, per 10 minuti, facendo poi sgocciolare bene il vaso.

 

Malattie e parassiti dell'aechmea

 

• La base della pianta presenta un annerimento molle, che si trasforma in marciume alla base delle foglie... E' un eccesso d’acqua ristagnante: sospendete subito l’irrigazione finché il terriccio non sarà perfettamente asciutto anche in profondità, poi riducete la frequenza e la quantità e non bagnate più al centro della rosetta fogliare. Staccate le foglie completamente marce alla base. Se tutta la base fosse marcia, salvate gli eventuali germogli (vedi sopra).

 

• Sulle foglie appaiono piccoli insetti verdi o gialli, soprattutto alla base...

Sono gli afidi, che pungono e succhiano la foglia debilitando l’intera pianta e ricoprendola del loro appiccicoso prodotto di scarto, la melata, su cui si può instaurare il nero fungo della fumaggine. Se sono pochi e facilmente raggiungibili, schiacciateli fra le dita; altrimenti intervenite subito con un prodotto aficida, spruzzandolo anche alla base delle foglie.

 

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28610 - Ultima modifica: 2019-08-06T17:34:50+02:00 da Elena Tibiletti
Aechmea: come coltivarla e moltiplicarla - Ultima modifica: 2019-08-09T08:02:35+02:00 da Redazione GI