L'acero giapponese o, meglio, gli aceri (Acer japonicum, A. palmatum), sono bellissimi e leggiadri alberelli le cui foglie danzano al vento, ma che necessitano di una posizione ombreggiata in luogo non troppo caldo d’estate e assolutamente arieggiato. Se non si possiedono queste condizioni, è inutile provare a coltivarli in un vaso e spesso neppure in piena terra. I più vulnerabili al sole sono quelli a foglia variegata seguiti dalle varietà rosse e infine le verdi. La capacità di resistenza è legata al tipo di foglia e alla profondità di incisione dei lobi: le cultivar a foglie molto incise, come quelle di A. p. Dissectum, sono più sensibili alle bruciature, mentre quelli a foglia più larga tendono a disidratarsi meno. Se l’ambiente è quello adatto, si adattano bene al vaso perché hanno taglia contenuta e crescita lenta.
Quali sono
Si tratta di un piccolo albero che raggiunge un’altezza massima di 3 m circa, ben ramificato. Le foglie sono profondamente incise, a volte filiformi e di colori nei toni del rosso, partendo da un verde molto tenue in primavera e rinforzandosi fino al porpora in autunno.
Tra le varietà: A. p. Atropurpureum, foglie palmate molto piccole di colore rosso porpora, trasparente in primavera, più tenue d’estate, rosso violaceo in autunno. A. p. Aureum (= A. palmatum ‘Sunrise’), foglie piccole con 5 lobi finemente dentellati di colore giallo burro alla nascita per poi virare in un tenue giallo-verde. A. p. ‘Fire Glow’, foglie palmate frastagliate, di un rosso brillante in primavera, inalterato durante l’estate e l’autunno, tollera il sole (non quello estivo). A. p. ‘Orange Dream’, foglie nuove di colore arancione, che diventa giallo limone con la maturazione nel corso dell’estate. A. p. ‘Sango Kaku’, fogliame palmato, verde chiaro, che in autunno diviene giallo-arancio, la corteccia dei rami spicca in inverno in un rosso corallo vivo. A. p. Dissectum Viridis, foglie strette, molto frastagliate, verde chiaro in primavera-estate, che diventa giallo-arancio in autunno. A. p. Dissectum Atropurpureum ‘Crimson Queen’, foglie molto fini, rosa in primavera, più tenue in estate-autunno. A. j. Shirasawanum Aureum (= A. japonicum Aureum), foglie palmate poco incise color oro.
Come coltivare l'acero giapponese
- Esposizione: all’ombra soprattutto nei mesi caldi e in Meridione; tollerano al massimo l’ombra/sole (non nel Sud, dove vanno in ombra/luce).
- Temperatura: ideale tra 10 e 20 °C, subiscono danni a –5 °C. La temperatura frizzante della montagna e l’escursione termica tra giorno e notte ravvivano la colorazione delle foglie. Teme il vento freddo.
- Precauzioni invernali/estive: nel Nord va ricoverato in una stanza fresca, senza riscaldamento da novembre a marzo. Nel Sud va tenuto obbligatoriamente all’ombra da aprile a ottobre.
- Vaso: di legno, plastica, terracotta o ceramica, purché munito di fori per un buon drenaggio; diametro minimo 30 cm per pianta alta 50 cm. Si rinvasa all’occorrenza in una sola misura in più.
- Terra: una parte di sabbia grossolana, tre di corteccia macinata e una di compost, oppure terra per acidofile, torba e sabbia in parti uguali. Buon drenaggio sul fondo del vaso.
- Acqua: regolare e abbondante tra aprile e settembre, in piena estate anche 1-2 volte al giorno; più diradata e moderata nei restanti mesi.
- Concime: in marzo e in settembre un prodotto granulare a lenta cessione per acidofile.
- Potatura: non necessaria ma tollerata, in febbraio.
- Moltiplicazione: in primavera, da seme per le specie, con talea di ramo giovane per le cultivar.
- Malattie e parassiti: se le foglie scoloriscono e appaiono sottili ragnatele fra una e l’altra, si tratta del ragnetto rosso.
- Note: reagisce ad avverse circostanze ambientali con il disseccamento delle foglie; nei casi meno gravi si brucia la parte terminale della foglia, in quelli più seri l’intera lamina fogliare si accartoccia. La causa più frequente è la scottatura da esposizione ad alte temperature; altre cause sono venti caldi e asciutti, o freddi, o salati e l’irrigazione sulle foglie nelle ore più calde.