Le piante d'appartamento in inverno soffrono per scarsità di luce e di umidità, aria calda, polvere che le ricopre ecc. Ecco come mantenerle in forma
Dato per scontato che le condizioni fra le quattro mura siano le migliori possibili nel qual caso le piante d'appartamento che possedete da tempo non dovrebbero apparire sofferenti (ma nemmeno “ringalluzzite” come avviene in primavera avanzata), ci sono comunque alcuni piccoli accorgimenti, da mettere in atto fra novembre e febbraio, per migliorarne ulteriormente l’aspetto.
- Luce. Rispetto alla fine di settembre, quando le piante d'appartamento hanno abbandonato l’ambiente esterno per rientrare in casa, l’illuminazione a novembre è sensibilmente calata, sia come numero di ore giornaliere, sia come intensità della luce solare, i cui raggi al culmine dell’inclinazione potrebbero non assicurare più il fabbisogno necessario alle piante. Se qualcuna adesso risulta in una posizione troppo buia, valutate se è possibile spostarla in un punto più luminoso (senza raggi solari diretti). Nei migliori garden center e consorzi agrari è possibile acquistare le apposite lampade per piante, esistono numerosissimi modelli con prezzi per ogni tipo di tasca. Vengono posizionate a 50 cm di distanza dal fogliame e vanno tenute accese per 3-4 ore a partire dal tramonto, dall’inizio di novembre sino alla fine di febbraio. Per ottenere un apprezzabile miglioramento, serve circa un mese di maggiore illuminazione.
- Temperatura. L’aria nei pressi delle piante d'appartamento non deve essere troppo calda perché le piante soffrono eccessivamente. Tale stato di sofferenza si può notare dal rinsecchimento di punte e/o margini delle foglie. Il sollievo per l’esemplare è immediato, ma ci vorranno almeno due settimane perché le foglie smettano di seccarsi. Le punte secche vanno tagliate con le forbici, e vanno rifilati i margini, ma se il seccume è esteso per almeno un terzo della lamina, è meglio tagliare la foglia alla base. La temperatura ideale per tutti i tipi di piante è compresa fra 15 e 20 °C.
- Umidità. In stretta contiguità con il calore eccessivo c’è la secchezza dell’aria, anch’essa causa di disseccamento dell’apice fogliare e di eventuali germogli. Man mano che il termostato si alza, è quindi necessario incrementare proporzionalmente l’umidità dell’aria (non solo per il benessere delle piante, ma anche per quello nostro e degli animali domestici).
- Stato sanitario. Verificare lo stato sanitario delle piante, se si nota la presenza di parassiti come le cocciniglie o il ragnetto rosso, oltre a intervenire immediatamente con il prodotto specifico, le piante danneggiate vanno subito separate da quelle sane. Questi parassiti vengono tra l’altro favoriti dal riscaldamento elevato e dalla scarsa umidità dell’ambiente. Se invece scoprite macchie scure sulle foglie o marciumi dei fusti o basali, la causa è un fungo patogeno: le parti colpite vanno rimosse proNtamente e la pianta va irrorata con un anticrittogamico. Anche in questo caso il suo aspetto sarà decisamente infelice per più di un mese: meglio spostarla in una stanza dove sia poco visibile, come quella da letto o un ripostiglio con finestra.
- Pulizia. Ritagliatevi una mezz’ora a settimana per rimuovere tutte le parti secche, intere foglie o porzioni di esse, steli, fiori ecc. Dopo l’operazione, la pianta cambia istantaneamente aspetto, apparendo pulita e ordinata.
- Polvere. Il riscaldamento genera un flusso d’aria che sposta di continuo la polvere, che si deposita sui mobili e sulle piante. Questo accumulo è deleterio per le piante perché compromette la fotosintesi. Sulle foglie lucide si può utilizzare una spugnetta pulita dedicata solo a questo scopo e una bacinella d’acqua demineralizzata. Sulle piante a foglia piccola e lucida (per es. ficus beniamino, falangio, asparagina, felci ecc.), se sono maneggevoli, avvolgete il vaso in un sacchetto di plastica fermandolo attorno alla base del fusto in modo che non entri l’acqua; ponete la chioma sotto il getto leggero della doccia per 5 minuti lasciando sgocciolare il fogliame nella doccia o nella vasca per un’oretta. Per le piante a foglia opaca o pelosa e le succulente si può usare un pennello di medio-piccole dimensioni e con delicatezza spolverate le foglie o le coste delle piante grasse oppure, tenendolo a debita distanza, è possibile usare il peon con il getto freddo.
- Lucidatura fogliare. Questa operazione può essere svolta solo sulle foglie glabre e lisce e si effettua solo una volta al mese. L'applicazione del prodotto lucidante va fatta solo dopo aver pulito con cura le singole lamine, altrimenti la polvere non viene tolta bensì incollata sulla lamina impedendo gli scambi gassosi e la funzione fotosintetica.
- Concime. Non va distribuito alcun concime fra novembre e febbraio, nemmeno con l'intento di ottenere piante più belle! La fisiologia delle piante d’appartamento in inverno le orienterebbe verso un periodo di riposo vegetativo, che in realtà raramente si può compiere a causa della temperatura delle case che non scende mai sotto i 18 °C. Concimandole, però, vengono spinte a crescere nel momento sbagliato, quando non ci sono le condizioni favorevoli a un corretto sviluppo, la crescite sarebbe parziale o stentata e le piante verrebbero indebolite. Fanno eccezione solo le piante in fiore adesso, come orchidee, stelle di Natale, cactus di Natale, Bromeliacee ecc., che vanno concimate con regolarità con un prodotto liquido per piante da fiore o specifico per orchidee, succulente o stelle di Natale, per prolungare al massimo la fioritura.
(Tratto da Piante sane a Natale, di E. Tibiletti, GD12/2007)