Pianta “della nonna”, il falangio (o nastrino o pianta ragno o clorofito, Chlorophytum comosum) oggi si trova in vendita anche nelle varietà dalle foglie arricciate. Le varietà a foglie lineari frequentemente si passano tra amiche, vista la facilità di ricavare nuove piante: basta staccare i ciuffetti di foglie portate dagli stoloni aerei prodotti dalle piante adulte e metterli in acqua per vederli radicare rapidamente.
Le foglie nastriformi, lunghe fino a 40 cm, in natura sono interamente verdi e nelle varietà hanno banda centrale o margini avorio. Sono in genere molto amate dai gatti, che le mangiano volentieri...
5 consigli di coltivazione del falangio
- Ama un’esposizione luminosa, senza raggi diretti che ustionano le foglie, e una temperatura ideale fra 13 e 18 °C: oltre i 26 °C manifesta una ridotta vitalità, ma tollera fino a 0 °C.
- Dategli un vaso in plastica, di diametro di 16 cm per un singolo cespo con foglie lunghe fino a 40 cm, oppure un basket: il portamento ricadente del fogliame viene valorizzato da una collocazione su scaffali, mobili, mensole, davanzali o appesa. Ideale anche come pianta da ufficio.
- Fornitegli una parte di torba e una di terra da giardino o di foglia, con un ottimo drenaggio.
- Bagnatelo con moderazione, facendo asciugare fra un turno e l’altro; indicativamente due volte a settimana in estate, una sola in inverno. Teme molto i ristagni idrici ma tollera brevi periodi di siccità.
- Si concima due volte al mese, tra aprile e settembre, con un prodotto liquido per piante verdi nell’acqua d’irrigazione.
Pianta anti-inquinamento
Il falangio è una delle piante più efficaci nel fare piazza pulita di fattori inquinanti all'interno delle stanze dove è collocato: risucchia infatti la formaldeide e lo xilene, ma anche il monossido di carbonio di caldaie, fornelli e stufe, il benzene e il toluene di alcuni prodotti di pulizia.