Due idee green utili per il wedding (matrimonio) e per la creazione di “stanze” nascoste, entrambe in giardino (ma non solo). Vengono entrambe da Greenscape, salone del verde contract, presente all’interno di Inout Expo salone dell’arredo outdoor, uno dei settori del TTG, salone del turismo, che si tiene a RiminiFiera ogni anno in ottobre.
Greenscape è l’unico salone che presenta i Vision Lab, progetti trasformati in allestimenti di verde dedicato al contract, ossia a strutture ricettive come bar, ristoranti, alberghi, B&B, agriturismi, circoli, ostelli, ma anche ospedali, case di cura, edifici pubblici ecc. Al suo interno 6 progettisti realizzano, in collaborazione con aziende fornitrici dei materiali, 6 giardini “chiavi in mano”, ossia già finiti, pronti per essere trasposti e adattati alla situazione del committente. Nell’edizione 2024 due di questi progetti sono estremamente interessanti anche per i privati cittadini, che possono trarne spunti per una realizzazione in proprio o tramite progettista: una tavolata perfetta come wedding dinner table (per il pranzo di nozze) e un sistema di “stanze” nascoste per rilassarsi nella più completa privacy.
Wedding dinner table, per la convivialità
Il progetto, proposto da Erica Cherubini, green visual merchandiser, si intitola Rural Chic, ed è rivolto a masserie, cascine e strutture ricettive rurali destinatarie di cerimonie nuziali, eventi e soggiorni in campagna. Cuore dell’interpretazione è il lungo tavolo rettangolare in legno rustico, corredato di sedie di recupero in legno o midollino o vimini una diversa dall’altra, corredate di copertina anti-freddo per eventi serali. Il tavolo è sormontato orizzontalmente da pali di recupero, sorretti da sostegni di ferro: i pali orizzontali a loro volta portano l’illuminazione, data da lampade a led in stile retrò irregolarmente alternate a lampadari rustici in midollino; i pali sono parzialmente mascherati da tralci di pungitopo ed eucalipto freschi.
Sul tavolo i posti sono marcati da sottopiatti etno in foglie di banano naturali, con piatti in ceramica rustica a disegni blu e tovagliolo scozzese beige, su cui è appoggiato il menù e il segnaposto. I bicchieri sono campagnoli, quelli per l’acqua ingabbiati in un intreccio di foglie di banano così come le caraffe, per distinguerli da quelli da vino.
Qua e là sono dislocati vasi di aromatiche o di piante ornamentali (es. Hydrangea paniculata) alloggiati nei portavasi, cesti di vimini con nuvole di Aster a fiore piccolo e semplice abbinate a Graminacee piumose, ciotole con dalie di carta, il tutto nei toni del bianco e blu. Immancabili i barattoli dei confetti che spezzano la bitonalità.
Pensata per il contract, questa wedding dinner table è riproducibile per altri eventi e in contesti differenti: riunioni familiari o fra amici, cerimonie di battesimo, comunione o cresima, compleanni, anniversari di nozze ecc., da celebrare anche in giardino, in cortile o su una grande terrazza.
Il progetto è completato – fra l’altro – dall’angolo barbecue, con le sfere di 3VO, serie Astro, grandi boule che contengono una griglia per cottura a legna, il cui coperchio una volta aperto funge da ampio piano d’appoggio.
Le “stanze” segrete, per la tranquillità
Di tutt’altro tenore rispetto alla wedding dinner table il secondo progetto, proposto da Filippo Fessia, garden designer di terza generazione familiare: Grattabosco è un set di grande suggestione per le strutture recettive sviluppate in verticale. Una natura rigogliosa circonda, isola e conquista parzialmente la sommità di tre grattacieli: polmone verde e filtro ecologico, il bosco diventa baluardo contro il caos cittadino e protagonista dell’ospitalità.
Una serie di “stanze” segrete, recintate da alberi e/o arbusti, schiuse in un piccolo ingresso, permettono di sostare (sui sorprendenti arredi di Serralunga) a respirare l’odore del bosco, a chiacchierare intimamente, a leggere un libro in solitudine, a ricaricarsi in meditazione, a… ciò che più desiderate.
Fra gli alberi prescelti, alcuni dei quali particolarmente belli in autunno grazie alle colorazioni del fogliame, betulle, liquidambar, liriodendri, cedri del Libano, Crataegus, tuie, lagerstroemia, Ginkgo biloba; fra gli arbusti osmanto, Caryopteris, agrifogli, nandina, Hydrangea paniculata, Cuphea, abelia, ceratostigma. Al piede uno strato robusto di corteccia, per sentire la natura sotto i piedi.
Replicabile come verde pensile su lastrici solari o grandi terrazze, ma anche più semplicemente in giardino, dove creare angoli segreti dove isolarsi dal mondo circostante. Da sottolineare anche la funzione di filtro antismog e antirumore assolta dal fogliame delle piante legnose, che permette realmente di beneficiare di un intenso contatto con la natura anche nel cuore di una città.
E nel cuore delle “stanze” una sorpresa: la Stars Box®, ossia la “casa sotto le stelle”. Una solida struttura in legno d’abete, chiusa da porte a battente ma con tetto apribile per dormire letteralmente sotto le stelle e svegliarsi con le luci dell’alba. Ospita un comodo materasso matrimoniale, e la copertura è sagomata in modo da impedire l’ingresso di eventuali animali selvatici. Progettata per le aree verdi di pertinenza delle strutture ricettive, la Stars Box® è disponibile anche per i privati che desiderassero installarla nel proprio giardino. Viene fornita smontata in scatola, con tutte le istruzioni per un facile montaggio. Essendo una struttura temporanea, non necessita di permessi per l’installazione.