Trauttmansdorff
La bellezza dei Giardini di Castel Trauttmansdorff si snoda dal 1° aprile al 15 novembre.

C’è un luogo magico, incastonato nel cuore delle Alpi Venoste, ma facilissimamente raggiungibile tramite l’autostrada A22 del Brennero e, da Bolzano, attraverso una comoda superstrada: i Giardini di Castel Trauttmansdorff sono a Merano, crocevia pianeggiante fra la Val Passiria, la Val Venosta e la Val d’Adige, adagiati sul fianco di una collina. Aperti ogni anno dal 1° aprile al 15 novembre, sono una meta imperdibile in Alto Adige se si ama il verde, perché consentono di vedere più di 80 ambienti botanici diversi, catapultando il visitatore dalle montagne alpine alle rive mediterranee in pochi passi.

Passeggiare nel giardino immersi in un tripudio di colori in ogni stagione, ammirare le montagne imbiancate rimanendo comodamente sdraiati sotto le palme, ascoltare musicisti di fama mondiale sulle rive del Laghetto delle Ninfee o giocare con quello che è senza dubbio il flipper turistico più grande del mondo: a Trauttmansdorff sono fra le tante cose possibili.

Senza dimenticare che i Giardini circondano l’imponente Castel Trauttmansdorff che ospita il Museo Provinciale del Turismo, altrimenti noto come Touriseum, dove, all’interno di sale vivacemente allestite, vengono raccontati in modo coinvolgente 250 anni di storia del turismo: il percorso conduce attraverso 20 sale, progettate singolarmente con scenografie meccaniche, modelli in miniatura fedeli agli originali, filmati ed effetti sonori, da visitare in autonomia o seguendo una guida esperta. Anche per immergersi in un’atmosfera da favola: qui infatti soggiornò due volte, nel 1870/71 e 1889, l’imperatrice d’Austria Sissi, innamorata del dolce clima di Merano.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff

Ma il punto di forza rimangono i Giardini adagiati intorno al Castel Trauttmansdorff su una superficie di 12 ettari, digradante su un dislivello di 100 metri: in qualunque punto ci si trovi, la vista è mozzafiato, fra gli spettacolari ambienti botanici creati dai sapienti giardinieri del Castello, le imponenti montagne circostanti e la graziosa città di Merano, che merita comunque anch’essa una visita. Sui sentieri che si snodano dolcemente lungo il percorso, si va alla scoperta di quattro aree tematiche che ospitano piante provenienti da tutto il mondo, attraversando terrazzamenti soleggiati e ruscelli gorgoglianti.

Sul versante meridionale, ai piedi del Castello, si trovano gli esotici Giardini del Sole dal fascino tipicamente mediterraneo, con un oliveto, cactus, aloe e agavi come nel Sud Italia.

trauttmansdorffNei Giardini Acquatici e Terrazzati, scale e piccoli corsi d’acqua collegano i vari livelli e conducono, passando accanto ad aiuole disposte geometricamente, al Giardino dei Sensi, ricco di piante che stimolano l’olfatto, l’udito, il gusto.

Ai piedi dei terrazzamenti si incontra poi il Laghetto delle Ninfee, circondato da oltre 200 palme, ma anche da camelie e azalee.

Sul lato nord del castello si estendono i Boschi del Mondo con esempi in miniatura delle foreste dell’Asia e dell’America, mentre nella Serra si possono ammirare meravigliose piante tropicali e un terrario.

E per finire, troviamo i Paesaggi dell’Alto Adige che offrono uno spaccato reale di ambienti naturali e agricoli locali. Con un frutteto diffuso, coltivato con antiche varietà di mele e pere, un orto di montagna e un vigneto viene illustrato il tipico paesaggio altoatesino.

Oltre a vari giardini tematici e alle collezioni di piante, nei Giardini si possono ammirare anche svariati padiglioni artistici e stazioni multisensoriali. I visitatori possono, ad esempio, fare una sosta all’interno di un gigantesco cactus in acciaio o avventurarsi su un ponte sospeso che attraversa una fitta foresta di ontani. E non mancano, per la felicità dei bambini, gli animali di montagna, come alpaca, pecore Zackel e capre che scorrazzano felici nei Giardini.

Grazie alla particolare capacità di integrare e intrecciare la natura con arte, cultura e intrattenimento, ai risultati raggiunti in 22 anni di attività e all’approccio orientato a una gestione totalmente ecologica, i Giardini sono stati insigniti di numerosi premi e riconoscimenti, anche oltre i confini dell’Alto Adige, il più recente dei quali è il premio internazionale Ecological Gardening 2021.

Quando visitarli

trauttmansdorffAvendone la possibilità, nei Giardini di Castel Trauttmansdorff bisognerebbe andare una volta a settimana, perché le fioriture sono state concepite per succedersi in continuazione, dalla primavera all’autunno, regalando così un’esperienza sempre nuova. Un mare di tulipani annuncia l’arrivo della primavera, insieme con giacinti, narcisi, viole, non ti scordar di me e papaveri d’Islanda, a cui seguono rododendri, peonie e rose, gigli, clematidi, sarracenie, dragontee (Dracunculus). In estate, il campo di girasoli, i numerosi fiori di lavanda, melograno, ninfee, fior di loto, oleandro, ortensie, cappero, emerocallidi e le piante perenni risplendono con i loro sfavillanti colori, fino a quando l’autunno avvolge tutto in un’atmosfera suggestiva di gialli, arancioni e rossi.

Ma i Giardini sono pervasi anche da innumerevoli fragranze, studiate nuovamente per fornire una stimolazione sensoriale nell’arco delle stagioni. In primavera, giacinti e narcisi emanano il loro dolce profumo. Per passare poi all’estate, quando i cespugli di lavanda tagliati in forma sferica, ai piedi del castello, trasmettono sensazioni tipicamente mediterranee. Nel Giardino dei Sensi si avverte inoltre un intenso odore di cioccolato proprio del fior di cioccolato (Cosmos atrosanguineus), mentre il clerodendro (Clerodendrum trichotomum) diffonde il suo profumo dolciastro. Ma anche l’autunno offre numerose sensazioni olfattive: l’osmanto (Osmanthus fragrans), ad esempio, fiorisce con la sua meravigliosa fragranza nel Palmeto.

Anche in questo caso, è possibile perdersi in autonomia fra colori e profumi, oppure affidarsi alle guide esperte che conoscono il giardino come le loro tasche e amano raccontare tante curiosità sul mondo vegetale.

Musica e relax

trauttmansdorffA Trauttmansdorff c’è sempre qualcosa da fare e da sperimentare, soprattutto in estate, quando le miti serate invitano a rimanere all’aperto. È allora che noti gruppi musicali provenienti da tutto il mondo si esibiscono sul palco illuminato del Laghetto delle Ninfee. Il programma di eventi Trauttmansdorff di sera regala un’atmosfera vacanziera: un lungo aperitivo al Cafè delle Palme con musica jazz dal vivo o un picnic sotto le palme accompagnano gli ospiti verso il weekend.

Durante i fine settimana di agosto, poi, i fan del vintage avranno pane per i loro denti al Vintage Market del Touriseum, dove si potrà curiosare e portare a casa uno o due accessori d’epoca di alta qualità. Altre giornate a tema e dedicate alle famiglie sono distribuite durante tutta la stagione facendo di Trauttmansdorff il luogo ideale dove trascorrere una giornata o una serata ricca e coinvolgente.

I numeri di Trauttmansdorff in breve

  • 1 castello con museo
  • 12 ha di giardini
  • 100 m di dislivello
  • Oltre 80 ambienti botanici
  • 4 aree tematiche
  • 10 padiglioni artistici
  • 10 stazioni multisensoriali
  • 7 km di sentieri
  • 35 giardiniere e giardinieri
  • 250 anni di storia del turismo

trauttmansdorffLa “scia” di tulipani

Per ottenere questo effetto di “scia” di tulipani, i bulbi vanno piantati in ottobre a 10 cm di distanza uno dall’altro, a una profondità doppia dell’altezza del bulbo, con l’apice verso l’alto, ma non in linea retta. Si delimita l’area sinuosa con un metro a nastro e al suo interno di depongono i bulbi con il piantabulbi disponendoli sfalsati di 5 cm rispetto a un’ideale linea parallela al metro. In questo modo si otterrà un effetto naturale e sensuale.

TrauttmansdorffPer chi ama il rosa

Due arbusti o piccoli alberi che riempiono il giardino di rosa in aprile-maggio: a sinistra nella foto l’albero di Giuda (Cercis siliquastrum), a destra in primo piano Cornus florida ‘Rubra’. La fioritura, sui rami quasi nudi, dura per circa un mese per entrambi. Raggiungono al massimo i 3 m d’altezza, non temono né il caldo più torrido, né il gelo e la neve. Si possono potare in gennaio per ridurne l’ingombro e non hanno nemici particolari.

TrauttmansdorffFioriture a candelabro

Dura circa per tutto maggio la fioritura spettacolare della digitale (Digitalis purpurea), alta anche 1,5 m: è una pianta biennale che nel primo anno si sviluppa e nel secondo fiorisce. Tagliando la spiga appassita, la pianta in settembre rifiorisce. Se forma i semi, si autorisemina da sola. Ama il fresco e non teme la neve perché d’inverno la parte aerea scompare. Attenzione: è molto velenosa, ed è inadatta in presenza di bambini o animali domestici.

TrauttmansdorffIl “giglio” a bassa manutenzione

I fiori hanno la forma di un giglio, ma non lo sono: le emerocallidi (Hemerocallis) non sono profumate e durano un solo giorno ma le piante producono un’infinità di fiori tra maggio e giugno e le grosse radici rizomatose si autoriproducono, creando in pochi anni una sponda o aiuola o bordura molto fitte, senza aver bisogno di divisione. Ideali dalle rive del mare alle Alpi, fioriscono in bianco, giallo, arancione, rosso, porpora e marrone.

TrauttmansdorffIrresistibile fiore di loto

Incanti del fiore di loto (Nelumbo nucifera, N. lutea): le grandi foglie impermeabili su cui rotolano le gocce d’acqua, i fiori a coppa regolare dal bianco al rosso, i curiosi frutti utilizzati per composizioni secche. Ne esistono di nani, piccoli, medi e grandi, dalla ciotola al lago vero e proprio. Nelle zone fredde si coltivano in cestello da ritirare in cantina, in una tinozza, in ottobre, per rimetterli nel laghetto in aprile.

TrauttmansdorffL’allegria del girasole

I girasoli (Helianthus annuus) ornamentali, diversi da quelli industriali, hanno altezze diverse: sulla bustina di semi è bene controllare se sia una varietà nana, da vaso, o normale o gigante da giardino. Le piante vendute già pronte in vaso sono tutte da balcone: vanno subito rinvasate in un contenitore doppio di quello originario, con un tutore perché sono più facili a piegarsi con il vento. L’infiorescenza dura anche 2 mesi.

Trauttmansdorff, dalle montagne al mare - Ultima modifica: 2024-01-14T06:51:31+01:00 da Elena Tibiletti