Domanda
Abbiamo acquistato circa un mese fa una Euphorbia di circa 1,7 metri. È in un ambiente luminoso ma lontana dalla luce diretta del sole. In casa non abbiamo animali. L’abbiamo innaffiata un paio di volte, ma non intensamente, e ha un bel colore verde.
Il fusto ed i rami sono belli sodi.
Purtroppo da due giorni sono comparse delle striature giallastre: la zona sottostante è soda come il resto della pianta e la striatura, pur sembrando polverassi, in realtà non sfarina se toccata. Le striature sembrano scalfite.
Cosa potrebbe essere?
Ci hanno consigliato di utilizzare olio di Neem in soluzione diluita su tutta la pianta, come fungicida e prevenzione generale per l’Euphorbia: è un buon consiglio o può danneggiare la nostra pianta?
Risposta
Le screpolature nelle foto sembrano causate da uno sfregamento accidentale, che potrebbe essere avvenuto anche 2-3 mesi prima, vista la lentezza di reazione delle piante succulente: magari ancora in vivaio, oppure durante il trasporto a casa.
Lo confermerebbe anche la mancanza di essudato o di lattice (tutte le Euphorbiacee sono ricche di lattice bianco tossico) e il complessivo buono stato sanitario della pianta (niente chiazze tondeggianti, né scolorimenti o ingiallimenti, o marciumi, o seccumi).
L’olio di Neem è un insetticida, dunque non avrebbe senso erogarlo su un esemplare privo di parassiti animali.
Segnalo tuttavia che un paio di annaffiature in un solo mese sono sicuramente eccessive. Un’Euphorbia ingens alta 1,7 m e collocata in casa deve ricevere circa 300 ml d’acqua una volta al mese, da distribuirsi lungo il bordo del vaso.
Secondariamente, pur capendo l’esigenza di fornire un vaso che sia decorativo, quello in foto non mi sembra particolarmente adatto. Sembrerebbe in plastica, quando per tutte le succulente è ideale la terracotta che consente al pane di terra di traspirare: esistono vasi in coccio molto belli esteticamente e di certo più funzionali a questo tipo di piante. Inoltre, la misura è un po’ piccola: è vero che le succulente si adattano in quanto piante spartane, però da adesso a un anno (primavera 2024) servirebbe almeno una misura in più, scegliendo un modello comunque più alto che largo.
Infine, la copertura con ghiaino così fitto può determinare problemi di soffocamento delle radici: andrebbe sostituito con pomice (chiara) fine oppure con lapillo (scuro) fine.
Elena Tibiletti