Dell’eleagno (Elaeagnus) esistono numerose specie e numerosissime varietà, tutte ben utilizzabili per realizzare siepi sempreverdi. Può essere un arbusto o un piccolo albero, da usare per formare siepi e barriere frangivento, o anche in grandi vasi e fioriere. Ha un fogliame molto ornamentale e richiede una bassa manutenzione.
Com’è fatto l’eleagno
L’eleagno è un arbusto molto ornamentale, vigoroso e adattabile, adatto a risolvere situazioni difficili, quali esposizioni ombreggiate e zone ventose, anche in riva al mare, dove funge da ottimo frangivento. Esistono specie sempreverdi e altre decidue, tutte con bellissime foglie, anche variegate, e fiori minuscoli, dolcemente profumati, seguiti da piccoli frutti.
Come coltivarlo
Le specie decidue crescono bene al sole, le sempreverdi si adattano alla mezz’ombra. Ama i climi temperati, ma è rustico e tollera senza problemi il caldo e il freddo, così come l’aria salmastra.
Ha una discreta tolleranza all’aridità; innaffiare con regolarità le piante giovani oppure in caso di siccità prolungata.
In autunno fornire un prodotto in granuli a lenta cessione e in primavera sostanza organica, sul terreno e nelle fioriere.
Tutte le specie possono essere coltivate in qualsiasi terreno, anche povero, poco profondo e calcareo. L’olivello cresce bene anche in suoli sabbiosi. Una buona pacciamatura protegge dal freddo in inverno e dall’aridità in estate. Per formare siepi, si mettono a dimora le piantine a distanza di 50 cm; per barriere frangivento si osserva una distanza di 60-80 cm e si accorciano di un terzo i rami per ottenere piante molto dense. Le siepi si potano in giugno.
Alcune specie sono originarie del nostro territorio, come l’olivello (E. angustifolia), deciduo, che dà frutti commestibili in autunno. Tra le sempreverdi, E. x ebbingei è molto rustico, con foglie grigio-argentee e crescita rapida, ideale al mare come frangivento. Molto adatto per siepi è E. pungens, sempreverde, vigoroso, con fusti talvolta spinosi e belle foglie verdi o variegate in giallo.