Luglio e agosto, i mesi clou dell'estate, non sono i prediletti dai rosai: terminata da tempo la grande esplosione di corolle primaverile, e in attesa del più accettabile clima settembrino, che riporterà le rifiorenti a riempirsi di boccioli, ora le piante entrano in una sorte di “semiletargo”.
Con le alte temperature, e spesso la poca o nulla pioggia, i rosai in estate fermano la crescita dei fusti e del fogliame, mentre i pochi boccioli che si formano si aprono in tempi rapidissimi e altrettanto in fretta i petali cadono.
Il consiglio è di non forzarle, ma di aiutarle a superare questo periodo infelice per ritrovarle in perfetta forma a settembre.
L’ultima concimazione, solo sulle rifiorenti, deve essere stata somministrata in giugno, sotto forma di un prodotto granulare specifico per rosai (o per arbusti da fiore) a lenta cessione, che assicura un lento ma costante rilascio fino a settembre. L'ultimo momento utile per concimare è tra fine giugno e inizio luglio, ma non oltre.
Eliminate sistematicamente tutti i fiori appassiti, tagliando lo stelo appena sopra la gemma corrispondente alla quarta foglia contando dal fiore all’in giù, sempre in obliquo per far sgrondare l’acqua.
Raccogliete le eventuali foglie cadute: se sono a terra, secche, è facile che la causa sia la macchia nera. Esaminate il fogliame sulle piante e, se vedete le caratteristiche chiazze, prima gialle e dopo nere), irrorate un prodotto a base di rame, al tramonto in modo che il sole non interagisca con il principio attivo ustionando le lamine fogliari.
Infine, se non piove per più di 2 settimane con temperature di 30 °C o più, somministrate a ogni pianta adulta 15 l d’acqua ogni 7 giorni, sempre al tramonto.