Una robusta pianta "semigrassa" pressoché indistruttibile: è la zamioculcas, che è arrivata negli anni ’90 nei circuiti floreali commerciali, e ha incontrato subito grande successo per la forma insolita e la facilità di mantenimento perché si adatta a qualunque ambiente e a quasi tutte le condizioni di coltivazione.
I punti deboli sono le irrigazioni (annaffiate di meno piuttosto che di più) e gli urti che fanno letteralmente “saltar via” le foglioline (riutilizzabili per talee); per il resto non ha esigenze particolari.
La crescita è veloce: riempie lo spazio in pochi mesi.
Com’è fatta la zamioculcas
La zamioculcas (Zamioculcas zamiifolia), appartenente alla famiglia delle Aracee, è una pianta semisucculenta, con lunghe foglie composte da molte foglioline coriacee e grasse, lanceolate, lucide, di un bel color verde brillante. Non possiede fusti, ma solo i lunghi steli, a crescita rapida, che portano le foglioline.
In genere, in appartamento non produce fiori.
Ha una forte tendenza a produrre polloni, che si possono staccare per ottenere nuove piante.
Dove coltivare la zamioculcas
La zamioculcas è stata importata dalla Tanzania e da noi si coltiva in vaso in plastica o terracotta, del diametro di 18 cm per tre steli fogliari.
Va trapiantata in un contenitore di una misura in più solo quando gli steli fogliari hanno riempito tutto il substrato del vaso, che deve essere costituito da una parte di terriccio universale e una di torba, oppure da terriccio per piante grasse. Serve assolutamente un ottimo drenaggio sul fondo del vaso.
Zamioculcas, come si coltiva
- La zamioculcas gradisce una collocazione molto luminosa, ma senza raggi diretti che bruciano le foglie; resiste però anche in punti meno luminosi e addirittura quasi bui, dove rallenta la crescita.
- Non soffre il caldo (resiste bene anche oltre i 35 °C), ma tollera fino a 8 °C; la temperatura ideale è fra 16 e 26 °C.
- Ama vivere all’aperto da aprile a ottobre, a mezz’ombra o riparata dai raggi solari; va ricoverata in casa negli altri mesi.
- Da aprile a settembre fornite poca acqua ogni 7-10 giorni, in autunno-inverno ogni 15-20 giorni, dopo che il terriccio si è ben asciugato. Non sono necessarie vaporizzazioni.
- Da aprile a settembre concimatela ogni 30 giorni nell’acqua d’irrigazione, con un fertilizzante per piante grasse.
- Recidete gli steli secchi e togliete le foglioline secche.
- Si riproduce facilmente per talea di foglia, sacrificando un ramo la cui metà superiore non serve perché le foglie sono troppo giovani per venire utilizzate; tagliate ogni singola foglia della metà inferiore del ramo a circa un terzo dal picciolo, in modo da ottenere quasi tutta la lamina per la riproduzione; se non avete interesse a ottenere molte piante, potete partire direttamente da questo passaggio, senza tagliare l’intero ramo: resecate solo 2-3 foglie basali e ponetele in terra. In alternativa, con il distacco dei polloni radicali si ottengono velocemente nuove piante.
Malattie e parassiti della zamioculcas
Se le foglie e i rami appaiono avvizziti, penduli, opachi, ripiegati verso il basso e la base del fusto prende sfumature nerastre, è il marciume radicale, determinato da un eccesso d’acqua o di freddo.
Se sui rami appaiono piccole macchie rilevate, a scudetto, di colore bruno o nero, sono le cocciniglie a scudetto.
La zamioculcas non è la zamia
Non confondete la zamioculcas con la zamia (Zamia furfuracea, Zamiacee, famiglia affine al gruppo delle cycas), nome spesso assegnato – per errore – alla zamioculcas.
Si tratta di un’altra specie, seppure molto simile per aspetto alla zamioculcas (che, non per niente, si chiama zamiifolia, cioè “avente le foglie della zamia”).
In vendita troverete quasi esclusivamente zamioculcas, mentre la zamia è reperibile in vivai specializzati in palme.
Le condizioni di coltivazione sono però simili: la zamia è ancor meno esigente in fatto d’acqua e può vivere anche in piena terra nelle zone più miti d’Italia.
Ecco il nostro video tutorial che vi mostra com'è e come si cura: