Petunie e surfinie sono redditizie erbacee che da sole possono riempire una balaustra, a fronte di una spesa molto contenuta e di un pochino di cure, la più importante delle quali, oltre all’irrigazione regolare, consiste nell’eliminazione delle corolle sfiorite (in piena estate durano 24 ore) da effettuarsi almeno ogni 3 giorni. In cambio terranno compagnia da maggio a ottobre ininterrottamente (e anche oltre, se vengono conservate in inverno).
Oggi esistono in una quantità sterminata di colori e dimensioni, non sarebbe quindi difficile “arredare” un intero balcone solo con petunie, surfinie e calibracoe (le mini-petunie), ma lo sconsiglio proprio per l’impegno richiesto dai fiori appassiti (che permangono sulla pianta, se non vengono eliminati, e la rendono antiestetica, e poi vanno a seme, riducendo la capacità fiorifera).
Come sono fatte petunie e surfinie
La petunia, originaria del Sud America e appartenente alla famiglia delle Solanacee, è, come la Surfinia, un’erbacea perenne coltivata di solito come annuale, dai lunghi fusti ramificati e vischiosi, con foglie opposte, appiccicose, di colore verde chiaro.
Petunia ha portamento eretto (alta fino a 40 cm); Surfinia® ha rami ricadenti (fino a 1 m). Da aprile a ottobre producono fiori grandi (diametro 6 cm) solitari, imbutiformi, semplici o doppi, a petali ondulati o frangiati, in tinta unita o con striature contrastanti, con margini a colore differente dal cuore, o sfumati nei colori bianco, giallo, salmone, rosa, rosso, lilla, viola, nero, verde o bicolori, anche picchiettati o screziati.
Le Potunie® sono piante ibride con le caratteristiche delle petunie, tranne l’allungamento dei rami: l’esemplare rimane compatto per tutta la stagione, senza svuotarsi alla base.
Come acquistare petunie e surfinie
Tassativo scegliere piante di petunie e surfinie ben turgide, senza appassimenti, e soprattutto senza foglie gialle o, peggio, secche, spia di carenze idriche pregresse.
Petunie e surfinie, dove metterle
Le petunie possono anche essere piantate in giardino, ma sarebbero sprecate. La resa migliore per entrambe è in vaso, cassetta o ciotola, magari abbinando più piante con fiori in colori diversi. I contenitori vanno appesi alla ringhiera o sistemati su pilastrini o balaustre, perché i rami, soprattutto della surfinia, possano ricadere a cascata.
Come coltivare petunie e surfinie
- Esposizione: pieno o mezzo sole (in ombra/sole la fioritura si dimezza) per petunia e calibracoa, mezzo sole o ombra/sole per surfinia che non sopporta i raggi nelle ore più calde dell’estate.
- Temperatura: ideale tra 20 e 28 °C, sopportano fino a 5 (10 per surfinia) e 50 °C. Singoli esemplari di petunia (soprattutto a fiore semplice) reggono senza protezioni fino a –5 °C, ma non è possibile individuarli in anticipo…
- Precauzioni invernali/estive: se desiderate conservarle da un anno all’altro, nel Nord Italia vanno ricoverate in serra fredda, eventualmente avvolgendo vasi e chiome (parzialmente potate se necessario) con uno-due teli di non-tessuto; nelle zone alpine vanno protette in una stanza fresca (10-12 °C) e luminosa, riducendo moltissimo le annaffiature (circa una scarsa al mese). I venti forti e le piogge battenti rovinano i fiori (meno nelle calibracoa).
- Vaso: in plastica, di diametro minimo 18 cm per una calibracoa, 20 cm per una petunia appena acquistata e 22 cm per una surfinia, e cassette (max 3 piante in 40 cm di lunghezza del contenitore), anche in vasi a parete o in basket (surfinie e calibracoa).
- Terra: fertile e leggera, per es. metà terra da giardino e metà terriccio universale, o due terzi substrato per piante fiorite e un terzo universale, sempre molto ben drenata.
- Acqua: abbondante e regolare (anche una o due volte al giorno se il substrato di asciuga velocemente e le foglie diventano flaccide) tra maggio e settembre, regolare e medio-scarsa in aprile e ottobre; scarsa o nulla nei restanti mesi.
- Concime: da aprile a settembre ogni 10 giorni un prodotto liquido per piante da fiore nell'acqua d'irrigazione.
- Potatura: i fiori appassiti vanno eliminati regolarmente; i rami vanno potati se si allungano troppo e rallentano la fioritura o si seccano. Se si conservano le piante, potate di un terzo i rami in novembre, e tagliateli a 10 cm d’altezza in marzo-aprile.
- Riproduzione: per talea di ramo in maggio-luglio o per seme in febbraio-marzo.
Malattie e parassiti di petunie e surfinie
L’oidio o mal bianco attacca petunie e surfinie all’inizio e alla fine della stagione, quando sono frequenti le piogge.
5 mosse per la potatura delle surfinie
- Se le avete acquistate in aprile-maggio, quando erano una nuvoletta di fiori, e se poi in giugno sono diventate gigantesche masse colorate, in luglio è normale che le surfinie “si siedano”, apparendo decisamente bruttine. I rami si sono allungati per più di 1 m, spogliandosi nella prima parte, e la fioritura è diventata misera, ridotta solo agli apici.
- È un fenomeno del tutto fisiologico, aggravato dal grande caldo e, se non hanno ricevuto le giuste cure, anche da eventuali stress idrici patiti e carenza di nutrizione. In questo periodo vanno bagnate in abbondanza ogni giorno, anche due volte sui balconi in pieno sole tutta la giornata. E il concime, un prodotto liquido per piante da fiore o, ancora meglio, specifico per queste piante, va somministrato ogni 7 giorni con regolarità.
- Ma non tutto è perduto: potete riportarle a nuova vita, oltre che impegnandovi di più nelle cure indispensabili, tagliando i rami allungati della metà.
- In questa fase, naturalmente, riducete leggermente le annaffiature, perché il consumo idrico dei soli rami nudi è inferiore rispetto alle foglie: il terriccio deve rimanere appena umido, ma non fradicio.
- Mantenete inalterata la dose piena di concime: nell’arco di 2 settimane spunteranno nuovi getti alla base e lungo i monconi rimasti. È il momento di aumentare gradatamente l’acqua. Entro un mese dal taglio la pianta sarà nuovamente una nuvoletta di colore, e fra agosto e settembre offrirà ancora un grande spettacolo di fiori.