Allevato per secoli solo come animale da pelliccia, ora che questo tipo di indumento è divenuto eticamente fuori moda, il cincillà (Chinchilla lanigera) è stato riscoperto come tenero animaletto da compagnia, grazie al suo carattere dolce e simpatico. Con una particolarità: come tutti i mammiferi meno domestici, vive di notte e dorme di giorno.
La gabbia per il cincillà
Questo significa che, se dall’alba in poi ama sonnecchiare, meglio se in un’apposita casetta che gli offra rifugio, dal crepuscolo a seguire si scatenerà in corse sfrenate all’interno della gabbia. Questa deve essere grande (ideale quella per furetti o per conigli, magari a più piani) dove possa saltare liberamente e munita, oltre che della casetta-nido dove sonnecchiare di giorno, anche di mensole e barrette in plastica tese in orizzontale a diverse altezze, tubi-tunnel in plastica (come quelli da criceto), amache da furetto ecc.
La gabbia va posizionata lontano da umidità, correnti d’aria e sole (occhio ai colpi di calore), in un punto riparato ma da dove possa vedere la famiglia umana. Al tempo stesso, deve essere lontana dalle stanze dove si dorme, viste le abitudini notturne del roditore…
Deve avere sul fondo una lettiera non polverosa che assorba bene l’umidità: ottimo il pellet di segatura o il tutolo di mais. In alternativa, va bene la lettiera per roditori (non lettiera per gatti che risulta tossica). Perché risulti confortevole, va pulita almeno due volte a settimana (altrimenti puzza) e rinnovata completamente ogni 10-15 giorni, lavando e facendo asciugare bene il fondo della gabbia prima di riposizionarlo.
Fanno inoltre parte della dotazione la vaschetta di sabbia per rotolarsi e ripulirsi così il pelo (non riempitela troppo, altrimenti la metà verrà buttata di fuori), il beverino a goccia, la rastrelliera per il fieno (da cambiare ogni 4-5 giorni), una ciotola pesante dai bordi rialzati per le granaglie, la verdura e la frutta.
Infine servono alcuni rametti di legno non tossico da rosicchiare per limare i denti a crescita continua: evitate quelli colorati reperibili in commercio preferendo quelli naturali, oppure cercateli in giardino o in campagna, scartando quelli di conifere a causa della resina, degli agrumi per gli oli essenziali, e degli alberi trattati con fitofarmaci o cresciuti in zone inquinate.
Che cosa mangia il cincillà
Da buon roditore, il cincillà necessita di un mangime specifico per questa categoria di animali, contenente molte fibre e pochi cereali, a cui aggiungere fieno ed erbe essiccate di buona qualità e una tavoletta di sali minerali secondo le indicazioni in etichetta. Meglio ancora, acquistate il mangime specifico per cincillà, già perfettamente bilanciato sulle esigenze dell’animaletto. Non dategli frutta secca né cereali.
Attenzione a frutta e verdura fresche: un eccesso causa dissenteria, quindi è meglio dargli solo pochi pezzetti lavati, ben asciutti e poco acquosi. Ricordatevi che i cambi di alimentazione devono sempre essere molto graduali.
Quanto vive il cincillà
Il cincillà vive dai 7 ai 15 anni, durante i quali può rimanere da solo o con un compagno: due femmine o la coppia, mai due maschi e comunque sempre adottati insieme fin da giovani. Se allevate una coppia, il maschio deve essere periodicamente allontanato, sia per evitare continue gravidanze, sia per scongiurare episodi di aggressività nei confronti della prole neonata.
La femmina è matura sessualmente a 4 mesi d’età, ma è bene attendere i 9 mesi prima di farla riprodurre. Attenzione alle incompatibilità fra maschio e femmina: sorvegliare bene quando si introduce il maschio nella gabbia della femmina. Il ciclo estrale dura circa 28 giorni. La gravidanza dura 111-112 giorni.
Al momento del parto è bene togliere la sabbiera per evitare infezioni. Nascono di solito 1-2 cincillini, che vanno svezzati a una settimana di vita.
Lasciar uscire in casa il cincillà
Può essere definito come “curiosone”: il cincillà ci mette un po’ per abituarsi al nuovo ambiente e ai suoi rumori, una volta entrato in casa, ma poi desidera essere partecipe della vita di famiglia e, durante le passeggiate quotidiane, ficca il naso un po’ ovunque.
Se abituato fin da piccolo, imparerà a riconoscervi e a lasciarsi manipolare con delicatezza e senza gesti bruschi, partecipando con curiosità alla vita familiare.
Infatti, la vostra casa deve essere ben attrezzata per lui, che deve poter uscire dalla gabbia ogni sera per almeno un’ora: circoscrivete la stanza chiudendo le porte (soprattutto le porte finestra: potrebbe volare giù dal balcone!), mettete in sicurezza i fili elettrici (chiusi negli appositi tubi di plastica) e le prese (con il dispositivo anti-bambini) e state attenti ai divani, alla base dei mobili (dove si può nascondere) e ai suoi salti. Va comunque sorvegliato a vista, perché può sparire in un attimo o rosicchiare qualunque cosa.