Il gerbillo della Mongolia (Meriones unguiculatus), proveniente dalla zona centrale dell'Asia (dove l’habitat sono le steppe desertiche), è un roditore ultimamente molto apprezzato come animale da compagnia, grazie al comportamento docile, alla resistenza alle malattie e alla varietà di colori in cui è possibile trovarlo.
È più interattivo e meno mordace dei criceti, è socievole (ama vivere anche con i suoi simili, ma una coppia procrea ogni mese 5 piccoli… Meglio quindi optare per esemplari dello stesso sesso), vivace e curioso, attivo di giorno e interessante da osservare. Non è particolarmente longevo: la vita media è di 3 anni, con un massimo di 5 anni.
Il terrario per il gerbillo
Deve vivere non in una gabbia, bensì in un terrario, ricavabile da acquari in vetro, in plexiglass o da plastic box (scatoloni per vestiti), di dimensioni minime (per una coppia: la vita da single lo porta a depressione; va bene anche una comunità dello stesso sesso) di 60x40x30 cm. Il contenitore va chiuso con una rete, perché il gerbillo è un saltatore; è preferibile non farlo mai uscire, perché potrebbe scomparire velocemente sotto i mobili.
La posizione ideale è in un luogo fresco e asciutto, ben aerato ma lontano da correnti d'aria e luce solare diretta. Le tradizionali gabbie a maglia metallica sono sconsigliate perché il gerbillo può ferirsi il muso e le zampine; inoltre, essendo uno scavatore, lancerebbe molti materiali fuori dalle maglie, sporcando continuamente nei dintorni.
Sul fondo del gerbillario va posta la lettiera (le migliori sono a base di trucioli di faggio, tutolo di mais, pellet per stufe non di conifere), da rinnovare una volta al mese (è un animaletto quasi inodore).
Vanno agganciati con ventose o ganci il beverino e le mangiatoie, nonché il blocco di sali minerali da rosicchiare, ottimo per ovviare al problema dei denti a crescita continua. Su fondo un grosso sasso serve al roditore per salirci sopra e per limarsi le unghiette; mentre una piccola bacinella piena di sabbia gli permette di rotolarcisi dentro. Completano la dotazione alcuni ripiani, dislivelli, tubi di cartone, plastica atossica o metallo, casette, legnetti e pezzi di cartone, per ricreare l’habitat naturale e permettere all’animaletto di svagarsi.
La dieta per il gerbillo
La dieta è quella di un erbivoro, quindi è data da un mangime con un buon apporto di fibre e un basso contenuto di cereali, da fieno ed erbe ben secche in buona quantità.
Frutta e verdura vanno date con parsimonia perché possono scatenare la dissenteria, soprattutto in soggetti non abituati ad assumerne: devono essere a temperatura ambiente, lavate e asciugate, tagliate a pezzetti, privilegiando le tipologie meno acquose.
Sarebbe utile poter fornire anche insetti vivi, come le mosche...
Ci sono in commercio molte miscele di mangimi già pronti e perfettamente bilanciati per i gerbilli.