Salpiamo alla volta di uno degli incanti naturali della Campania: i Giardini La Mortella, ospitati nel bel mezzo dell’isolotto di Ischia, situati sul promontorio di Zaro e creati a partire dal 1958 per volere di Lady Susana Walton, la moglie del compositore inglese Sir William Walton.
Ciò che si presenta a noi oggi è il risultato delle amorevoli cure della Lady e della Fondazione che le è succeduta per sua diretta volontà. I Giardini La Mortella risultano essere la dimostrazione vivente di quanto la cura e l’attenzione profusi con amore portino a risultati strabilianti, almeno quando l’oggetto in questione è il mondo botanico. Un esempio? La Mortella è un giardino pluripremiato: insignito del titolo di “Più bel Parco d’Italia” nel 2004 e giudicato come il “Migliore nella Manutenzione” da parte dei Grandi Giardini Italiani. Lady Walton era un’esperta botanica riconosciuta a tal punto che un nuovo ibrido di orchidea ha avuto il suo nome.
L'itinerario alla Mortella
La prova più concreta è, naturalmente, quella data dal viaggio che ci conduce tra i viali e gli scalini che si inerpicano su e giù dai pendii, conducendoci alla scoperta di mille meraviglie naturali, inserite con gusto e abilità a esaltare un ambiente roccioso già suggestivo di per sé, dotato di mille scorci sulle acque del Mediterraneo.
Cominciamo dal Giardino a Valle: ci dà il benvenuto un notevole esemplare di Gingko biloba. Proseguendo, incontriamo lussureggianti collezioni di magnolie, Hydrangee, Cycadaceae, nonché un esemplare di Chorisia speciosa che ci sovrasta con la sua taglia notevole. Su per gli scalini, siamo fiancheggiati da felci arboree e Geranium maderense.
Le felci trovano largo spazio all’interno dei Giardini e possiedono una storia particolare: Lady Walton ne ricevette un paio di rametti in dono dal suo amante lontano in viaggio e l’architetto paesaggista che la assisteva le consigliò di coltivarne il più possibile data la loro adattabilità all’interno dell’ecosistema.
Scalino dopo scalino, raggiungiamo uno dei punti più spettacolari dell’area: la Victoria House. Si tratta di una serra tropicale in cui crescono e prosperano le ninfee, in particolare è una la protagonista tra tutte: la Victoria amazonica. I suoi fiori galleggiano sulle acque e in una sola notte cambiano sesso e colore; bianchi e femminili durante il giorno, rossi e maschili nella notte. Ovviamente la Victoria è fiancheggiata da altri fiori che sanno reggere il confronto con la sua cangiante bellezza: orchidee, bromelie, araceae, splendide rampicanti come Strongylodon macrobotrys e Thumbergia misoriensis.
Fioriture spettacolari alla Mortella
Proseguendo il nostro itinerario, incontriamo vari ambienti ornati da fontane e sculture artificiali, perfettamente integrate nel verde e che quasi paiono fungere da contorno alla vita naturale stessa. Così succede per le Puya berteroniana, protagoniste indiscusse della scena poiché producono una spiga carica di fiori alta due metri, coperta da centinaia di corolle verde-blu metallico con vistosi stami arancioni.
In aprile tutto il giardino a Valle si colora del rosa-porpora dei Geranium dall’isola di Madeira, mentre tutto l’anno questo è dominato dalle grandi corolle dei Liriodendron tulipifera alti venti e più metri, le cui infiorescenze somigliano a tulipani.
Un ambiente completamente diverso ci attende presso la Collina, la parte superiore del Giardino che, al contrario della chiusa, umida e intima parte inferiore, è invece aperta al mondo esterno, alla luce e alle vedute panoramiche, oltre a essere caratterizzata da frequenti fioriture perenni. Domina la flora mediterranea, con la palma spontanea Chamaerops humilis: il giardino si fonde nell’ambiente circostante senza soluzione di continuità.
Proprio questo è il tipo di flora che accompagna i nostri passi alla volta del Ninfeo, un angolo particolarmente simbolico poiché custodisce le ceneri della sua fondatrice, Lady Susana Walton, genius loci dell’intero giardino, suo spirito e anima ispiratrice e vivificatrice.
Mortella: anche edifici particolari
Altri edifici dominano simbolicamente diverse aree dei vasti Giardini: il Tempio del Sole troneggia sulla collezione di palme, Agavi e Furcracee; la Cascata del Coccodrillo è attorniata dall’indaco degli Agapanthus campanulatus e dalla ninfea blu tropicale del Nilo, in via d’estinzione nelle sue zone d’origine, ma ormai abitante completamente inseritasi all’interno della Mortella, dove prolifera e cresce rigogliosa.
L’angolo orientale più remoto e distante del Giardino altro non poteva essere che un luogo prediletto per il ritiro e la meditazione: all’entrata di un padiglione thailandese le campane augurali risuonano al soffiare della brezza leggera e l’acqua dello stagno fornisce l’habitat più favorevole alla crescita di bianchi fiori profumati e alberi decorativi.
Un’altra zona dal fascino unico è quella della “Glorieta”: il terreno si fa qui argilloso e permette la crescita di passiflore e gelsomini che si arrampicano su una pergola circondata da un lago di vetro blu. Le fragranze sprigionate permeano l’aria mescolandosi a quelle delle erbe aromatiche piantate lungo il percorso che conduce alla zona precedentemente citata.
Un incanto naturale a 360°, in cui immergersi dimenticando le preoccupazioni quotidiane per riscoprire qualcosa di molto più intimo e fondamentale: siamo parte di un mondo naturale vastissimo, incredibile e meraviglioso.