concime granulare
Il concime granulare può essere di tipo chimico o organico (biologico).
In 10 punti tutte le conoscenze di base per utilizzare i concimi da somministrare alle piante: tipologie, quantità ed epoche di utilizzo
  1. Il tipo e la qualità del concime, il metodo di somministrazione e il periodo in cui intervenire sono tutti aspetti che determinano l’efficacia dell’operazione di arricchimento del suolo: un fertilizzante sbagliato, o somministrato nel momento errato, può essere davvero più dannoso che utile.
  2. I principali elementi nutritivi per i vegetali sono l’azoto (N), che agisce sullo sviluppo di fusti e foglie, il fosforo (P) attivo sulla crescita delle radici, il potassio (K) che incentiva la produzione di fiori e frutti e la lignificazione degli steli. Altre sostanze sono utili in quantità minori, ma non per questo risultano meno importanti: vengono chiamate microelementi e comprendono il ferro, lo zinco, il boro, il manganese e altri elementi.
  3. I concimi disponibili in commercio contengono azoto, fosforo e potassio in percentuali diverse secondo l’uso a cui sono destinati; talvolta sono arricchiti con microelementi. Tutte queste informazioni riportate sull’etichetta, ove compare la formula delle proporzioni fra i tre elementi, ad esempio: NPK 7.5.6. significa che ci sono 7 parti di azoto, 5 di fosforo e 6 di potassio.
  4. I concimi di sintesi, prodotti tramite lavorazioni chimiche, sono spesso in forma liquida e sviluppano un’azione rapida, sia tramite irrigazioni che con nebulizzazioni sulle foglie. Nel giardinaggio biologico si tende a ridurre al minimo o a eliminare completamente questi prodotti, la cui produzione può avere un forte impatto sull’ambiente.
  5. Questi prodotti hanno spesso un effetto rapido, ma esistono anche le formulazioni a lenta cessione: grazie alla particolare formula, il rilascio dei fattori nutritivi è graduale e proporzionato a temperatura e umidità.
  6. I concimi organici o a base organica si presentano sovente in forma granulare o pellet, ma si trovano anche in polvere o in forma liquida. La loro azione è graduale, ma occorre dosarli con cura: una quantità eccessiva provoca sofferenza e bruciature sul fogliame.
  7. Si distinguono per le diverse proporzioni di azoto, fosforo e potassio. Quelli ad alto contenuto di potassio, come i tipi per pomodori, possono essere impiegati su qualsiasi altra coltivazione esigente, ad esempio le annuali da fiore.
  8. I prodotti organici si somministrano in primavera o nel tardo autunno, per fornire alle piante (soprattutto alberi e arbusti) una riserva nutritiva disponibile al risveglio vegetativo.
  9. Le annuali, le piante in vaso e il prato richiedono concimazioni continue a intervalli regolari, fino all’autunno; la somministrazione sarà settimanale oppure ogni 10 gg.
  10. Le specie da giardino non vanno nutrite con prodotti ad alto contenuto di azoto da metà estate in poi, perché si provoca l’emissione di getti che non farebbero in tempo a lignificare prima dei geli: meglio usare prodotti a base potassica, come i concimi autunnali da prato.
10 consigli sui concimi: quali, quanto e quando - Ultima modifica: 2020-08-13T07:10:00+02:00 da Redazione Passione In Verde