Uva fragola: come coltivarla con successo

Le viti di uva fragola meritano un posto in giardino, sia come piante ombreggianti per tutta la bella stagione, sia per i golosi grappoli che producono senza quasi cure

Un tempo, le piante di uva fragola erano comunissime nelle case in campagna: fornivano ombra e soprattutto deliziosi grappoli d'uva. Oggi sono meno frequenti, ma vale la pena di riscoprirle per il giardino.

Com'è fatta la vite di uva fragola

L'uva fragola (Vitis labrusca) è una pianta vigorosa, a tralci lunghi (fino a 5 m), rossastri, adatta a ricoprire rapidamente pergole, gazebo, chioschi, muri ecc.

Le foglie sono grandi, pelose nella pagina inferiore, opache e poco lobate.

La fioritura, insignificante, avviene in maggio. Il grappolo è medio, a chicchi ravvicinati. Acino medio-grosso, rosso-nero (giallo chiaro nella varietà Bianca), pruinoso, tondo, profumatissimo (simile alla fragola); si stacca autonomamente quando il grappolo si asciuga.

Varietà e portainnesti di uva fragola

Si trovano in commercio le cultivar Isabella, Fragola Nera e Fragola Bianca.

Come portainnesti per una coltivazione familiare si raccomandano 140 Ruggeri, vigoroso, i resistente al calcare e alla siccità; 1103 Paulsen, adatto ai suoli pesanti e compatti; 110 Richter, mediamente tollerante l’aridità; Kober 5bb, abbastanza vigoroso e resistente alla siccità.

Come coltivarla

  • L'uva fragola può essere coltivata – per legge – in un numero non eccessivo di esemplari (per evitare la vinificazione a scopo commerciale), su quasi tutti i terreni, con più difficoltà in quelli calcarei o pesanti; l’importante è che il drenaggio sia perfetto.
  • Va esposta al sole o a mezz’ombra, in una posizione abbastanza riparata dai venti freddi. Non teme comunque il gelo (fino a _15 °C), né il caldo torrido o l’aria salmastra.
  • L’impianto si effettua in autunno nel Centro-Sud e in febbraio-marzo nel Nord, concimando bene la buca con prodotti sia organici sia minerali. Trascorso il primo anno, non c’è più bisogno di irrigazione estiva. La concimazione autunnale con fertilizzanti organici o chimici è necessaria.
  • Nel vigneto familiare la forma di allevamento adatta è la spalliera, anche se spesso questo vitigno viene utilizzato per ricoprire pergolati, dove i tralci si avviticchiano spontaneamente. Un sistema di sostegni è comunque sempre indispensabile, visto che i tralci sono incapaci di sostenersi.
  • La potatura si pratica in febbraio, ogni anno o ad anni alterni, ed è una potatura lunga che lascia 5-6 gemme per ramo.
  • Non necessita di accorgimenti particolari né in inverno né in estate.
  • Per una decina d’anni o poco più si può allevare in vasca, di almeno 50 x 80 x 50 cm, con un po’ più di cura nell’irrigazione in estate.

Malattie e parassiti dell'uva fragola

La vite di uva fragola è praticamente esente da malattie e parassiti, in particolare da oidio, muffa grigia, peronospora, fillossera e mal dell’esca.

Adattissima alla coltivazione in giardino perché in genere non si rendono necessari trattamenti fitosanitari.

La raccolta dell'uva fragola

La raccolta si effettua nella seconda metà di settembre fino all’inizio di ottobre. I grappoli vanno tagliati con le cesoie recidendo il graspo con un pezzetto di tralcio.

Si conservano per 2-3 giorni a temperatura ambiente, fino a 10 giorni in frigorifero.

L'uva è utilizzata soprattutto come frutta, il vino (Fragolino) eventualmente prodotto si consuma solo in famiglia e non può essere venduto come tale, dato che le leggi italiane ed europee ne vietano la commercializzazione, perché il vino propriamente detto può derivare solo da Vitis vinifera e perché l’uva fragola ha un contenuto naturale di metanolo molto più elevato rispetto alla vite da vino, potenzialmente pericoloso.

Curiosità sull'uva fragola

Con il termine “uva fragola” si identifica una serie di varietà di uva da tavola e da vino derivate da Vitis labrusca (e non da Vitis vinifera), di origine nordamericana, introdotta in Europa all’inizio dell’800 come portainnesto per arginare il gravissimo attacco di fillossera che stava decimando le viti europee (V. labrusca non è sensibile al parassita).

In Italia arrivò nel 1825.

Uva fragola: come coltivarla con successo - Ultima modifica: 2014-01-15T13:08:36+01:00 da Redazione GI