Aspiratore/soffiatore: su un balcone di piccole dimensioni non serve, basta la scopa per raccogliere i residui vegetali e di altra natura per tutto l’anno, ma soprattutto al termine dell’operazione di protezione delle piante, con movimentazioni e spostamenti vari. Su un terrazzo, diciamo dai 10 mq in su, invece, è un attrezzo comodissimo, che permette di concentrare in uno o alcuni punti il grosso dei residui, riservando al raschietto quelli inamovibili perché spiaccicati sul pavimento, ed eventualmente aspirandoli subito dopo (se dotato di funzione di aspirazione). Il mercato oggi offre anche modelli di piccole dimensioni, facili da maneggiare anche in spazi ristretti, a batteria (quindi senza il cavo che impedisce i movimenti ed estremamente silenziosi). È un buon investimento, specialmente se avete la (buona) abitudine di pulire il terrazzo una volta a settimana in tutte le stagioni. Non utilizzate invece il normale aspirapolvere di casa: aspirando grossi residui, si rovina irrimediabilmente!
Box raccogli-tutto: su un terrazzo è un’idea decisamente intelligente per proteggere, attrezzi, prodotti, cuscineria e, se il box è sufficientemente grande, anche i giochi dei bambini e i mobili pieghevoli. Con un solo gesto, tutto sparisce e l’ordine trionfa! I modelli a cassapanca sono particolarmente comodi perché si utilizzano anche come seduta; quelli verticali ad armadio hanno una capienza eccezionale. Le versioni in plastica da esterni sono pressoché indistruttibili (almeno 20 anni), sebbene non splendidi dal punto di vista estetico; quelli in legno sono bellissimi ma richiedono ogni anno in autunno o in primavera il trattamento con l’impregnante apposito per legno, e possono presentare fessure che li rendono non a tenuta stagna.
Controlli delle piante in serra: sia al momento del rimessaggio delle piante meno rustiche in serra, sia in seguito ogni due settimane, gli esemplari vanno controllati con cura per scorgere fin dall’inizio eventuali infezioni fungine o infestazioni parassitarie. Anche durante la cattiva stagione tenete a portata di mano un insetticida e un anticrittogamico entrambi ad ampio spettro e un anticocciniglia, oppure i loro omologhi biologici (insetticida a base di piretro, fungicida rameico, olio minerale invernale). In caso di necessità, spruzzateli direttamente in serra e chiudetela subito, arieggiandola dopo 2 giorni: tutte le piante risulteranno ben difese.
Decorazioni anti-grigiore: da ottobre fino a febbraio sono poche le specie fiorite che danno colore a balconi e terrazzi, come crisantemi e peperoncini (entrambi solo fino al mese prossimo), ciclamini, eriche, cavoli ornamentali, e da gennaio ellebori, viole e primule. Per rendere più allegro lo spazio esterno, puntate sulle decorazioni, che possono essere quelle commerciali in vendita nei garden center (fiori e animaletti in plastica, resina, latta o corian; piccole ghirlande da appendere; portavasi decorati; termometri e pluviometri colorati ecc.), oppure raccolte in natura (zucchette, rami carichi di bacche, fronde di conifere, sassi, pigne, conchiglie, cortecce e rami dalle forme curiose…) e lasciate tal quali o dipinte a vostro gusto. L’importante è realizzare una scenografia che vi soddisfi ogni volta che lo sguardo dalle pareti domestiche spazia verso l’esterno!
Espianti: questa non è la stagione giusta per effettuare espianti e trapianti, nemmeno per ragioni di spazio, perché l’esemplare che subisce l’operazione non sopravvivrebbe. Se non riuscite a rimessare una pianta che durante l’estate è cresciuta troppo, potatela, oppure lascia tela fuori ben protetta. Sollevate il vaso da terra con assicelle di legno e avvolgetelo con plastica a bolle, eventualmente ponendo una coibentazione di paglia tra contenitore e pluriball. Pacciamate la superficie di terra con paglia, anche sintetica, o foglie. Coprite la chioma con uno o più teli di non tessuto o stuoie o plastica pesante, legando senza stringere e lasciando aperto l’apice.
Foglie cadute: la loro raccolta va effettuata con assiduità tra ottobre e novembre, quando capita che arrivino anche da lontano trasportate dal vento, e nel periodo seguente 1-2 volte al mese. L’aspiratore (vedi) permette di velocizzare molto l’operazione su superfici medio-grandi, altrimenti utilizzate una scopa da esterni e un raschietto. Non glissate sull’operazione, sia perché i residui sono una potenziale fonte di malattie, sia perché imbruttiscono lo spazio, e sia perché potrebbero intasarsi gli scoli o la grondaia del balcone o del terrazzo, con conseguenti infiltrazioni nella muratura e danni alla struttura o all’appartamento sottostante, a carico del proprietario dello spazio esterno.
Ganci per basket: in questa stagione, senza troppe piante in esterni, potete approfittare per approntare piccole migliorie, come per es. il fissaggio di ganci per basket alla muratura esterna del balcone, che permettono di moltiplicare lo spazio a disposizione delle piante. Controllate al momento dell’acquisto che siano per esterni (in metallo zincato) e valutate la portata di ogni gancio per non superarla appendendo i vasi. Utilizzate il trapano e i tasselli a muro della misura massima consentita dal foro d’aggancio di fabbrica.
Gazebo e pergole: occhio alle coperture, perché un’abbondante nevicata sfonda i teli di plastica o di tessuto, piegando la struttura portante di ferro. Questo è il mese giusto per smontare la copertura, lavarla secondo le istruzioni e riporla ben asciutta in casa. Non fatevi tentare dal lasciarla in loco, a meno che non abitiate nel Meridione costiero, perché la primavera prossima potreste dover sostituire tutto, struttura e teli…
Impermeabilizzazione: dopo un’intensa stagione di annaffiature, che a volte possono non raggiungere solo il vaso ma anche la pavimentazione, è facile appurare se c’è un’infiltrazione dovuta a una falla nell’impermeabilizzazione del pavimento. E se ci fosse, non migliorerà certo con la cattiva stagione e il suo carico di precipitazioni, magari nevose, le peggiori per creare danni in profondità. Correte immediatamente ai ripari, ora che ci sono meno piante, con uno dei tanti prodotti fai-da-te impermeabilizzanti per terrazze se il punto è ben localizzato (es. una fessura nel pavimento, una crepa tra le piastrelle, un pezzetto di pavimentazione che manca), seguendo con cura le istruzioni in etichetta del prodotto. Se invece un po’ tutta la pavimentazione fosse un colabrodo, non resta che chiamare una ditta specializzata, che toglierà il pavimento, controllerà la soletta cementando le falle, poserà la guaina catramata fissandola a caldo e rifarà la pavimentazione, risolvendo il problema per qualche decina d’anni.
Impianto d’irrigazione: tempo di rimessaggio anche per ugelli, tubi, picchetti, lance e centraline, non senza aver ripulito tutto con acqua e aceto o con il detersivo decalcificante per bagno (non sulla centralina, che va pulita con un detersivo per vetri e liberata della pila ormai a fine corsa) per eliminare le tracce di calcare; poi asciugate tutto con uno straccio e riponete in luogo asciutto. Ricordatevi anche di chiudere il rubinetto all’interno dell’abitazione e di aprire quello esterno per far uscire l’acqua residua evitando così che geli nel tubo. Se la tubatura esterna è in metallo, per scongiurare crepe in zone fredde avvolgetela con gommapiuma o pluriball.
Lampade: oltre alla normale manutenzione che impone un rapido cambio della lampadina o led quando non si accende più, rimessate le lampade di design (es. cubi, sfere, tavolini, vasi ecc.) che servivano il salottino all’aperto e ora non sono più necessarie, e anzi potrebbero danneggiarsi sotto piogge prolungate, neve o ghiaccio. E vanno rimessate anche le lampade solari, dato che ora il sole non ha più la forza di mantenerle accese per più di un’ora: spegnetele con l’apposito interruttore, pulitele con un detersivo per vetri, apritele per togliere le pile da conservare in una scatolina a parte, richiudete il vano con le viti e riponete lampade e pile in luogo chiuso e asciutto.
Mobili da terrazzo: la prima cosa da togliere è la cuscineria, che va lavata a mano o in lavatrice secondo le istruzioni in etichetta e riposta al chiuso e all’asciutto. Se i mobili sono pieghevoli, dopo averli puliti in base al materiale (detersivo neutro per la plastica e il ferro, phon e panno umido per il vimini) e lasciati asciugare, piegateli e riponeteli al chiuso o in un box o armadio raccogli-tutto, oppure copriteli con i teli di plastica appositi, fermandoli con una corda e addossandoli alla parete dell’edificio in un punto riparato. Se non sono pieghevoli e non avete una stanza per spostarli o una veranda, dopo averli puliti copriteli con i soliti teli di plastica ben fissati perché non svolazzino.
Neve: il carico massimo sopportabile da strutture e piante è di 15 cm, soprattutto in caso di balconi in aggetto, altrimenti si appesantisce troppo la struttura; sui terrazzi è invece possibile che si aprano infiltrazioni se il manto permane a lungo. Tenete a portata di mano una paletta con manico corto per raccogliere i fiocchi dal pavimento e una scopetta da bambino per liberare con delicatezza le piante, i teli e la serra. Se non potete buttare di sotto la neve, raccoglietela in secchi e, una volta sciolta in casa, gettatela nel wc.
Ombrelloni e tende: la loro epoca è ormai finita e non serviranno più fino al prossimo anno. Gli ombrelloni vanno richiusi ben asciutti avvolgendoli nell’apposito telo copriombrellone e riposti in un luogo chiuso e asciutto, dove va spostata anche la base. Le tende fissate al muro si possono ancora aprire all’occorrenza, ma devono essere richiuse quando minaccia pioggia: in questa stagione si asciugano con difficoltà e, se il telo non ha il trattamento antimuffa, potrebbero sviluppare sgradevoli aloni colorati. Se vengono bagnate dall’acqua a stravento, apritele nella prima giornata asciutta, per velocizzare l’asciugatura.
Pavimentazione: non lasciate incrostare i residui vegetali o di altra natura, ma eliminateli eventualmente grattando con un raschietto da ghiaccio per l’automobile. Lavate il pavimento piastrellato con l’apposito prodotto rimuovisporco, quello in graniglia con lisoformio, quello in legno con il prodotto per legno. Attenzione a non scivolare in inverno con la neve se le piastrelle non sono antisdrucciolo!
Rampicanti: quelli che non possono rimanere all’aperto, nel Nord Italia, nemmeno avvolgendoli nei teli protettivi, se si sono espansi su un traliccio fissato alla muratura, vanno potati drasticamente per poterli staccare. Procrastinate il più possibile il momento del taglio, affinché le piante siano ormai vicine al riposo invernale, in modo che subiscano i minori danni possibili. Raccogliete con cura tutti i residui di potatura.
Scoli e grondaie: permettono all’acqua caduta su balconi e terrazzi di sgrondare al di sotto senza bagnare le strutture sottostanti. Vanno tenuti sempre ben puliti: gli scoli mediante una canna, un bastone sottile ma robusto o un tondino di ferro che vanno infilati periodicamente (almeno una volta al mese) nello scolo per espellere eventuali grumi; la grondaia orizzontale di raccolta dell’acqua che si incanala nello scarico va coperta con una rete metallica a maglia fitta (max 1 cm) che, almeno una volta l’anno in primavera o in autunno, va sganciata per rimuovere manualmente con una palettina i residui più fini che si possono accumulare sul fondo della gronda, riposizionando saldamente subito dopo la retina.
Serra: prima di porla in opera, è necessario pulire bene, con acqua e detersivo, la zona dove va posizionata, in modo da ridurre l’eventuale carica fungina della pavimentazione, che potrebbe attaccare le piante ricoverate. Foderate ogni ripiano con teli robusti di plastica a bolle, eventualmente messi a doppio: serviranno ad accogliere anche i vasetti più piccoli senza che dondolino sulla griglia del pianale, e soprattutto a mitigare l’aria fredda. Fermate i teli alle barre perimetrali con le mollette da bucato (modello grande).
Tettoia: utilissima se il terrazzo o balcone sono a cielo aperto, cioè senza la soletta di un balcone sovrastante o la protezione del tetto. I modelli in commercio permettono di coprire l’uscita dalla porta finestra per un paio di metri, oppure di arrivare a estensioni maggiori per es. per coprire 3-4 portefinestre in linea sulla facciata, o un intero terrazzino, con i pilastrini d’appoggio agli angoli opposti alla muratura. Una tettoia è utilissima per poter controllare, durante un acquazzone, l’integrità delle suppellettili e delle piante senza bagnarsi; per proteggere i mobili da esterno dall’acqua; ma anche se in casa c’è qualcuno che fuma, evitando che in caso di pioggia appesti l’appartamento…
Uccellini: sfamare e dare da bere a cince e passerotti in inverno è un atto nobile, ma è anche una mossa amica dell’ambiente e delle proprie piante, visto che i volatili ripagheranno la gentilezza sterminando gli insetti nocivi la prossima primavera! Sul terrazzo, in un punto riparato, disponete una mangiatoia con tettuccio per evitare la pioggia e un abbeveratoio a stelo, fissandoli bene in modo che il vento non li rovesci. Nella mangiatoia ponete pane secco, cracker e grissini raffermi, granaglie e semi vari, pezzetti di frutta e verdura ben maturi, rinnovandoli ogni 3 giorni, così come l’acqua. Sul balcone potete appendere le palle di lardo e granaglie (da comprare già fatte o da realizzare in casa) sospese in una reticella tipo quella dei limoni. Sotto a mangiatoie e abbeveratoi ponete un telo di plastica pesante, fissato con sassi, per raccogliere lo sporco ed eliminarlo velocemente.
Veranda: un’ottima soluzione per risolvere diversi problemi, da una migliore coibentazione degli ambienti domestici al ricovero delle piante in inverno, fino all’esigenza di avere una stanza in più. I modelli oggi in vendita sono alla portata di tutte le tasche e offrono un buon isolamento sia termico sia acustico; possono essere prefabbricati in misure standard o realizzati su misura, e consentono di chiudere dal balcone a un intero terrazzo o parte di esso. In questo modo si può ottenere un ulteriore spazio domestico in continuità con l’indoor, oppure uno spazio riparato e separato dalle stanze per proteggere le piante delicate. In ogni caso si risparmierà sul riscaldamento d’inverno, mentre in estate le ante si spalancano recuperando la pienezza dell’ambiente esterno. Attenzione: nei condomini è necessario chiedere l’autorizzazione in assemblea condominiale, prima di realizzare la veranda.
Zerbino: uno per ogni porta finestra eviterà di portare in casa la sporcizia dal balcone o terrazzo, ma anche di fare le pedate quando fuori piove o nevica. Lo zerbino vero e proprio, in cocco o fibra sintetica, è il più efficace in questo senso, mentre lo stoino da cucina trattiene meno residui ma assorbe meglio l’acqua e si lava in un attimo in lavatrice. Scegliete disegni e colori in sintonia con l’ambiente domestico.
Gli interventi importanti in terrazzo
- Se avete in mente di rinnovare il balcone o il terrazzo, ottobre è il momento migliore, soprattutto se l’intervento è importante: per es., rifacimento della pavimentazione, dell’impermeabilizzazione, dell’impianto di scolo, dell’illuminazione esterna collegata all’impianto domestico, ma anche la realizzazione di una o più presa d’acqua o di corrente, la sostituzione delle vasche per le piante, l’inserimento o il ricambio dei grigliati, la messa in opera di un gazebo o pergola ecc.
- Ora infatti le piante si possono movimentare senza grandi danni perché sono quasi in riposo, eventualmente potandole, e comunque spostandole in altro luogo.
- Al tempo stesso il meteo potrebbe essere ancora clemente, regalando belle giornate durante le quali poter lavorare alacremente. L’assenza di gelo facilita il successo di lavori cementizi.
- Infine le giornate sono ancora sufficientemente lunghe (occhio al cambio dell’ora) per operare dalle 8 alle 17 in piena luminosità.
- Per minimizzare i disagi e ridurre al massimo i tempi, bisogna però avere le idee ben chiare sul risultato: prendete con cura le misure e di conseguenza acquistate la giusta quantità di materiali, iniziando il lavoro quando il meteo prevede bel tempo per qualche giorno.
- Se vi affidate a un progettista e/o a una ditta realizzatrice, fate mettere a contratto la tempistica di esecuzione, oltre al capitolato dei materiali e dei lavori, per evitare di trovarvi per 10 giorni con il terrazzo sottosopra, magari con la pioggia battente…