Sky Farm è il titolo del concorso creativo di progettazione (quinta edizione) promosso da Myplant & Garden in collaborazione con Fondazione Minoprio e Satac Siinq, al fine di valorizzare opere di progettisti e operatori che lavorano nel settore della progettazione, realizzazione e conservazione dei giardini e del paesaggio.
Gli obiettivi richiesti alla Sky Farm
Era stata scelta «una grande area verde, dal forte accento innovativo e a impatto zero sorgerà sul tetto di un mall di nuova concezione nel Torinese. E accoglierà visitatori, associazioni impegnate nel sociale e scuole per progetti educational, laboratori, percorsi didattici, educativi e di riabilitazione sensoriale», come spiegato dagli organizzatori.
Il tema del concorso, coordinato dall’arch. Umberto Andolfato (AIAPP), era la realizzazione di un orto-giardino (Sky Farm, appunto) su una porzione della copertura del destination center di nuova concezione Caselle Open Mall (COM), ora in fase di sviluppo, sito a Caselle Torinese (To) nelle vicinanze dell’aeroporto internazionale di Torino Sandro Pertini.
L’obiettivo del concorso era la creazione di un’ampia area pensile verde (dimensioni area di progetto: 3.900 mq) dedicata all’apprendimento e alla diffusione di nuove tecniche e tecnologie per la coltivazione di piante da fiore e orticole, sia all’aria aperta sia in serra. Gli interventi a verde dovevano prevedere percorsi educativi e multisensoriali, contemplando la presenza di orti a terra sia tradizionali sia a coltivazione automatizzata, nonché strutture trasparenti per colture idroponiche, aeroponiche e acquaponiche.
L’area verde, accessibile da un ascensore panoramico, accoglierà i visitatori del nuovo mall, nonché associazioni impegnate nel sociale, enti e scuole per progetti didattici, di educazione ambientale e di riabilitazione sensoriale. A tal fine, si prevede la realizzazione di un’area coperta destinata a corsi, attività didattiche e di laboratorio di ca 100 mq dove sviluppare progetti educational.
La proposta ideativa doeva essere a ‘impatto zero’, a bassa manutenzione e con ampio utilizzo di impianti basso emissivi e materiali vegetali.
Oltre alle aree verdi, ma in coerenza con l’ambientazione paesaggistica circostante, era prevista una struttura commerciale (coffee shop e bistrot) coperta con relative pertinenze e un’area all’aperto per la somministrazione di cibo e bevande.
Il progetto di Design4Pet
Al quarto posto si è classificato lo studio progettuale di Design4Pet.
Il progetto si basa sull'idea di riavvicinare l'uomo moderno allo scorrere naturale delle stagioni, come principio fondamentale dell'agricoltura per controbilanciare le innovazioni tecniche e tecnologiche che hanno permesso addirittura di spingere le coltivazioni oltre i limiti naturali del tempo e delle condizioni meteorologiche con tecniche avanzate come l'idroponica, l'acquaponica e l'aeroponica abbinate all'utilizzo di fonti luminose che rendono superflua la luce solare.
Cardine di questa progettazione è l'agorà centrale delimitata da impalpabili colonne realizzate con barre corten da 20 mm immerse in una scenografica vasca d'acqua, circondata da 12 aiuole che rappresentano i mesi dell'anno con all'interno fiori perenni stagionali in modo da ottenere una sorta di orologio naturale delle stagioni che vedrà in piena fioritura l'aiuola corrispondente al mese corrente; due ampie panchine in cemento alleggerito consentono allo spettatore di soffermarsi sullo spettacolo del trascorrere del tempo.
La visita inizia in ordine cronologico, all'uscita dall'ascensore, sulla passerella in legno sbiancato e acciaio corten: troviamo centralmente delle teche didattiche che introducono il visitatore con un breve excursus temporale dell'agricoltura, dall'uomo primitivo alla fantascientifica aeroponica; guardando in basso il visitatore potrà osservare sia una coltivazione a orto tradizionale, sia una medesima coltivazione assistita però da robot; il posizionamento al piano inferiore dei robot può consentire in alcuni casi di limitare gli accessi ai visitatori senza però togliere la possibilità di osservare il panorama dall'alto.
La visita prosegue con l'accesso al bistrot che ha dirimpetto una "corte" di passerelle che danno enfasi al giardino mediterraneo, ricco di aromi e che predispone a una piacevole pausa per consumare un pasto in armonia con la natura circostante.
Oltre l'agorà centrale si trova lo spazio dedicato alle attività tecnico-scientifiche, accanto al quale trova naturale collocazione un minimale giardino orientaleggiante che simboleggia l'innovazione mantenendoci però ben radicati nella tradizione. Le grandi pietre del giardino zen possono essere ricavate con la lavorazione artistica di cemento alleggerito per ovviare a un eccesso di carico sul solaio, mantenendo un effetto scenografico imponente.
Una lama d'acqua scorre sul muretto che si affaccia sull'orto sottostante, l'acqua confluisce in un canale di pochi cm di profondità (circa 20 cm) che delimita tutto lo spazio superiore in maniera coreografica e che consente di ottenere scenografici giochi di luce led nelle ore serali.
Una rampa di scale è stata inserita per rendere circolare il percorso di visita al piano inferiore evitando di creare punti "ciechi" nella visita; come già suggerito, entrambe le rampe di scale possono essere delimitate da cancellate per consentire di escludere dalla visita il piano inferiore per agevolare le manutenzioni o per organizzare visite private.
Al piano inferiore per delimitare l'area troviamo un muro di laterizio inserito in gabbia metallica, una lama d'acqua riprende il motivo del piano superiore e una scritta in prato sintetico completa l'elemento scenografico.
Per occultare la vista delle macchine di condizionamento, per dare maggiore senso di riservatezza e rendere più incisivo il contrasto di colore con l'acciaio corten e il percorso dell'acqua, tutto il "corridoio" dei macchinari è ricoperto con un tessuto tecnico per facciate esterne, leggero, di grande durabilità e poco costoso.