Originario dell'Asia meridionale tropicale, lo zenzero (Zingiber officinale) viene coltivato da 3.000 anni in India e Cina, sia a scopo alimentare che farmaceutico, ed è arrivato in Europa nel Medioevo: nel IX secolo era talmente diffuso sulle tavole dei ricchi da comparire come oggi il sale.
Nei Paesi anglosassoni questa Zingiberacea è conosciuta con il nome di ginger. Raggiunse il Nuovo Mondo sotto forma di radici essiccate.
Com’è fatto lo zenzero
Lo zenzero è una pianta erbacea perenne, con fusto eretto, alto fino a 1,20 m, non ramoso.
La radice è un rizoma carnoso, strisciante e ramificato, di forma irregolare, ricco di nodi; è bruno all’esterno e giallo all’interno.
Le foglie sempreverdi sono lanceolate, strette e appuntite, lunghe fino a 20 cm.
Le infiorescenze sono spighe di fiori gialli con fauce purpurea, che ricordano l'iris.
Il frutto è una capsula contenente molti semi.
Dove si coltiva lo zenzero
Lo zenzero viene coltivato in tutte le regioni tropicali caldo-umide, quindi nell’area equatoriale di tutto il mondo, anche se le maggiori produzioni si hanno in Cina, India e Giamaica.
In Italia si può coltivare in piena terra solo nelle regioni a clima più mite; è possibile coltivarlo in vaso (dimensioni minime 30 cm per un rizoma).
Zenzero, come si coltiva
- La pianta dello zenzero soffre sotto i 15 °C, mentre sopporta bene temperature superiori a 40 °C. In vaso va ricoverato in serra calda o in casa da fine settembre a fine aprile.
- Desidera un’esposizione soleggiata o a mezz’ombra.
- Il terreno deve essere sciolto, profondo, ricco di sostanza organica e molto ben drenato; non sopporta i suoli calcarei e compatti.
- Si propaga per divisione delle radici, all’inizio della primavera.
- In autunno e primavera si somministra un concime organico.
- La terra va tenuta libera da malerbe.
- Si annaffia solo quando il substrato è perfettamente asciutto (irrigazioni più frequenti per le piante in vaso).
Come si raccoglie e si conserva lo zenzero
Il rizoma, nodoso e fibroso, con scorza spessa, dello zenzero si raccoglie a fine stagione, quando è terminata la fruttificazione. Si ripulisce, si lava e si asciuga con un panno. Poi viene destinato al consumo fresco, oppure viene essiccato al sole per circa un mese: viene poi venduto tal quale, oppure tagliato a fette o ridotto in polvere.
Il rizoma fresco è bianco o beige, con scorza tesa e polpa soda al tatto; si conserva in frigo avvolto in carta e plastica per 2-3 settimane, oppure affettato sottaceto o sotto sherry.
Se la scorza rimane, si ha lo zenzero nero; se il rizoma viene pelato o decorticato e sbiancato con calce, si ha lo zenzero bianco.
Come si usa in cucina lo zenzero
Lo zenzero fresco ha un sapore più delicato e aromatico; si utilizza pelato e grattugiato, in piatti con curry, pesce (anche crudo), crostacei, minestre, marinate, stufati, marmellate, frutta cotta e cruda, budini, pane e vin brûlé.
Quello essiccato ha un profumo intenso, penetrante e lievemente pungente, che ricorda il limone, e un sapore caldo e piccante, che rendono la polvere un ingrediente fondamentale, specie nei Paesi anglofoni, per chutney, curry, insaccati, birre (Ginger Ale), liquori, pasticceria, sciroppi e gelati, nonché i famosi biscotti natalizi e il “pan di zenzero”.
Esiste anche lo zenzero candito o sciroppato, preparato con rizomi acerbi, meno aspri.
Il valore nutrizionale dello zenzero
L'olio essenziale con zingiberolo (dolce), zingiberene, zingerone e gingerolo (piccanti) blocca sul nascere nausea, mal di mare e mal d'auto; inoltre stimola i succhi gastrici, e funge da analgesico.
Recenti ricerche provano che il consumo regolare riduce del 90% il rischio di cancro.
Il nostro video tutorial sulla coltivazione in vaso dello zenzero: