Il ciclamino (Cyclamen persicum) è una perenne dal tubero discoidale e appiattito, in genere coltivata come annuale, priva di fusto ma alta (con gli steli fiorali) da 5 a 40 cm a seconda della varietà. Ha foglie medie, cuoriformi, di colore verde scuro con disegni bianco-argentei.
I fiori, semplici o semidoppi hanno una caratteristica forma, dimensioni variabili in base alla varietà, di colore bianco, rosa, rosso, porpora, viola, anche bicolori o screziati o frangiati, in settembre-marzo. Originaria del bacino del Mediterraneo e Asia Minore, appartiene ora alla famiglia delle Myrsinacee (non più alle Primulacee).
Il ciclamino: come acquistarlo
Ogni anno sono diverse decine le nuove varietà a foglia o fiore arricciato, a fiore semidoppio, o con petali double-face o portati distesi o orizzontali, proposte sul mercato. È un po’ banale, ma ha i pregi di apparire in un periodo in cui non c’è molta scelta, e di durare a lungo, se ben curato. Scegliete esemplari ben turgidi e senza chiazze sospette.
Pianta di ciclamino dove metterla
Non cadete nell’errore di tenerlo in casa: il ciclamino è una pianta rustica che deve stare all’esterno anche d’inverno, a condizione che le temperature non scendano sotto zero. All’opposto, teme un eccesso di sole e caldo, che lo fanno afflosciare.
Semi di ciclamino: come coltivarli
Esposizione: sole pieno solo in dicembre-gennaio nel Nord, altrimenti mezzo sole nei mesi più freddi; in settembre-ottobre e in febbraio-marzo in ombra/sole o ombra/luce (obbligatoria al Sud).
Temperatura: da coltivare a temperature inferiori a 15 °C, ma superiori a 0 °C; tollera fino a –5 °C in serra fredda con substrato asciutto.
Precauzioni invernali/estive: sotto 0 °C va ricoverato in serra fredda o, ancora meglio in una stanza fresca (max 8 °C). Sopra i 15 °C stabili il ciclo si esaurisce, le foglie ingialliscono e il tubero va a riposo; è preferibile estrarlo dalla terra, ripulirlo, lasciarlo asciugare bene e conservarlo in luogo fresco, buio e asciutto per ripiantarlo in agosto a 3-5 cm di profondità (il tubero deve leggermente affiorare in superficie).
Vaso: di terracotta o di plastica, anche poco profondo, o in ciotola, di diametro circa pari a quello della chioma. Dopo l’acquisto è sconsigliato il rinvaso (a meno che non si voglia comporre una ciotola o cassetta), da effettuare nell’agosto successivo se si conserva la pianta in estate. Obbligatorio il sottovaso.
Terra: terriccio universale con un po’ di sabbia e un buon drenaggio sul fondo del vaso.
Acqua: media e regolare in settembre-ottobre e in febbraio-marzo, senza lasciare che il terriccio si asciughi del tutto, scarsa e regolare da novembre a gennaio; nulla negli altri mesi. Irrigate nel sottovaso ed eliminare l’acqua che ristagna dopo 15 minuti (vale anche in caso di pioggia prolungata).
Concime: durante tutta la fioritura, ogni settimana, un prodotto per piante da fiore nell’acqua d’irrigazione.
Moltiplicazione: in agosto-settembre per seme o per divisione del tubero.
Ciclamino: cura di malattie e parassiti
La muffa grigia attacca piante troppo umide, molto dense e poco ventilate, che vanno controllate alla base una volta a settimana per eliminare le foglie malate appena si presentano.
Il ciclamino: note caratteristiche
Staccate con una leggera torsione i gambi dei fiori appassiti, per prolungare la fioritura. Da marzo in poi il ciclo si esaurisce e il tubero va a riposo: ponete il vaso in un luogo fresco, dando un pochino d’acqua ogni 15 giorni.