Carlo III
Il cartoncino d'invito per l'incoronazione di Re Carlo III (Foto Buckingham Palace).
Fiori e piante sia sui cartincini d’invito sia nell’Abbazia di Weestminster per l’incoronazione di Re Carlo III d’Inghilterra

Che Re Carlo III fosse amante della natura, delle piante e dei fiori, nonché dell’ecologia ante litteram e dell’agricoltura biologica (e biodinamica), è cosa nota. Non stupisce dunque che anche la cerimonia dell’incoronazione del 6 maggioscorso abbia visto la presenza di piante e fiori scelti sulla base della sostenibilità. E che perfino i cartoncini d’invito alla cerimonia abbiano voluto sottolineare l’importanza della natura secondo il futuro re, ammantandosi di specie vegetali.

Fiori sui cartoncini d’invito di Carlo III

I cartoncini d’invito sono stati disegnati da Andrew Jamieson, artista araldico e miniaturista – il cui lavoro si ispira ai temi cavallereschi della leggenda di Re Artù –, su ideazione del futuro re: lo stesso Carlo III dipinge ad acquerello e ha fondato la Prince’s Foundation School of Traditional Arts dove si insegna anche miniatura. L’opera originale è stata dipinta a mano – in acquerello e gouache – e da essa sono stati ricavati i 2000 esemplari, rigorosamente in cartoncino riciclato con dettagli in lamina d’oro, per altrettanti fortunati ospiti invitati nell’Abbazia di Westminster all’incoronazione di Re Carlo III e consorte Regina Camilla.

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Il Green Man, simbolo della rinascita (Foto Buckingham Palace).

Sul bordo in basso al centro, spicca il Green Man, l’uomo verde del folklore inglese, simbolo della primavera e della rinascita (simbolo pagano tramutato in allegoria della fede cristiana), per celebrare il nuovo regno. La struttura del Green Man è formata da foglie di edera e quercia sormontate da fiori di biancospino, nontiscordardimé (fiori simbolo della Gran Bretagna) e narcisi (Galles). Lo attorniano rametti di cardo (Scozia), trifoglio (Irlanda), rosa Tudor e quercia (Inghilterra).

Lungo il bordo laterale sinistro ancora narcisi, trifoglio, cardo, rosa Tudor, biancospino, rosa canina (emblema di amore e bellezza), anagallide, bucaneve, rosmarino (simbolo della memoria), anagallide rossa.

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Le due C intrecciate (Carlo e Camilla) (Foto Buckingham Palace).

Nella parte alta della cornice, di nuovo biancospini e cardi, viola mammola, primula orecchia d’orso, aquilegia, mughetto (fiore preferito dalla Regina Elisabetta II e, in araldica, emblema del ritorno della felicità), pratolina, garofanini, fragoline di bosco (molto gradite da Re Carlo), anagallide blu.

Lungo il bordo laterale destro ci sono narcisi, cardi, rose Tudor, primule orecchie d’orso, viole tricolor, fiordaliso (emblema della speranza), anagallidi, giacinto (simbolo di umiltà e gratitudine), biancospini.

I fiori sono raggruppati di tre in tre, perché Carlo è il terzo Re nella storia del Regno Unito a utilizzare questo nome.

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Gli stemmi di Carlo e di Camilla (Foto Buckingham Palace).

Nel “prato fiorito” compaiono anche gli animali: dall’alto a sinistra, intorno allo stemma reale di Carlo un leone, simbolo del Regno Unito, e un unicorno, simbolo della Scozia); uno scricciolo e un pettirosso intorno alle due C intrecciate (Carlo e Camilla); di nuovo il leone ma con il cinghiale (mutuato dallo stemma del padre di Camilla, il maggiore Bruce Shand) intorno allo stemma reale di Camilla. A scendere, api, unicorni e, sul lato opposto salendo, il cinghiale, la coccinella, il leone, la farfalla (simbolo di libertà).

Fiori a Westminster 

La cerimonia d’incoronazione di Re Carlo III si è svolta a Londra all’interno dell’Abbazia di Westminster, che è stata addobbata da fiori provenienti da tutto il Regno Unito, ben 120 specie e varietà tra fiori e fronde tutti coltivati nel Regno Unito (l’unica specifica richiesta del futuro sovrano) in 80 località diverse, dall’isola di Skye ai monti di Snowdonia.

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L'addobbo floreale dell'Abbazia di Westminster.

Le composizioni floreali testimoniano l’amore di Carlo III per la natura e la sua passione per il giardinaggio, ma includono anche un altro significato simbolico: la molteplicità delle specie vegetali riflette la ricchezza dei panorami della Gran Bretagna.

La componente vegetale dell’incoronazione è del tutto ecosostenibile: tutte le piante sono state coltivate da aziende floricole dei Flowers from the Farm, un’associazione di piccoli produttori che usano tecniche amiche dell’ambiente. L’allestimento dell’abbazia, curato dal floral designer Shane Connolly, non ha utilizzato né plastica né spugna sintetica. Nessuno tra i fiori e le piante utilizzati è stato sprecato: dopo la cerimonia le composizioni sono state donate a rifugi, case di cura e altre strutture per soggetti fragili.

Connolly ha avuto carta bianca: i futuri Re e Regina si sono fidati completamente della professionalità del floral designer, che condivide con i Reali l’attenzione all’ecosostenibilità.

Carlo III pensa ai genitori

Sull’altare maggiore di Westminster la composizione includeva anche alcuni rami di faggio provenienti da un albero piantato dalla Regina Elisabetta II e dal Duca d’Edimburgo, Principe Filippo, a RHS Garden Wisley, per legare l’attuale monarca alla generazione immediatamente precedente: passato e presente della Corona sono un tutt’uno.

Re Carlo III, l’incoronazione e la passione per i fiori - Ultima modifica: 2023-05-13T06:45:48+02:00 da Elena Tibiletti