Si ispira ai giardini inglesi questo progetto, caratterizzato da un’insolita ma armoniosa commistione di elementi differenti: arte topiaria, erbacee, fiori perenni, colori d’estate e spettacolari forme d’inverno.
Le basse bordure di Buxus sempervirens “Suffruticosa” creano la struttura portante delle aiuole scarsamente definite dalle selvagge erbacee che assumono diverse forme e dimensioni. La moltitudine di colori è garantita da una sapiente selezione di erbe e graminacee perenni che in assoluta autogestione subiscono trasformazioni in base alle stagioni. Angoli a novanta gradi di un verde scuro uniforme creano un netto contrasto con i lunghi steli sinuosamente ricurvi.
Il giardino si sviluppa intorno a una villa, dalla solida struttura realizzata nel secondo decennio del ‘900. Nella seconda metà del secolo è stato aggiunto un piccolo box per l’automobile addossato al muro perimetrale in mattoni a vista.
La curva di una strada, realizzata in epoca successiva, crea un taglio nella proprietà, che riduce la superficie del giardino. Per recuperare la geometria perduta vengono inserite giovani alberature di Betula albosinensis e Betula utilis var. jacquemontii caratteristiche per il bianco candore del tronco messo in risalto da una piantumazione massiva di Cornus alba “Sibirica”: così si ricrea un fronte netto e si nasconde la morbida curva.
Attorno all’abitazione viene posata una pavimentazione in calcestruzzo architettonico che ricorda la ghiaia sciolta utilizzata nei giardini appartenenti a questo stile, pur essendo una soluzione più pratica che richiede meno manutenzione e garantisce un aspetto più ordinato.
Il piccolo vialetto che conduce la macchina al box si presenta pavimentato con lo stesso materiale dei percorsi che consente anche il passaggio di mezzi pesanti. Con cadenza regolare viene impreziosito da grossi vasi di cotto riempiti da compatte sfere di Buxus sempervirens topiate ad arte. Le stesse piante di dimensioni ridotte innestate su esili tronchi di Ligustrum lucidum conducono il passo alla porta d’ingresso della villa. Sul retro il vecchio muro di mattoni fa da sfondo al verde prato, tosato con cadenza settimanale. Il risultato è un giardino piuttosto esigente realizzato nel pieno rispetto del contesto.
Bordura mista, bella d’estate bella d’inverno
Aster tataricus. Sviluppa dense colonie alte fino a due metri diffondendosi attraverso rizomi. Fiorisce tra agosto e ottobre in base alla fascia climatica in cui è coltivata. È molto resistente agli agenti patogeni e all’inquinamento. Predilige zone che variano dal pieno sole alla parziale ombra. Il fiore, simile a una stella, presenta petali viola con il centro giallo.
Dianthus gratianopolitanus. Proveniente dal centro Europa forma compatte masse di colore grigio verde, è un’ottima perenne da utilizzare nelle bordure miste. Tollera estati calde non troppo umide. Se mantenuta puliti dai fiori secchi, lavoro molto impegnativo, è in grado di continuare la fioritura per lunghi periodi. Esistono decine di differenti colorazioni e tipologia di fiori, semplici e doppi.
Miscanthus sinensis “Malepartus”. Nel periodo primaverile ed estivo si può facilmente confondere questa graminacea con una qualsiasi erba infestante, ma col di venire dell’autunno comincia a cambiare colorazione fino a raggiungere un appariscente color oro messo in risalto dai lunghi pennacchi.
Perovskia atriplicifolia “Blue Spire”. Si presenta con lunghi steli molto fini ricoperti da fini e lanceolate foglie sui toni del grigio-verde glauco. Resiste molto bene a lunghi periodi di siccità anche in terreni molto poveri.
Sedum spectabile. Noto nelle sue infinite varietà è di grande effetto in una composizione, grazie ai suoi fiori piatti dalle diverse colorazioni Soprattutto nel periodo invernale spicca sfoggiando vistosi capolini di semi color bronzo dalla incredibile persistenza per tutta la stagione fredda.
Progetto di Niccolò Sacchi, Architetto Paesaggista