Una grande casa della seconda metà del secolo scorso è stata ristrutturata, riformulando gli spazi secondo esigenze più moderne e così è stata suddivisa in tre appartamenti con un consistente recupero delle soffitte. Il tetto, dalle ampie falde, viene sfruttato nelle altezze più vivibili. Mentre due grandi terrazzi, diametralmente opposti, diventano rispettivamente il prolungamento della cucina aperta sul grande soggiorno, e un suggestivo pensatoio per lo studiolo mansardato.
Due diverse destinazioni che portano a utilizzare piante e creare atmosfere molto diverse tra loro. Per mantenere integrità e coerenza, come negli interni, il legame tra questi due spazi è dato dalla soluzione adottata per l’allocazione delle piante in grandi contenitori realizzati su misura che vanno a creare un'unica vasca dalle linee morbide in grado di smorzare la rigorosa geometria dei terrazzi e della casa stessa.
Il corridoio tagliato nelle falde del tetto, che dalla cucina conduce al primo terrazzo, è stato realizzato completamente in vetro e viene utilizzato nei mesi invernali per ristorarvi le piante più delicate tenute all’aperto, quali agrumi o particolarità della macchia mediterranea. Si tratta di piante utili, quindi erbe aromatiche e spezie per cucinare, coltivate però come in un giardino, dimenticando il rigore delle semine a file e i rigidi tutori, ma sfruttando le ringhiere per sorreggere pomodori e piselli, che creano un piacevole kitchen garden. Le zucche, i meloni e i cetrioli vengono lasciati liberi di correre con i loro piccoli tentacoli sul tetto leggermente inclinato, e di poggiare i loro frutti sulle tegole: soluzione che con il caldo evita marciumi e favorisce una più rapida maturazione.
Stesso discorso per quanto riguarda l’esterno dello studio: piante utili, ma con una destinazione diversa, finalizzate a soddisfare la passione del proprietario per le erbe officinali che studia e utilizza per la piccola farmacia omeopatica ad uso famigliare. Lo spazio calpestabile è ridotto al minimo, un tavolino e due sedie dove leggere un libro e lasciare qualche erba a seccare. Echinacea, Mentha, Malva sylvestris, Calendula officinalis, Hyssopus officinalis, Chelidonium maius, e un piccolo albero per avere una leggera penombra nelle giornate più calde.
Progetto a cura di Nicolò Scacchi