piante sulla tomba
Le piante sulla tomba devono richiedere una bassa manutenzione e, possibilmente, fiorire da sole.
Quando una persona cara ci lascia, nasce il desiderio di mettere piante sulla tomba, per ricordarla al meglio. Ecco qualche consiglio

Per “dimostrare” ai propri cari (quattrozampe compresi) che non ci sono più quanto ci mancano, spesso il desiderio è quello di mantenere al meglio il luogo in cui sono stati sepolti, spesso mettendo piante sulla tomba.

Se in famiglia c’è la passione del giardinaggio, o se era appassionato chi tanto ci manca, viene spontaneo abbellire la tomba con piante e fiori.

A tanto maggior ragione se il luogo è lontano da dove vive chi è rimasto: come mantenere sempre una sepoltura decorosa e gradevole anche con cure sporadiche e minimali?

Piante sulla tomba in piena terra

Si può essere tentati di riempire l’aiuola con tutte le piante che la persona cara amava di più. Prima di farlo, però, chiedetevi se la zona geografica e l’esposizione sono adatte a quelle specie, e naturalmente quante cure potrete dedicare loro: molte richiedono cure settimanali per rimanere sempre belle...

Chi invece si accontenta anche solo di quattro visite l’anno – e non raggiunge, se potato regolarmente, dimensioni che esuberino dallo spazio disponibile – sono i rosai (scelti nelle varietà più resistenti alla macchia nera), gli oleandri, i ligustri, i pittosfori, il bosso, il tasso, l’aucuba, l’osmanto, le peonie, le aromatiche legnose come rosmarino, salvia e lavanda ecc.

A queste si possono aggiungere (o si possono impiegare da sole in un mix fra di loro) le bulbose che si possono naturalizzare: bucaneve, eranthis, leucojum, anemoni e tulipani botanici, narcisi dei poeti, fritillarie, dicentra, gigli, triteleia, hemerocallis, hosta ecc. Porteranno colore e allegria in ogni stagione, come le margheritine (Bellis).

Piante per il tombino o la lapide

Dove la piena terra manca, è obbligatorio ricorrere ai contenitori nei quali alloggiare il verde. Ciò significa dover assicurare cure continue, almeno ogni settimana.

Soprattutto in estate serve l’annaffiatura dei vasi, o il ricambio dei fiori recisi.

Se la visita è almeno settimanale, via libera alle annuali da fiore (con un ampio sottovaso per l’acqua) per esterni, reperibili per ogni stagione.

Se la cura è ogni due settimane, le Aizoacee garantiscono comunque la fioritura primaverile-estiva con poca acqua.

Se invece i passaggi sono più distanziati, bisogna puntare su sempreverdi robusti, in grandi vasi: bosso, fotinia, pittosforo nano, ligustrino, aralia, lauroceraso, alloro, rosmarino, salvia, lavanda...

C’è anche la soluzione dei fiori finti, che ormai non hanno nulla da invidiare a quelli veri per la bellezza di realizzazione. Il rischio tuttavia è che vengano rubati...

 

Piante sulla tomba, per chi non c’è più - Ultima modifica: 2019-11-02T07:24:38+01:00 da Elena Tibiletti