Crinum, impollinazione manuale e infiorescenza

    Domanda

    Salve, avrei bisogno della vostra consulenza.
    Nelle foto allegate trovate tre generazioni di piante nate da semi(??? questo è il dubbio!) raccolti anni fa alle Maldive.
    Le ho riprodotte con l’ impollinazione manuale, da cui sono nate quelle formazioni che vedete nell’ infiorescenza.
    Vorrei quindi sapere se si tratta semplicemente di semi, o di qualche altra forma. In effetti derivando da un fiore impollinato dovrebbe essere un seme, ma la forma e consistenza è un po’ strana.
    Il fogliame e l’ infiorescenza ricordano un po’ l’agapantus, ma sono diversi, anche come fiore
    Grazie e saluti.

    Risposta

    Si tratta di un Crinum, probabilmente Crinum pedunculatum, oppure Crinum asiaticum. Si tratta di un’Amarillidacea, una bulbosa di grandi dimensioni (2 metri Crinum pedunculatum, 1 metri Crinum asiaticum), coltivata a scopo ornamentale e originaria delle isole dell’Oceano Indiano.

    È coltivabile anche in Italia, sia in vaso (grande) sia in piena terra in giardino fino alla Val Padana. Fiorisce da agosto a settembre producendo numerosi fiori (10-24) per ogni stelo, raccolti in un’infiorescenza a ombrella. Ai fiori seguono i frutti, grosse capsule globose (quelle della foto) contenenti 1-3 semi della lunghezza di circa 3 cm.

    Come per tutte le Amarillidacee, l’impollinazione viene operata dagli insetti, anche qui in Italia, e appunto con la fecondazione si ottengono i frutti con i semi. Questi si possono seminare in primavera, in seminiera, su sabbia e torba, a 20 °C: si otterranno piantine che impiegheranno almeno 5 anni prima di fiorire.

    Attenzione: tutte le parti della pianta sono molto tossiche,
    • sia per ingestione (contiene alcaloidi, attivi sull’apparato digerente, cardiocircolatorio e nervoso),
    • sia per contatto (possono causare dermatiti).

    Consiglio di utilizzare un paio di guanti per maneggiarla, e di non lasciarla a disposizione di bambini o animali domestici.

    Crinum infiorescenza


    Ringrazio voi, tutta la redazione e la D.ssa Tibiletti.

    In effetti qualche riscontro mi ha confermato che si tratta di Crinum Asiaticum.

    Come ho detto sono molto affezionato poiché ne ho portato i semi dalle Maldive ormai 39 anni fa, e sono riuscito a riprodurle, anche se a fatica e lentamente.

    Ne sto proprio producendo 4 piantine dai semi dell’anno scorso, e anche quest’anno ho prodotto un bel po’ di semi nuovi.

    Grazie delle informazioni.


     

    Crinum, impollinazione manuale e infiorescenza
    - Ultima modifica: 2020-08-25T17:52:44+02:00
    da Barbara Gamberini
    Crinum, impollinazione manuale e infiorescenza - Ultima modifica: 2020-08-25T17:52:44+02:00 da Barbara Gamberini