episcia reptans
Episcia reptans (foto Wikipedia)
L'episcia è di gran moda, come tutte le piante di piccole dimensioni e con foglie variegate con diversi disegni. Ed è anche semplice da mantenere

L'episcia (Episcia cupreata) è una pianta molto graziosa anche solo per il fogliame, le cui variegature lo rendono sempre interessante, e per il portamento ricadente, che la rende ideale su mensole o scaffali. La fioritura è piuttosto facile da ottenere, se si rispettano le condizioni ambientali e colturali desiderate dalla specie. Appartiene alla famiglia delle Gesneriacee, come la gloxinia.

Origine: foreste tropicali della Colombia.

Descrizione botanica: erbacea perenne con un corto (max 20 cm d’altezza) fusto rossastro e peloso, che produce stoloni radicanti. Le foglie ovali sono bullato-rugose, lievemente vellutate, di colore verde ramato con caratteristico disegno marmorizzato da riflessi metallici e variegature argentee. Produce fiori solitari all’ascella delle foglie, in estate, di colore rosso scarlatto, anche in vaso.

Specie affini e varietà: E. c. ‘Acajou’ e ‘Metallica’ con forti sfumature ramate e venatura centrale rosea. E. dianthiflora, con foglie ovali o crenate, verde scuro e fiori dai petali sfrangiati di colore bianco. E. lilacina, con foglie verdi, ricoperte di una fitta peluria bianca e nervature argentee evidenti, fiori tubolari dal lavanda all’azzurro. E. reptans, con foglie grandi, pubescenti, di colore verde scuro e nervature argentee, e fiori dalla lunga corolla color rosso vivo.

Esposizione: in piena luce ma senza sole diretto sul fogliame.

Temperatura: ideale tra 18 e 24 °C, non ha problemi alle alte temperature, mentre teme valori inferiori a 15 °C.

Precauzioni invernali/estive: tra maggio inoltrato e metà settembre può vivere all’aperto, in posizione ombreggiata ma luminosa; in casa negli altri mesi.

Vaso: in plastica, preferibilmente in ciotola o basket (cestino sospeso), comunque più largo che alto, di diametro di 16 cm per una pianta larga 20 cm; preferisce “stare stretta”. Rinvasate ogni 2-3 anni, preferibilmente in aprile-maggio.

Terra: mediamente ricco, composto da terra da giardino, sabbia e torba in parti uguali oppure di torba e terriccio di foglia in parti uguali con aggiunta di sabbia, al fine di migliorarne il drenaggio.

Acqua: moderata tra aprile e settembre, sempre lasciando asciugare il terriccio (1-2 volte a settimana); ogni 7-10 giorni nei restanti mesi.

Concime: ogni due settimane a partire da aprile e fino a sfioritura avvenuta, con un prodotto per piante da fiore nell’acqua d’irrigazione.

Potatura: per ottenere piante dalle foglie molto grandi, eliminate tutti gli stoloni alla loro comparsa (in questo caso però verrà meno l’effetto ricadente).

Moltiplicazione: per stolone, da interrare tra maggio e luglio.

Malattie e parassiti: la cocciniglia cotonosa staziona sulle foglie, sopra e sotto.

Note: necessita per tutto l’anno di vaporizzazioni giornaliere del fogliame, ma non sui fiori; se possibile è bene fornire un sottovaso con un dito di ghiaia coperta da un velo d’acqua.

Per approfondire

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