La comunicazione del cavallo si può dividere in due grandi categorie, la comunicazione verbale e quella corporea.
La comunicazione corporea è quella più complessa da comprendere perché bisogna fare attenzione a tantissimi particolari del corpo, allenando lo sguardo a osservare la posizione delle orecchie, l'espressione degli occhi, le narici, i movimenti della coda e degli zoccoli, gli spostamenti di peso, ma tutto questo senza mai perdere di vista la postura complessiva del cavallo: è quindi importante allenare i nostri occhi a osservare i cavalli, imparando a riconoscere la loro postura per comprendere il loro stato di salute, le loro emozioni e quello che ci vogliono comunicare.
I cavalli sono grandissimi comunicatori perché la loro natura da preda li porta istintivamente a essere animali molto attenti a quello che accade attorno a loro e a poter comunicare molto velocemente in caso di pericolo.
Per imparare più facilmente a leggere il loro linguaggio cercherò di raccontare la loro postura in alcuni eclatanti stati d'animo in modo da facilitare la lettura generale dell'animale.
HO BISOGNO DI AIUTO
i cavalli, ricordiamoci sono degli ottimi comunicatori ma c'è bisogno di essere altrettanto ricettivi dall'altra parte per imparare a cogliere i loro segnali, ad esempio un segnale che ci indica che il cavallo ha bisogno di aiuto e lo richiede al suo umano lo si può notare dal movimento del collo in maniera annuitiva e dai movimenti della coda, girata e mossa in maniera insolita, come a voler attirare la nostra attenzione, poi sta a noi capire in quel preciso momento di cosa ha bisogno il nostro cavallo e come possiamo essergli di aiuto.
SORRISO EQUINO
i cavalli hanno muscoli facciali complessi e molto espressivi, che consentono loro di avere un'ampia varietà di espressioni facciali, quasi al pari della maggior parte dei primati, si può così individuare con molta facilità l'espressione di un cavallo che prova emozioni positive. Viene anche in gergo definita "sorriso equino" l'espressione di felicità del muso del cavallo, caratterizzata da: gli occhi socchiusi, le orecchie piegate all'interno e allineate con il naso, allungando le labbra superiori, a volte le labbra le tengono ferme altre volte le contraggono un pochino, accompagnano l'espressione inclinando o sollevando il collo.
QUESTO POSTO NON MI PIACE
Immaginando di portare un cavallo lungo un sentiero che non vuole prendere, se notiamo che muove la testa in maniera sbagliata siamo subito in grado di evitare che ci trascini via o che ci prenda a calci, la tempestività di lettura della postura del cavallo può evitare tantissimi incidenti.
NON MI PIACE
Spesso capita che i nostri modi non piacciano ai cavalli, ci sono casi in cui un cavallo non apprezza il nostro modo di montare o di toelettarlo e quando capita ovviamente ce lo fanno notare, quando siamo in sella e muoviamo in maniera indesiderata le gambe il cavallo ce lo fa notare agitando la coda come se stesse scacciando un insetto, è il suo modo di dire "mi stai dando fastidio".
A una pressione indesiderata sull'imboccatura potrebbero reagire scuotendo la testa, aprendo la bocca, appoggiandosi eccessivamente sul morso o strappando le redini dalle mani del cavaliere.
Durante la strigliatura alcuni cavalli comunicano al proprio umano che non stanno apprezzando il mondo in cui viene fatto loro grooming, i segnali in questa situazione possono essere stringere le labbra, alzare il collo e aprire gli occhi.
SONO DEPRESSO
I cavalli depressi si riconoscono dal fatto che assumono una sorta di posizione fissa, stando fermi per diversi minuti in una tipica posizione con il peso del corpo in avanti, il collo lungo disteso in orizzontale ma basso, le orecchie immobili e gli occhi aperti, è facile ritrovare questa postura nei cavalli chiusi in box.
SONO STRESSATO
Quando un cavallo è sotto stress si nota immediatamente, tra le tante cose la prima che salta subito all'occhio di chi sa osservare è l'aumento di salivazione, il cavallo che lecca o mastica l'imboccatura è una reazione del sistema nervoso simpatico. Oltre a questo, la posizione del cavallo stressato si distinguerà dalla testa tenuta alta, dalle orecchie puntate in avanti, gli occhi spalancati, le narici allargate, il corpo rigido e la cosa alzata.
NON MI SENTO BENE
Quando un cavallo non si sente bene generalmente cerca di comunicarci il suo malessere in tanti modi, il primo è legato alla sua vivacità, sicuramente apparirà meno attivo e vitale, se vive in un branco di cavalli lo si vedrà in disparte, lontano dagli altri.
Essere meno attivo, mostrare una postura rigida, essere riluttante a muoversi, avere uno sguardo fisso, sono tutti segnali di un probabile malessere.
Nei casi di cavalli doloranti che vengono montati si notano una serie di comportamenti inequivocabili, orecchie all'indietro, sguardo fisso, apertura della bocca ripetitiva, alterazione della posizione della testa, muovendola in su e in giù, da un lato all'altro, inclinandola e frustando la coda.
Un cavallo che sta avendo una colica si mordicchia insistentemente il fianco, cerca di sdraiarsi, non trova pace, si alza e si sdraia nuovamente.
Imparare a conoscere il linguaggio corporeo del cavallo ci porta ad un livello di interazione più intimo con lui, migliorando il rapporto ed anche la qualità della sua vita.