bonsai neve
I bonsai da esterni tollerano la neve, se sono caducifogli o conifere.
Quali bonsai devono passare l'inverno in casa e quali fuori? E quando è il momento di ripararli in qualche modo, dentro o fuori?

Il mese di ottobre porta con sé l’operazione di protezione delle piante più delicate, perlomeno nel Nord Italia e in quelle aree del Centro-Sud che negli ultimi anni sono state interessate da temperature rigide, a volte acuite da insolite nevicate.

Con i bonsai, però, non tutti sanno esattamente come comportarsi...

I bonsai da interni

Sono i bonsai di specie tropicali che necessitano di una forma di protezione, perché non sopravvivono a temperature inferiori a 8-12 °C.

I superesperti di queste minuscole piantine sanno bene quali vanno ricoverate e quali possono rimanere fuori, ma chi ne possiede uno solo o un numero limitato, magari regalati da amici e parenti, può essere colto dal dubbio sul da farsi.

In generale, tutti i bonsai di specie normalmente presenti nella flora italiana nella taglia normale possono rimanere in esterni, proprio come gli esemplari boschivi: carpini, faggi, frassini, ciliegi, aceri, olmi, fico, azalea e rododendro, melo, ginkgo ecc.

Quasi tutte queste specie sono riconoscibili perché perdono le foglie in autunno; fanno eccezione il leccio, la sughera, l’olivo, l’agrifoglio e tutte le conifere, che peraltro devono comunque rimanere all’esterno.

Sono invece le specie tropicali a non sopportare le basse temperature (sotto i 12 °C): i ficus (Ficus retusa, F. panda), l’olmo cinese (Ulmus parviflora), il pepe del Giappone (Zanthoxylum piperitum), Carissa macrocarpa, Carmona macrophylla, Sagerethia theezans, Schefflera arboricola ecc., e le succulente come Crassula e Portulacaria.

Dopo un’estate trascorsa all’aperto, devono essere riportate in una stanza fresca (15-18 °C), sebbene sopportino discretamente anche i 20 °C: in esterni le basse temperature sarebbero letali.

I bonsai da esterni

I bonsai da esterni, se ricoverati in casa, sebbene in una stanza fresca, potrebbero morirne, proprio come quelli da interni se restano fuori: viene loro a mancare il freddo che mantiene in loro il periodo di riposo, necessario per riprendere con le giuste forze in primavera.

bonsai inverno
I bonsai da esterni restano fuori in inverno, riparati da una tettoia.

Tollerano tranquillamente fino a 0 °C e occasionalmente anche temperature di 2-3 gradi sotto lo zero, soprattutto se il substrato non è bagnato.

Sarebbe quindi preferibile spostare i vasetti sotto una tettoia o un portico, o all’interno di uno scaffaletto apposito, o anche in serra fredda, dove risultino ben riparati dalle intemperie.

Gli esemplari caducifogli si possono anche disporre dentro uno scatolone di cartone, da porre su un tavolino coprendo il lato superiore con una lastra di plexiglass quando si prevede pioggia o neve.

La neve sarebbe preferibile non si appoggiasse sui bonsai, tuttavia nelle specie caducifoglie non causa in genere danni.

Leccio, sughera e olivo, originari della nostra flora ma sempreverdi tipici della zona mediterranea, devono svernare in esterni, obbligatoriamente riparati da ogni genere di precipitazione, soprattutto di tipo nevoso che brucia le foglie persistenti obbligando l’esemplare a un grande sforzo primaverile per sostituirle.

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