Il bonsai di olmo è molto bello e piuttosto facile da ottenere. L’olmo presenta un grosso tronco dalla corteccia rugosa marrone scuro o bruno grigiastro nelle specie autoctone, oppure tendenzialmente liscia come nell'olmo cinese, la Zelkova, specie molto amata dai bonsaisti.
Difficilmente sugli olmi coltivati a bonsai si può assistere alla fioritura, che in natura appare di solito a fine inverno, mentre può fare eccezione la zelkova, che spesso fiorisce e poi fruttifica in autunno portando a maturazione i semi alati entro la fine della stagione.
Bonsai di olmo o zelkova: la riproduzione
La riproduzione dell'olmo e della zelkova può essere effettuata per seme, talea e margotta.
La talea consente di abbreviare i tempi rispetto alla semina, è un sistema facile e sicuro, realizzabile in vari periodi dell'anno: talee legnose in inverno, talee in fase di germogliazione in primavera e talee estive a condizione che abbiano un diametro di 1,5-2 mm e circa 8 cm di lunghezza.
Bonsai di olmo o zelkova: la potatura
Come per tutte le caducifoglie, il taglio di grossi rami va eseguito d'inverno quando la pianta è in riposo vegetativo e così per tutti i rami che crescono in direzione errata.
È da tener presente che l'ultima gemma apicale determina la direzione del nuovo getto; questo consente di ottenere ramificazioni zigzaganti, molto belle in questa pianta.
I tagli vanno protetti con pasta cicatrizzante arricchita di ormoni.
Bonsai di olmo o zelkova: la pinzatura
La pinzatura si effettua in tutto il periodo di crescita delle gemme pinzando le prime due-tre foglioline che fuoriescono dalla silhouette del bonsai.
È possibile effettuare nel periodo primaverile-estivo l'intera defogliazione della pianta (se è in buona salute si può fare anche due volte nell'ambito della stessa stagione) costringendola così a emettere nuove e più sottili ramificazioni arretrate, non dimenticando mai la pinzatura apicale dei rametti eccedenti la forma predefinita del bonsai.
Bonsai di olmo o zelkova: il rinvaso
Il rinvaso dell’olmo va fatto di norma in primavera, all'apparire del primo turgore delle gemme. Data la grande capacità dell'olmo di emettere radici si possono rinvasare giovani piantine anche ogni anno.
Le piante già formate invece si rinvasano ogni 3 anni, tagliando e asportando circa due terzi del pane radicale, avendo cura di pulire accuratamente dallo sfatticcio il pane radicale restante.
Il terriccio, normalmente impiegato, dovrebbe essere così composto:
- 60% di akadama setacciata dalla polvere fine;
- 20% di terriccio universale di buona qualità;
- 20% di sabbia di fiume silicea >0,8 < 1 mm.
(Tratto da Giardinaggio 9/2014)