Il glicine in vaso si può coltivare con successo, a patto di scegliere varietà adatte a vivere in contenitore, e di fornirgli un vaso di dimensioni adeguate con il terriccio e le cure idonei

Coltivare un glicine sul terrazzo non è cosa facile. Il potente apparato radicale richiede una grande quantità di terriccio, per cui necessitano vasi molto grandi. Servono poi concimi acidificanti e acqua d’irrigazione decalcificata, per non far salire il pH del terreno, che porta alla clorosi. L’acqua non deve mancare in luglio-agosto, quando si formano le gemme a fiore per l’anno successivo.

Infine è sconsigliabile coltivare in vaso W. floribunda, i cui lunghi grappoli patiscono per l’ambiente ristretto e offrono risultati estetici deludenti, mentre si può tentare, rispettando le condizioni appena poste, con W. sinensis.

L'unico glicine sicuramente allevabile in vaso è W. frutescens 'Amethyst Falls', una varietà nordamericana dai corti grappoli viola intenso.

Com’è fatto il glicine

Originario di Cina e Giappone, e del Nord America, il glicine (Wisteria sinensis) appartiene alla famiglia delle Leguminose ed è un rampicante deciduo dalla crescita velocissima, ha fusti robusti, legnosi, volubili e sinuosi, con numerose ramificazioni, lunghi fino a 6 m che si avvinghiano al sostegno piegandolo.

Ha foglie composte, imparipennate, date da 7-13 foglioline picciolate e opposte, con lamina lanceolata (3 x 8 cm) e apice acuminato, color verde tenero.

In aprile-maggio produce numerosi, lunghi grappoli di fiori viola (azzurri, bianchi o rosa nelle varietà floricole), profumatissimi. I fiori hanno la tipica corolla papilionacea  e sono riuniti, in numero di 15-30 unità, in grappoli lassi, lunghi fino a 35 cm. Ha una piccola rifioritura in giugno-agosto.

Il frutto, che raramente si forma, è un legume con parte esterna vellutata, lungo 8-14 cm, contenente numerosi semi a forma di fagiolo.

Come acquistare il glicine in vaso

La varietà di glicine in vaso è la ‘Amethyst Falls’: ha fogliame bluastro, foglie più appuntite ed eleganti, grappoli lunghi 10-15 cm di un bel color ametista, fiori pieni e corti che sembrano doppi.

La fioritura inizia a giugno sui rami formatisi in aprile-maggio ed è molto abbondante. Durante la prima fioritura, vengono prodotti nuovi rami che nel mese successivo maturano e fioriscono anch’essi in modo che la pianta ha una fioritura lunga due mesi e più.

I rami morbidi e flessibili possono essere allevati a spalliera o su piccoli pergolati.

Glicine in vaso, dove metterlo

È necessario prevedere un vaso molto grande (vedi dopo), ma soprattutto la possibilità di arrampicarsi in forma stabile. Di conseguenza, sarebbe bene che la posizione scelta, soleggiata almeno per metà giornata, sia quella definitiva sin dall’inizio, se si desidera farlo arrampicare su strutture edili (es. ringhiere, gazebo, pergole, muri con traliccio ancorato ecc.). Il problema non si pone se l’impalcatura di sostegno è direttamente collegata al vaso e la potatura è severa ogni anno: in questo caso però si sacrificherà parte della fioritura…

Attenzione riguardo ai tutori: i tralci sono in grado di piegare il ferro e l’acciaio, ma non il legno!

Come coltivare il glicine in vaso

  • Esposizione: pieno sole, ma tollera anche l’ombra/luce dove fiorirà un po’ meno.
  • Temperatura: resiste fino a –15 e +45 °C.
  • Precauzioni invernali/estive: solo una pacciamatura del terriccio nelle zone alpine in inverno. Tollera il vento e la salsedine.
  • Vaso: in plastica, di diametro minimo 40 cm per una pianta alta 1 m, a forma di mastello o tinozza, meglio una vascagrande (misure min 80 x 50 x 50 cm); sempre con robusti tralicci in legno o addossato a muri (con sostegni) o a gazebo in legno. Finché è possibile, rinvasate ogni anno in almeno una misura in più.
  • Terra: fertile e ben drenata, per es. metà terra da giardino e metà terriccio universale.
  • Acqua: decalcificata, abbondante e regolare tra aprile e settembre, media in marzo, moderata in ottobre, scarsa nei restanti mesi.
  • Concime: in aprile e ottobre un prodotto granulare a lenta cessione per acidofile.
  • Potatura: W. sinensis va potato in maggio dopo la fioritura per ottenere la rifioritura estiva, e poi in settembre-ottobre più drasticamente; ‘Amethyst Falls’ solo in settembre-ottobre.
  • Moltiplicazione: per talea di ramo in maggio-giugno.

 Malattie e parassiti del glicine in vaso

Gli afidi neri attaccano frequentemente i germogli di piante in sofferenza idrica.

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