Una piccola cascina a corpo unico e pianta rettangolare in Brianza è stata ristrutturata e recuperata per uso residenziale e presenta lungo tutto il fronte principale una serie di piacevoli arcate in mattoni, che scandiscono e caratterizzano l’intera facciata.
L’area antistante l’edificio viene ridisegnata, tenendo conto delle esigenze della committenza e della composizione paesaggistica, delineando un giardino di medie dimensioni che si ottimizza tra funzionalità ed estetica compositiva.
L’esterno è caratterizzato da un’area di soggiorno all’aperto, posta sul lato a nord-est adiacente alla costruzione e dalla quale si può apprezzare e godere buona parte dell’intero giardino. In questa zona, in posizione defilata, è stato collocato un barbecue di recupero che viene rivestito con la stessa pietra utilizzata per tutte le pavimentazioni. Il vialetto d’ingresso, con andamento sinuoso, divide in due zone l’area verde: una prevalentemente dedita al relax e alla convivialità, l’altra di servizio, ma ben armonizzata con il resto.
Il giardino è posto in piano, tranne per una piccola parte a nord subito a ridosso dell’area di sosta, che si alza leggermente. Per quest’area è stato previsto un intervento di contenimento a gradoni, realizzati con traversine di binari ferroviari poste in verticale, ridimensionando questa superficie e aumentando al contempo l’estensione del nuovo tappeto erboso pianeggiante. All’interno dei terrazzamenti trovano posto una serie di cespugli da fiore (camelie, rododendri, azalee, pieris, abelie, viburni), e piante da esterno tappezzanti e ricadenti (iperico, spiree, lonicere, edere, cotoneastri, vinche).
Nel giardino convivono alberature preesistenti (abete, tassi, cedro, faggi) con nuove piantagioni (albizie, ginkgo, aceri), queste ultime tutte spoglianti per evitare ulteriori ombreggiamenti nei mesi invernali dove diventa importante poter usufruire di tutta la luce disponibile. Al piede delle alberature il disegno prevede l’inserimento di arbusti ed erbacee tappezzanti quali rose, abelie, iperico, pachisandre, convallarie e, a completamento dell’insieme, le immancabili fioriture annuali (begonie e impatiens).
Tutte le pilastrature che sorreggono gli archi della facciata principale sono ricoperte da diversi arbusti rampicanti (vite, rose e rincospermi), in modo da impreziosire ulteriormente, con un verde di qualità, una facciata già molto bella.
Nell’insieme il giardino comunica una sensazione di compostezza e armonia contribuendo a mitigare l’importanza della facciata. Le diverse situazioni presenti all’interno dell’area verde si coniugano con naturalezza e la composizione dell’insieme risulta piacevolmente risolta.
A cura degli architetti Roberto Seveso e Roberta Schiatti