Il ragnetto rosso è un acaro (Tetranychus, Panonychus e altri), appartenente alla famiglia degli Aracnidi, di dimensioni minuscole, quasi invisibile a occhio nudo (ci vuole l’aiuto di una lente). A volte osservando la pagina fogliare inferiore è possibile individuare piccoli “puntini rossi” che, appena sfiorati, si muovono spostandosi tra le nervature.
I due generi più diffusi sono Tetranychus e Panonychus, entrambi sono acari rossi ma differiscono perché il primo è più diffuso su piante in appartamenti e serre, mentre il secondo in piante da esterni. Vi sono poi anche acari gialli e acari molto più piccoli assolutamente non visibili a occhio nudo (es. Eriofidi).
Attaccano praticamente tutte le piante, comprese succulente e orchidee, orticole e fruttiferi; tra le più appetibili ci sono i sempreverdi come piante d’appartamento e agrumi, le erbacee da fiore e tutte le piante in vaso.
Ragnetti Rossi: quando compaiono e che danni fanno
I ragnetti rossi colpiscono tutto l’anno nel caso di piante che vivono in ambienti riscaldati; da aprile a ottobre sulle piante da esterni o ricoverate in ambienti freschi. Svolgono da 3 a 8 generazioni l’anno, e con il caldo si sviluppano velocemente fino ad avere un intervallo di 5-6 giorni tra una nascita e l’altra.
La lamina fogliare perde lucentezza e in alcuni punti mostra piccole zone completamente decolorate, che diventano giallognole e poi color bronzo, quindi si seccano fino alla caduta anticipata; tra le foglie si notano sottilissime ragnatele tese tra una foglia e l’altra. Pungono le foglie per succhiare la linfa, indebolendo la pianta che, in caso di forti infestazioni non curate, perde tutte le foglie e deperisce fino alla morte.
Ragnetto Rosso: rimedi e prevenzioni
Un’elevata umidità ambientale è fondamentale, così come la libera circolazione dell’aria intorno alle piante; evitate anche gli stress idrici, in particolare la carenza d’acqua che ne favorisce la comparsa.
Per eliminarle arieggiate e aumentate l’umidità vaporizzando più volte al giorno il fogliame; questo rimedio può bastare se l’infestazione è proprio all’inizio. Con attacchi poco più che iniziali trattate con olio minerale, ripetendo per tre volte a distanza di 10 giorni.
Se l’attacco è veramente molto grave e in fase avanzata, dato che i ragnetti sviluppano rapidamente una resistenza nei confronti delle sostanze chimiche acaricide, acquistate tre acaricidi chimici ciascuno a base di un principio attivo diverso e alternateli a 10 giorni di distanza, sospendete solo se le ragnatele sono scomparse, altrimenti ripetete da capo.